Isla Fisher, da “I Love Shopping” al divorzio milionario da Sacha Baron Cohen

Isla Fisher chiude il capitolo più lungo della sua vita: dopo vent’anni e tre figli, è ufficiale il divorzio milionario da Sacha Baron Cohen

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Ilaria di Pasqua

Lifestyle Editor

Nata a Carpi, si laurea in Fashion Culture and Management. La sua avventura nella moda comincia come Producer, ma nel 2020, con coraggio, diventa Web Editor, fonde stile e scrittura con amore.

Pubblicato: 14 Giugno 2025 10:25

L’avevamo conosciuta come la scatenata Becky Bloomwood, capace di crollare sotto una montagna di borse griffate per poi risollevarsi con una scarpa nuova e un’idea brillante. Oggi Isla Fisher chiude un altro capitolo importante della sua vita: il suo matrimonio con Sacha Baron Cohen è ufficialmente finito. Dopo oltre vent’anni insieme e tre figli, l’attrice australiana ha confermato la notizia del divorzio, che secondo i tabloid ammonterebbe a milioni di sterline.

Isla Fisher, divorzio milionario da Sacha Baron Cohen

È stato un messaggio doppio, coordinato, condiviso su entrambi i profili Instagram. Un piccolo evento di stile persino nella separazione. “Il nostro divorzio è stato finalizzato. Siamo orgogliosi di tutto ciò che abbiamo realizzato insieme” si legge nella nota azzurra firmata da entrambi.

“Continuiamo a rispettarci profondamente, restiamo amici e siamo impegnati nel co-parenting dei nostri meravigliosi figli. Chiediamo ai media di rispettare la loro privacy”.

Ma non è tutto. Come già accaduto quattordici mesi fa, quando avevano annunciato la separazione con un’iconica foto in tenuta da tennis, anche stavolta Isla e Sacha hanno giocato la carta della narrazione leggera.

“Dopo una lunga partita di tennis durata più di vent’anni, stiamo finalmente posando le racchette” scrivevano allora, con un riferimento non troppo velato alla loro storia piena di ritmo, scontri, vittorie e grandi affetti.

Isla Fisher e Sacha Baron Cohen
IPA
Isla Fisher e Sacha Baron Cohen

Vent’anni di amore (e di risate) finiti con stile

Isla Fisher e Sacha Baron Cohen si erano conosciuti nel 2001, a una festa a Sydney. “Era una festa molto pretenziosa, e noi ci siamo legati prendendo in giro gli altri invitati” ha ricordato Sacha. Un colpo di fulmine confermato da lei, anni dopo: “L’ho amato subito. Davvero, è stato amore a prima vista”.

E da lì, una delle coppie più solide – e forse più sorprendenti – del panorama hollywoodiano. Da una parte l’attore comico dissacrante, famoso per aver dato vita a personaggi come Borat, Ali G e Brüno. Dall’altra, lei: dolce, ironica, con un senso dello humor affilato e una presenza elegante ma mai algida.

Il loro matrimonio è stato celebrato nel 2010, dopo il passaggio di Isla all’ebraismo ortodosso per rispetto delle tradizioni della famiglia di lui. Hanno vissuto tra Londra, Los Angeles e infine Sydney, cercando di tenere sempre al riparo i figli dai riflettori. Nonostante la fama, hanno scelto di raccontarsi poco, limitando le apparizioni pubbliche e mantenendo uno stile di vita molto più riservato rispetto alla media hollywoodiana.

Un divorzio, ma nessun dramma

Nonostante il divorzio sia stato descritto come “milionario”, il tono dei due ex coniugi è stato sereno. Nessuna frecciata, nessuna dichiarazione velenosa. Nessun dramma pubblico. Solo la richiesta, gentile ma ferma, di proteggere la privacy dei figli. “Abbiamo sempre dato priorità alla nostra riservatezza” hanno dichiarato.

Un approccio non scontato, specie in tempi in cui anche le rotture diventano contenuto virale. Eppure, secondo quanto riportato da diversi tabloid internazionali, l’accordo economico tra gli ex coniugi ammonterebbe a ben 120 milioni di sterline, cifra che rende la separazione una delle più consistenti – e riservate – di Hollywood.

Certo, negli ultimi mesi Sacha Baron Cohen era finito sotto i riflettori anche per un’altra questione: le accuse – poi ritirate – da parte di Rebel Wilson durante la promozione della sua autobiografia. Ma secondo fonti vicine alla coppia, la separazione era avvenuta ben prima dell’uscita del libro. I due, a quanto pare, avevano semplicemente deciso di mettere un punto e di “passare il testimone”, con tutto il rispetto e l’affetto accumulato in vent’anni di strada condivisa.