Tutte le proprietà della Sacha Inchi, la pianta che toglie la fame

Si chiama Sacha Inchi ed è la pianta che toglie la fame, aiutandoti a perdere i chili in eccesso senza fatica ma offre anche molteplici benefici all’organismo

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Silvia Menini

Naturopata e Giornalista

Naturopata in costante formazione, è anche giornalista pubblicista, scrittrice, sommelier ed esperta di marketing.

Si chiama Sacha Inchi ed è la pianta che toglie la fame, aiutando a perdere peso. Il suo nome scientifico è Plukenetia volubilis ed è conosciuta come “arachide Inca” o anche come “noce amazzonica”. Grazie agli effetti benefici che apporta all’organismo oltre alla composizione nutrizionale che lo contraddistingue, può millantare l’etichetta di “superfood” e, proprio per questo andrebbe preso in considerazione per essere inserito nella propria dieta.

Questo integratore naturale nasconde delle proprietà straordinarie fra i suoi semi ed è usata a scopo officinale, soprattutto per i suoi nutrienti. La pianta, che cresce nella foresta amazzonica, è ricca di Omega 3 e grassi polinsaturi, che aiutano a contrastare il colesterolo alto, tengono a bada la pressione, ma soprattutto riattivano il metabolismo. Attraverso la tecnica di estrazione a freddo che permette di mantenere intatte le proprietà, se ne impiegano in particolare i semi e l’olio.

La pianta è caratterizzata da foglie a forma di cuore della grandezza di circa 12 centimetri. I suoi fiori sono piccoli e bianchi, mentre il frutto di sacha inchi, è commestibile e può raggiungere anche grandi dimensioni. La forma della capsula fruttifera è molto caratteristica e presenta 4 o più punte, al cui interno custodisce i preziosi semi della pianta. Il frutto è solitamente di colore verde acceso, ma diventa marrone una volta maturo.

La storia del Sancha Inchi

Questa pianta rampicante perenne appartenente alla famiglia delle Euforbiacee affonda le sue origini in Perù e sembrerebbe che gli Inca decorassero le loro creazioni in ceramica con raffigurazioni della Plukenetia, una consuetudine ereditata dalle popolazioni precedenti. È infatti una pianta che può essere utilizzata per decorare proprio grazie alle sue foglie color verde brillante e per il particolare guscio a stella che racchiude i semi.

È sicuramente una pianta antica, probabilmente scoperta dalle civiltà Pre-Incas oltre 3000-5000 anni fa che, all’inizio del ventunesimo secolo è stata dichiarata specie in pericolo dal governo peruviano che ha iniziato a sostenere progetti per la sua coltivazione sostenibile in modo da evitarne la scomparsa.  Il risultato è che, ad oggi, questa coltura rappresenta un ruolo decisamente non marginale per l’economia locale e viene utilizzata nell’industria farmaceutica, cosmetica e alimentare. Gli indigeni consumano sia i semi che le foglie, entrambi arrostiti o comunque cotti e i semi stessi sono l’ingrediente principale di numerose preparazioni tradizionali come l’inchicapi e i tamales. Dai semi, poi, viene estratto anche l’olio e, grazie alle sue proprietà sensoriali elevate, è stato premiato a Parigi per 3 anni consecutivi dall’Agence pour la Valorisation des Produits Agricoles (AVPA).

L’olio in particolare ha attirato l’interesse dei ricercatori delle industrie alimentari e di esperti della nutrizione per l’elevata quantità di acido alfa linolenico e il rapporto bilanciato tra gli acidi grassi 3-6 e 9. In Italia, infatti, è più semplice trovare in commercio l’olio o integratori a base di Sacha Inchi rispetto ai semi veri e propri.

Le proprietà dell’olio Sancha Inchi

L’olio che si ottiene dal Sancha è costituito per oltre il 48% da Omega 3, per il 36% da omega 6 e per la restante parte da omega 9. È ricco di vitamina A, vitamina E e contiene anche molti sali minerali come fosforo, potassio, magnesio, calcio e zinco oltre ad aminoacidi essenziali. Ottima la concentrazione di antiossidanti naturali, indispensabili per tenere a bada i radicali liberi. Proprio per queste ragioni è molto popolare in diverse parti del mondo e utilizzato nella nutraceutica.

Quest’olio è abbastanza leggero e di facile digestione e, per questo motivo, viene spesso preferito ad altri oli vegetali che risultano più difficili da gestire a livello di apparato digerente. La pianta contiene anche iodio, un altro elemento fondamentale per il buon funzionamento dell’organismo. Secondo alcune ricerche ancora in fase sperimentale, infatti, la carenza di iodio potrebbe essere la concausa della genesi di alcune forme di tumore.

I benefici del Sacha Inchi

Il Sacha Inchi è conosciuto proprio per le sue numerose proprietà benefiche per l’organismo. Vediamole ora nel dettaglio.

Antiossidante

Diverse sostanze di cui sono ricchi i semi di questa pianta, costituiscono un interessante mix di antiossidanti naturali e aiutano a tenere sotto controllo l’azione dei radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare.

