Non tutti sanno come si svolge un’incoronazione reale nel Regno Unito, che tipo di oggetti preziosi e storici vengono adoperati e qual è il loro significato. Dagli anni ’50 a oggi ci siamo abituati ai royal wedding, considerando il lungo regno della Regina Elisabetta II.
Il 6 maggio 2023 è però prevista la cerimonia in mondovisione che porrà la corona sul capo di Re Carlo III. Proviamo a dare uno sguardo al gran novero di oggetti che troveranno spazio durante la cerimonia presso l’abbazia di Westminster. Il loro significato è stato spiegato nel dettaglio a People da Charles Farris, storico della Famiglia Reale.
Significato e valore della corona d’Inghilterra
Com’è facile intuire, l’incoronazione di Re Carlo III seguirà un rigido protocollo, rispettato dalla famiglia reale da secoli. Un evento epocale, che richiede l’utilizzo di alcune delle principali regalie del Regno Unito.
Sul capo del sovrano verrà posta la corona di Sant’Edoardo, il che richiederà al regnante 74enne di sostenere un peso poco superiore ai 2kg. Un oggetto di pregiata fattura, realizzato nel 1661. Oro massiccio per la struttura, arricchita da rubini, topazi, zaffiri, zirconi, tormaline e aquamarine. A ciò si aggiungono quattro croci e altrettanti fiori.
Il valore della corona d’Inghilterra si aggirerebbe intorno ai 4.5 milioni di dollari ma si tratta di una cifra “irrisoria”, che tiene conto meramente di gioielli e oro, non del valore storico, che di fatto rende una stima impossibile e, d’altronde, inutile, considerando come la Famiglia Reale non se ne priverà mai.
Venne realizzata per l’incoronazione di Re Carlo II, modellata sul precedente modello, distrutta dai Parlamentari durante le guerre civili inglesi. Intitolata, come l’originale, a Sant’Edoardo il Confessore, re morto nel 1066.
Tutti gli oggetti regali dell’incoronazione di Re Carlo III
Se è vero che la corona di Sant’Edoardo sarà usata per l’incoronazione di Re Carlo III, non è l’unica a trovare spazio a corte, tutt’altro. Verrà riposta insieme con gli altri gioielli della Famiglia Reale, lasciando spazio alla Corona Imperiale di Stato.
Tutto lascia pensare come il neo sovrano imiterà la defunta madre, che compì tale gesto nell’ormai lontano 1953. Considerando il “frequente” utilizzo, queste corone devono spesso essere sottoposte a riparazioni. Durante il regno della Regina Vittoria si optò infine per una sostituzione, selezionando quella attualmente in uso, realizzata nel 1937.
A impreziosirla è il diamante Cullinan, o almeno parte dello storico reperto, noto anche come Stella d’Africa (il più grande diamante grezzo mai ritrovato). Nove pezzi sono stati ottenuti dall’originale e il più grande è incastonato nello scettro. Ciò a rappresentare il potere reale, mentre la croce ricorda la natura religiosa di questa cerimonia.
La simbologia degli oggetti dell’incoronazione reale doveva essere diretta, considerando come in epoca medievale si recitasse tutto in latino. Gran parte della popolazione di bassa estrazione faticava a comprendere quanto detto e andava quindi “educata” attraverso rappresentazioni visive.
Un chiaro esempio è rappresentato dal globo, che risale anch’esso al XVII secolo. La sfera rappresenta la Terra e la croce posta al di sopra indica il potere di Dio su ogni cosa. Passiamo poi alle due mazze dell’incoronazione, realizzate tra il 1660 e il 1695. La base è quercia su di essa vi è dell’argento dorato. Trovano spazio nella parte iniziale della cerimonia presso l’abbazia di Westminster ma, comunemente, è possibile apprezzarle durante l’apertura del Parlamento.
Abbiamo sottolineato l’origine religiosa del grande evento in programma il 6 maggio. Detto ciò, la fase più sacra è senza dubbio l’unzione. Da più di mille anni i sovrani inglesi vengono unti da olio santo. Questo è stato consacrato lo scorso marzo a Gerusalemme, riposto all’interno dell’ampolla dorata a forma d’aquila, con il liquido che sarà versato attraverso il suo becco.
L’olio santo, però, non passerà direttamente dall’ampolla al capo di Re Carlo III. Verrà versato nel cucchiaio dell’incoronazione, ovvero l’elemento più antico della regalia giunto fino a noi. L’arcivescovo di Canterbury intingerà il dito e procederà a ungere il Re. Negli anni ’50 tutto ciò non venne mostrato alle telecamere e anche stavolta si potrebbe optare per la riservatezza garantita da un baldacchino in oro.
Le tre spade dell’incoronazione
Sono ben tre le spade che trovano spazio nella cerimonia dell’incoronazione della Corona inglese. La prima è la spada della giustizia temporale che, come le altre due, viene sguainata prima dell’inizio del grande evento. Punta verso l’alto e priva di fodero.
L’idea di fondo è quella di sottolineare dei valori cavallereschi considerati immortali, dunque mai scalfiti dal tempo. Nell’antichità come oggi, vige la necessità di proteggere chiunque sia in condizioni di bisogno. È quanto si impegna a fare Re Carlo III che, attraverso la spada del potere temporale, viene indicato come capo delle forze armate del Regno.
La spada della giustizia spirituale ha anch’essa un significato ben preciso. Il suo inserimento nell’incoronazione va a rafforzare il legame tra la Famiglia Reale e la sfera religiosa. Il successore della compianta Regina Elisabetta II sarà, come sua madre e chi prima di lei, difensore della dede. A completare il trittico di armi che vengono sguainate prima dell’inizio dell’incoronazione vera e propria, è la spada della misericordia, nota anche come Curtana. Questa presenta una particolarità rispetto alle altre due “sorelle”. Tendono tutte a somigliarsi grandemente ma la differenza in questo caso è lampante, dal momento che la punta è totalmente assente. Una spada smussata e dunque inutilizzabile, a simboleggiare come un degno sovrano debba mostrarsi anche misericordioso.
La corona della Regina Camilla: modifica al protocollo
Gli occhi del mondo saranno su Re Carlo III ma l’incoronazione della Famiglia Reale britannica vede coinvolta anche la Regina Camilla. Per lei è prevista la corona della Regina Maria, realizzata per quest’ultima nel 1911, in occasione dell’incoronazione di suo marito, Re Giorgio V.
Un riutilizzo che rappresenta un caso unico. Una prima volta storica spiegata così da Buckingham Palace: “Scelta nell’interesse della sostenibilità”. La regina consorte non avrà quindi una corona realizzata esattamente per sé ma, ad ogni modo, sono state apportate delle modifiche, aggiungendo i diamanti Cullinan III, IV e V, parte della collezione personale della Regina Elisabetta II. L’amatissima sovrana, scomparsa l’8 settembre 2022, era solita farne sfoggio in svariate occasioni, sfruttando le pietre preziose come spille.