Come lei, nessuna. Ecco perché Meryl Streep ci piace così tanto

Un'attrice straordinaria, una donna concreta, elegante e discreta e una femminista non dichiarata che combatte per le donne. Lei è Meryl Louise Streep

Nell’ottobre del 2016, in occasione della Festa del Cinema di Roma, il pubblico italiano era in visibilio per lei. Tra fragorosi battiti di mani, commenti di approvazione e Ola, tutti i presenti scandivano solo un nome, il suo. Quello di Meryl Streep.

Protagonista assoluta della manifestazione capitolina e di ogni festival cinematografico internazionale, Meryl è un’attrice formidabile, che non ha bisogno di presentazioni. È una donna realizzata nella sua carriera ma soprattutto sul piano personale. È anche una paladina della parità di genere, discreta e coerente. Insomma, una donna straordinaria.

Sarà per questo che ci piace così tanto Meryl Streep? Candidata ventuno volte al Premio Oscar, con tre statuette portate a casa, la star statunitense è considerata la migliore attrice della sua generazione, e non è un caso che qualsiasi film da lei interpretato diventi inevitabilmente un successo. È suo il merito di saperci regalare le emozioni sul grande schermo e al di fuori.

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Meryl Streep

Meryl Streep, la sua storia

Meryl Louise Streep nasce il 22 giugno 1949 nel New Jersey e cresce a Basking Ridge. Nel 1963, insieme alla sua famiglia, si trasferisce a Bernardsville dove inizia a frequentare la Bernards High School. In quegli anni si appassiona al canto, ma lo lascia anni dopo scoprendo una vocazione nei confronti della recitazione. Il suo professore universitario Clinton J. Atkinson, vedendola all’opera in una recita al Vassar College dichiarò: “Non penso che nessuno abbia insegnato a Meryl a recitare. Se lo è insegnato da sola”.

Da quel momento in poi, la Streep inizia a lavorare a teatro, ma per pagarsi gli studi lavora contemporaneamente come cameriera e dattilografa. Il suo successo, però, non è stato immediato e la giovane attrice ha trovato molti ostacoli durante la sua scalata al successo. Come ha raccontato lei stessa attraverso un post sul suo profilo Instagram, nel 1975, in occasione di un provino, è stata rifiutata da Dino De Laurentiis per il film King Kong perché considerata “troppo brutta”.

Nonostante la delusione, la giovane Meryl, trasformò quel rifiuto in un ostacolo da superare con forza e tenacia per perseguire i suoi sogni. E a guardarla oggi, possiamo dire che ci è riuscita.

Un parere del genere avrebbe potuto far deragliare il mio sogno di diventare un’attrice, oppure costringermi a tirarmi su le maniche e a credere ancora di più in me stessa. Ho preso un respiro profondo e ho detto: “Mi dispiace che tu pensi che io sia troppo brutta per il tuo film, ma sei solo un parere in un mare di altri migliaia di pareri e io ne vado a cercare un altro”.

L’esordio cinematografico avvenne due anni dopo il rifiuto, con l’interpretazione di un ruolo minore in Giulia di Fred Zinnemann. L’anno successivo, invece, è chiamata a recitare al fianco di Robert De Niro e Christopher Walken ne Il cacciatore di Michael Cimino. Da quel momento, tutti hanno iniziato a conoscere Meryl Streep.

La carriera e la vita privata

Parallelamente alla sua carriera stellare, che le ha procurato ben tre oscar, l’attrice è riuscita ad affermarsi anche sul piano personale pur mantenendo questa parte della sua vita al riparo da gossip e intrusioni varie.

Nel 1978 Meryl Streep ha sposato lo sculture Don Gummer, con il quale ha creato una splendida famiglia. I due hanno quattro figli, tre dei quali hanno deciso di seguire le orme della mamma.

Nonostante sia una star a tutti gli effetti, qualcuno l’ha rinominata un’anti-diva per la sua capacità di saper scindere lavoro e vita privata e per essere rimasta sempre umile, nonostante il suo talento e la sua fama mondiale. Quello che ci ha sempre colpito di lei è il fatto che prima di essere un’attrice straordinaria, è una donna concreta e con i piedi per terra, e lo dimostra il fatto che negli anni ha sempre dato valore alla sua privacy, senza esposizioni mediatiche inutili.

Al contrario, però, si è esposta per se stessa e per le altre donne quando sapeva che il mondo femminile aveva bisogno di una portavoce. Negli anni Meryl si è fatta riconoscere per le sue battaglie femministe, pur restando composta e discreta, combattendo il gender pay gap e sostenendo, nello specifico, la disparità salariale che divaga anche nel mondo cinematografico tra uomini e donne.

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Meryl Streep e suo marito Don Gummer

Perché ci piace così tanto

A ogni festival, manifestazione o evento, Meryl Streep è sempre acclamatissima. La verità è che non possiamo negare che l’attrice è un vero e proprio pilastro dell’industria del cinema. Le sue interpretazioni sono iconiche e camaleontiche. Ancora oggi non smette di sorprendere per la sua capacità di interpretare ruoli così differenti tra loro, ma sempre così intensi.

Dalla glaciale e tagliente Miranda Priestly ne Il diavolo veste Prada a Sophie in La scelta di Sophie di Alan J. Pakula, passando per Donna, una cantante orrendamente stonata, protagonista del musical Mamma Mia! Che abbia un grandissimo talento è appurato, ma quello che le permette di riuscire, sempre, è la passione e la dedizione che impegna in ogni cosa che fa. Ha fatto tutto, con tutti. E lo ha fatto sempre bene.

Meryl Streep sa essere, inoltre molto ironica. E sì, è anche per questo che ci piace. Dopo la diatriba con Donald Trump, che l’attrice ha affrontato con garbo ed eleganza, ha scelto di travestirsi proprio nell’ex presidente, senza mai essere offensiva o volgare.

La “non femminista” che combatte per le altre donne

Un discorso a parte merita il suo impegno nei confronti delle altre donne. Oltre ad aver sostenuto la parità salariale nel suo settore professionale, la Streep supporta da sempre la causa contro la violenza sulle donne. Non a caso, forse, a lei è stato affidato il ruolo dell’attivista inglese Emmeline Pankhurst nel film Suffragette.

In uno dei suoi ultimi discorsi, in occasione dell’uscita del film di Sarah Gavron, l’attrice statunitense ha invitato tutte le donne a continuare a combattere per i loro diritti, perché nonostante la situazione sia cambiata e migliorata, la società intera porta ancora lo stigma di un retaggio culturale obsoleto e stantio che non riconosce uno status di uguaglianza tra uomini e donne.

In un’intervista a Vanity Fair l’attrice ha dichiarato: “Detesto che noi donne siamo costrette a subire le decisioni degli uomini. Siamo escluse da qualsiasi dibattito. Noi cerchiamo di emanciparci, siamo più numerose degli uomini nelle facoltà di Business e Legge ma poi prendiamo noi le decisioni in questo mondo? No!”.

Eppure c’è qualcuno l’ha criticata, ed è arrabbiato con lei perché si è definita “non femminista”, ma come lei stessa ha specificato: “Vorrei essere giudicata in base alle mie azioni e non dalle mie parole”, dimostrando ancora una volta la sua solidità e concretezza. Ed è per questo, e per tutti gli altri motivi, che ci piace così tanto Meryl Streep.

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Meryl Streep