Supporto per il sistema immunitario

Grazie alla presenza di vitamine, sali minerali, antiossidanti e omega 3-6-9, questa pianta rappresenta un ottimo supporto per il sistema immunitario. Un utilizzo costante di Sacha Inchi permette quindi il buon funzionamento dell’organismo che viene rafforzato e diventa meno attaccabile dagli agenti esterni.

Apparato cardio-vascolare

I benefici maggiori degli estratti di Sacha ricadono sull’apparato cardiovascolare. Il consumo regolare e costante di olio di Sacha Inchi, infatti, aiuterebbe a ridurre i livelli di colesterolo LDL e a tenere sotto controllo la pressione sanguigna.

Apparato gastro-intestinale

Utilizzata sin dai tempi antichi per le sue proprietà, la Sacha Inchi si può assumere sotto forma di composto secco oppure di olio estratto a freddo, per depurare l’intestino e migliorare il suo funzionamento. Questo alimento, infatti, riduce le infiammazioni della mucosa gastrica.

Studi condotti sugli animali rivelano che l’olio di Plukenetia volubilis può migliorare il benessere del microbiota intestinale.

Benefici a livello dermatologico

Per uso esterno, l’olio è indicato in caso di pelle secca, screpolata o irritata essendo un olio particolarmente nutriente e idratante grazie alla sua composizione ricca di acidi grassi. Rappresenta quindi un ottimo supporto per le persone che soffrono di acne e pelle grassa. Lo si può utilizzare anche per dermatiti o psoriasi grazie alla sua azione emolliente, disinfiammante e nutriente.

Aiuta anche a rafforzare unghie e capelli o anche in caso di capelli secchi e sfibrati. Stimola la microcircolazione e aiuta a idratare il cuoio capelluto, nutrendo i capelli dalla radice.

Funziona anche come antirughe e rallenta l’invecchiamento della pelle conferendole morbidezza ed elasticità. Questo beneficio è determinato dalla presenza di vitamina E e di altre sostanze in grado di combattere i radicali liberi.

Sembrerebbe anche che, data la presenza di omega 3, contribuisca a incrementare la resistenza alle radiazioni solari e che quindi la pella subisca meno i danni causati da una esposizione prolungata.

Tiene a bada la fame

Uno studio pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry, ha permesso di effettuare una caratterizzazione chimica dei principali componenti dei semi di Sacha Inchi ed è stata notata la presenza di alti quantitativi di triptofano, un aminoacido precursore della serotonina che, sinergicamente al contenuto di fibre, aiuterebbe anche a controllare l’appetito, favorire la digestione, ridurre la glicemia e favorire così la perdita di peso.

Come può essere utilizzato

Si può usare l’olio per condire le verdure grigliate o bollite, le zuppe e le insalate, ricordandosi di versarlo sempre a crudo per cercare di mantenere intatte tutte le sue straordinarie proprietà. Grazie all’elevato contenuto di omega 3-6 e 9, rappresenta un’ottima fonte di integrazione per chi segue una dieta vegetariana o vegana e per chi assume poche fonti alimentari di omega 3.

In alternativa, si può assumerne qualche cucchiaio durante la giornata, accompagnato da un bicchiere d’acqua.

L’olio può rivelarsi utile anche per la cura di pelle e capelli. Basterà inserirlo nella composizione di shampoo e creme, facendo così il pieno di vitamina E e antiossidanti.

Anche i semi offrono un ampio spazio alla creatività in cucina. In commercio si possono trovare sia al naturale che salati. Di norma vengono essiccati, tostati e consumati come snack o aggiunti alle ricette. Ottimi quindi anche in insalate o, se al naturale, anche in yogurt o seguendo il medesimo utilizzo che si fa della più comune frutta secca.

Come già accennato, in Italia i semi sono poco diffusi, ma all’estero si possono acquistare tostati e salati. Hanno un sapore molto simile a quello delle arachidi, ma con moltissimi benefici in più.

Le foglie della pianta anch’esse vengono essiccate e impiegate per la preparazione di infusi e tisane. Dai semi, inoltre, è possibile ricavare una polvere fine, che viene utilizzata per la preparazione di frullati, in aggiunta allo yogurt, vellutate e prodotti da forno.

Il modo più veloce e semplice per assumere la Sacha Inchi è comunque rappresentato dagli integratori.

Controindicazioni

L’assunzione di Sacha Inchi non presenta effetti collaterali o particolari controindicazioni, nelle dosi consigliate. In caso di problemi alla tiroide, considerato il contenuto di iodio, è consigliabile consultare il proprio medico. È sconsigliato anche l’uso a donne in gravidanza o durante il periodo dell’allattamento.

Seppur di rado, il Sacha Inchi può scatenare reazioni allergiche nei soggetti predisposti. I semi crudi contengono inoltre sostanze anti-nutrienti e alcaloidi, che potrebbero risultare dannosi per la salute. Ma il contenuto di tali sostanze si riduce nettamente durante il processo di cottura.

Fonti bibliografiche

What Is Sacha Inchi? Uses, Benefits, Side Effects, and Forms, Healthline.com

Sacha inchi, Fondazioneslowfood.com

Chemical Characterization of Sacha Inchi (Plukenetia volubilis L.) Oil, Journal of Agricultural and Food Chemistry