Chi è la Principessa Alexandra di Kent

Nipote di un re e cugina di una regina, Alexandra di Kent è una principessa che da anni lavora al servizio della Corona con grande eleganza e devozione

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Gilda Faleri

Royal editor

Royal Watcher toscana laureata in comunicazione. Conduce un programma TV dedicato alle famiglie reali e ha fondato uno dei primi blog italiani a tema royals.

Pubblicato: 20 Dicembre 2024 18:55

La Principessa Alexandra di Kent, cugina di Elisabetta II, è una figura discreta ma da sempre centrale nella monarchia britannica. Nata nel giorno di Natale del 1936, la sua vita è un esempio di dedizione al servizio del popolo ma anche di grande eleganza. Attraverso il suo costante impegno nelle attività benefiche e una presenza significativa negli eventi ufficiali, Alexandra si è ritagliata uno spazio durante tutto il regno di Elisabetta II, mantenendolo – anche se con meno impegni pubblici data l’età avanzata – con Carlo III.

La Principessa può vantare alcuni primati come quello di essere stata damigella d’onore al matrimonio di Elisabetta e Filippo, nel 1947, ma anche di aver preso parte a due incoronazioni: quella di Elisabetta II e, più recentemente, l’ascesa al trono di Carlo III.

L’infanzia segnata da una grande tragedia

Figlia del Principe George, Duca di Kent, quarto figlio di Re Giorgio V e della Regina Mary, e della moglie Marina, nata Principessa di Grecia e Danimarca, Alexandra è cresciuta in una delle famiglie più glamour della monarchia britannica. I genitori sono stati per anni la coppia più fotografata e affascinante della Royal Family. La sua nascita è stata l’ultima a seguire la tradizione di avere il ministro dell’interno presente al parto per verificare la nascita dei potenziali eredi al trono.

Al momento della sua nascita, la Principessa Alexandra era, infatti, sesta in linea di successione al trono britannico, ma negli anni ha perso diverse posizioni e oggi è scivolata al posto numero cinquantasette. Da bambina, ha vissuto nelle sontuose residenze reali, tuttavia, la sua infanzia è stata segnata dalla tragedia: nel 1942, il padre è morto in un incidente aereo, lasciando Marina con tre figli piccoli da crescere da sola, l’ultimo dei quali aveva solo un mese e mezzo di vita.

Il Duca e la Duchessa di Kent con i loro tre figli
Fonte: IPA
Il Duca e la Duchessa di Kent con i loro tre figli nel 1942

Nonostante le difficoltà, Alexandra ha dimostrato fin da giovane una notevole forza di carattere. È stata la prima principessa britannica a frequentare un collegio, la Heathfield School, rompendo con la tradizione dell’educazione privata impartita a domicilio. Successivamente, ha studiato a Parigi, dove ha acquisito una formazione cosmopolita e una padronanza delle lingue straniere, che si sono poi rivelate fondamentali nel corso della sua vita ufficiale al servizio della Corona.

Una principessa infermiera

La Principessa Alexandra si è formata anche come infermiera al Great Ormond Street nel 1957 e, sebbene non abbia intrapreso una carriera infermieristica, questo suo interesse si riflette in gran parte del suo lavoro odierno. L’assistenza sanitaria mentale, le cure palliative e gli aiuti internazionali sono da sempre molto a cuore alla Principessa.

Alexandra ha dedicato gran parte della sua vita pubblica alle cause benefiche. Nel corso degli anni, ha sostenuto oltre 100 organizzazioni, tra cui la British Red Cross e numerosi ospedali e istituzioni sanitarie.

Incoronazione di Carlo III
Fonte: IPA
L’incoronazione di Carlo III. In foto la Principessa Alexandra è la penultima a destra

La salute mentale prima di tutto e tutti

Uno degli aspetti più notevoli del suo lavoro è stato il sostegno alla salute mentale, un tema che Alexandra ha promosso ben prima che diventasse un argomento ampiamente discusso e che oggi vede in prima linea i Principi del Galles. Ha visitato ospedali e strutture sanitarie in tutto il Regno Unito, portando conforto ai pazienti e ai loro familiari.

È co-presidente di Cancer Research UK con il cugino, il Duca del Gloucester. Insieme, sostengono il lavoro dell’ente di beneficenza e dei suoi partner di ricerca attraverso eventi e visite a strutture di cura e ricerca.

