Re Carlo, il patrimonio lievita a 850 milioni di dollari ma non basta

Re Carlo sfrutta al massimo le sue rendite e il patrimonio lievita, toccando la cifra record di 850 milioni per la felicità di Camilla

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Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

Aggiornato: 20 Maggio 2025 09:26

Re Carlo un Sovrano Paperone, nel senso che sa come far fruttare le sue rendite, tanto che il suo patrimonio cresce di anno in anno ed è arrivato a toccare gli 850 milioni di dollari netti. Ma questo non gli basta ad essere nella lista dei ricconi del Regno Unito.

Re Carlo, il patrimonio aumenta ma non è nella lista dei ricconi

Re Carlo sa come far crescere il suo patrimonio e in effetti ha raggiunto la cifra record di 850 milioni di dollari netti. Ma non basta a far rientrare il Sovrano nella “Rich List”, stilata dal Sunday Times che comprende 156 miliardari, in calo rispetto ai 165 dell’anno scorso.

Carlo non si trova fra loro, infatti nella lista dei ricconi lui è solo al 238° posto con un patrimonio netto stimato di quasi 850 milioni di dollari. Sua Maestà comunque pare non se la sia presa per lo scarso risultato. Infatti non si può lamentare dei guadagni dello scorso anno. Il suo patrimonio è salito di ben 40 milioni di dollari. Dunque, un risultato del tutto soddisfacente.

Il patrimonio netto effettivo del Re è un argomento molto dibattuto, poiché la maggior parte dei suoi beni e delle sue proprietà reali appartengono alla Corona. Pertanto, molti non sono d’accordo sull’opportunità o meno di includerli nel suo portafoglio personale.

Re Carlo, il suo patrimonio è un caso

Dunque, la questione del patrimonio di Sovrano è un vero e proprio caso. Nel calcolo della sua ricchezza c’è chi include le proprietà della Corona e chi invece no. Per esempio, il Times esclude la Crown Estate e il Ducato di Lancaster, appunto perché non appartengono personalmente a Carlo.

“Entrambe queste proprietà sono parte integrante del ruolo di Sovrano e ci sono regole che limitano la possibilità di un monarca di venderle o trarne profitto”, ha spiegato la testata. “Considerarle proprietà personali del Re sarebbe come se un dirigente considerasse di sua proprietà il portatile dell’ufficio o l’auto aziendale parcheggiata nel vialetto.”

Come un tempo, quando era Principe del Galles, il Ducato di Cornovaglia. Questo è un bene della Corona e quando Carlo è diventato Re è passato a suo figlio William e così di seguito per i successivi eredi al trono. Lo stesso vale per le opere d’arte, gli arazzi, i gioielli, nei confronti dei quali il Monarca è solo il custode.

Il biografo reale Robert Hardman, il quale afferma: “La nostra Monarchia non è davvero così ricca come molti vorrebbero credere. Non credo proprio che il re sia un miliardario”.

Detto questo, il portafoglio personale del Re include le tenute reali di Sandringham e Balmoral, i beni più preziosi della famiglia reale e due delle loro residenze preferite.