Oltre al suo lavoro in ambito sanitario, Alexandra si è distinta per il sostegno alle arti. Patrona di orchestre, teatri e associazioni culturali, ha contribuito a promuovere il talento artistico britannico, rafforzando il ruolo della cultura come elemento unificante della società.

Un matrimonio regale e una vita riservata

Oltre ad essere stata damigella d’onore alle nozze di Filippo ed Elisabetta, Alexandra ha ricoperto lo stesso ruolo anche nel 1962, per un’altra coppia che siederà, in seguito, sul trono di uno Stato europeo: Juan Carlos e Sofia, futuri regnanti di Spagna.

Il matrimonio di Elisabetta e Filippo.
Fonte: IPA
Il matrimonio di Elisabetta e Filippo. In foto, Alexandra di Kent è la quarta damigella partendo da sinistra

L’anno successivo è stato finalmente il suo turno, quando ha sposato Angus Ogilvy, secondogenito del Conte di Airlie. La cerimonia, celebrata nell’Abbazia di Westminster, ha avuto un grande impatto mediatico e l’attenzione mondiale, rafforzando il legame tra la famiglia reale e l’aristocrazia britannica. La coppia ha avuto due figli, James e Marina.

Angus Ogilvy ha rifiutato il titolo di conte offerto dalla Regina al momento del matrimonio e quindi i loro figli non hanno alcun titolo. Il marito di Alexandra, conosciuta anche come l’Onorevole Lady Ogilvy, era un noto uomo d’affari, che ha mantenuto un profilo basso, contribuendo a dare alla famiglia una vita lontana dai riflettori mediatici. La loro unione è durata fino al 2004, anno della morte di Angus, una perdita molto grande per la Principessa Alexandra.

Il matrimonio della Principessa Alexandra e Angus Ogilvy
Fonte: IPA
Il matrimonio della Principessa Alexandra e Angus Ogilvy

Al servizio, come la Regina

In qualità di working royal e cugina della Regina Elisabetta II, Alexandra ha giocato un ruolo importante nelle attività ufficiali della monarchia. È stata spesso vista accanto alla Regina in occasioni di Stato e cerimonie pubbliche, o in rappresentanza della Sovrana stessa in molti Stati del Commonwealth.

Ad esempio, ha rappresentato Elisabetta II quando la Nigeria ha ottenuto l’indipendenza dal Regno Unito, il 1 ottobre 1960, e ha aperto la prima sessione del nuovo Parlamento 2 giorni dopo, il 3 ottobre. La sua eleganza le ha fatto guadagnare popolarità e copertine in molti magazine, soprattutto negli anni Sessanta e Settanta.

La Regina Elisabetta II e la Principessa Alexandra
Fonte: IPA
La Regina Elisabetta II e la Principessa Alexandra durante il ricevimento per celebrare il lavoro della Principessa nel suo ottantesimo compleanno

Nel novembre 2016, un mese prima del suo ottantesimo compleanno, la Regina ha tenuto un ricevimento a Buckingham Palace in onore del lavoro degli enti di beneficenza della Principessa Alexandra, come segno di riconoscenza verso la fedele e instancabile cugina.

Nonostante i numerosi impegni pubblici, la Principessa Alexandra ha sempre trovato il tempo per coltivare i suoi interessi personali. È una pianista talentuosa e ha partecipato a eventi musicali di beneficenza, unendo la sua passione per la musica al suo impegno filantropico.

Un punto di riferimento nella Royal Family

La Principessa Alexandra è tra gli ultimi esponenti della famiglia reale “della vecchia guardia”, la generazione che ha vissuto la Seconda guerra mondiale, la ricostruzione, la trasformazione definitiva da Impero a Commonwealth, il boom economico, gli anni delle contestazioni e tanti altri eventi storici cruciali per la Gran Bretagna e per il mondo intero.

L'elegante Principessa di Kent ed Evonne Goolagong a Wimbledon dopo la consegna del trofeo
Fonte: IPA
L’elegante Principessa Alexandra di Kent ed Evonne Goolagong a Wimbledon, dopo la consegna del trofeo

In un’epoca in cui la monarchia affronta sfide nuove, la figura della Principessa Alexandra continua a essere un simbolo di continuità e stabilità. La sua vita, dedicata al servizio e alla comunità, incarna i valori che la famiglia reale rappresenta e contribuisce a rafforzare il legame tra la corona e il popolo britannico.