E come Enzimi: cosa sono e dove trovarli

Gli enzimi digestivi sono molecole proteiche che possono essere davvero essenziali per la digestione e l'assorbimento dei nutrienti. Scopriamo cosa sono e come funzionano.

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Biagio Flavietti

Farmacista e nutrizionista

Farmacista e nutrizionista, gestisce dal 2017 una pagina di divulgazione scientifica. Appassionato di scrittura ed editoria, lavora come Web Content Editor per alcune realtà del settore farmaceutico e nutrizionale.

Pubblicato: 10 Ottobre 2024 11:40

Spesso di parla di digestione e assorbimento dei nutrienti presenti nel cibo, senza porre la dovuta attenzione ad alcuni dei protagonisti più importanti di tali processi fisiologici, ovvero gli enzimi digestivi. Si tratta di molecole di natura proteica presenti all’interno dell’apparato gastrointestinale, che agiscono facilitando la scomposizione dei nutrienti complessi contenuti negli alimenti in molecole più piccole, che il corpo può facilmente assorbire e utilizzare per produrre energia, mantenere le funzioni vitali e strutturali del corpo umano. Senza la giusta quantità di questi enzimi, il corpo potrebbe andare in contro a difficoltà digestive e assorbitive, come nel caso della deficienza di enzimi lattasi nei soggetti intolleranti al lattosio.

Cos’è un enzima digestivo?

Per enzima digestivo si intende un complesso proteico che agisce come catalizzatore, ovvero acceleratore di determinate reazioni presenti nel corpo umano. Più nello specifico, gli enzimi digestivi accelerano le reazioni digestive che sono presenti lungo tutto l’apparato gastro-intestinale e che portano a scomporre proteine, carboidrati e grassi in molecole più semplici come aminoacidi, zuccheri e acidi grassi, che il corpo può assorbire molto facilmente.

Ad ogni molecole viene assegnato uno specifico enzima digestivo e una particolare posizione lungo l’apparato digerente.

  • I carboidrati, ad esempio, vengono scissi da particolari enzimi chiamati amilasi. Questi enzimi sono presenti già nella saliva presente nel cavo orale, anche se non del tutto funzionali, per poi essere disponibili in altissime quantità a livello dell’intestino tenue. Lattasi, maltasi e altre enzimi specifici si occupano della scissione dei disaccaridi nelle loro componenti di base, permettendone l’assorbimento intestinale.
  • Le proteine, invece, sono scisse da enzimi proteasi che sono presenti e attivi già a partire dallo stomaco e che, insieme ai succhi gastrici, favoriscono la rottura dei legami peptidici che tengono insieme le catene di amminoacidi che formano le proteine stesse. La digestione delle proteine inizia già nello stomaco poiché richiede tempi più lunghi.
  • Per quanto riguarda i lipidi, gli enzimi a loro assegnati sono le lipasi. Questi enzimi, presenti in diverse sottocategorie, sono disponibili a livello intestinale e aiutano a digerire i grassi e scomporli nelle loro componenti di base (acidi grassi liberi) in modo da essere incorporati in delle micelle che poi passano la barriera intestinale e arrivano nel torrente ematico.

Gli enzimi vengono prodotti principalmente nelle ghiandole salivari, nello stomaco, nel pancreas e nell’intestino tenue, in modo da coprire e sostenere il processo digestivo dall’inizio alla fine.

A cosa servono gli enzimi digestivi?

Quando mangiamo inizia anche il processo di digestione, che ha al finalità di trasformare gli alimenti complessi in sostanze semplici e che il corpo è in grado di assorbire a livello intestinale. Per questo mastichiamo il cibo con i denti, lo impastiamo con lingua e saliva e poi lo facciamo arrivare a contatto con i succhi acidi dello stomaco e con tante altre sostanze prodotte e secrete da vari organi e in cui sono presenti tutti i diversi enzimi digestivi. Di seguito vediamo a cosa servono e come funzionano i più famosi enzimi digestivi:

  • Amilasi: enzima che scompone i carboidrati complessi in zuccheri più semplici. Questo enzima è prodotto sia nella saliva che nel pancreas, e aiuta a iniziare il processo di digestione dei carboidrati già nella bocca.
  • Proteasi: scompone le proteine in aminoacidi. Gli enzimi proteolitici sono prodotti principalmente nello stomaco e nel succo pancreatico.
  • Lipasi: scompone i grassi in acidi grassi e glicerolo. La lipasi è prodotta nel pancreas e svolge un ruolo cruciale nell’assorbimento dei grassi essenziali.
  • Lattasi: scompone il lattosio, lo zucchero presente nel latte, in glucosio e galattosio. Una carenza di lattasi può portare a intolleranza al lattosio e a tutta una serie di sintomi davvero fastidiosi, come flatulenze, gonfiore e diarrea.

I sintomi appena descritti, possono derivare proprio dalla parziale o incompleta digestione degli alimenti e per questo gli enzimi digestivi risultano ancora più importanti.

In che alimenti si trovano gli enzimi digestivi?

Pur essendo vero che gli enzimi digestivi vengono prodotti dal corpo umano per rendere completo il processo digestivo dell’organismo, è altrettanto vero che queste molecole proteiche possono essere presenti anche all’interno di alimenti di uso quotidiano. Questi cibi aiutano quindi a migliorare il processo digestivo e vengono spesso utilizzati anche per preparare integratori e prodotti salute specifici per la digestione.

Ecco alcuni alimenti che contengono enzimi digestivi naturali:

  • Ananas: questo frutto esotico contiene la bromelina, un enzima che aiuta a digerire le proteine, ma che presenta anche azione antinfiammatoria e antiedema sul corpo umano e per questo è presente in farmaci e integratori specifici.
  • Papaya: ricca di papaina, un enzima proteolitico che facilita la digestione delle proteine.
  • Mango: contiene amilasi, che aiuta a scomporre i carboidrati complessi in zuccheri semplici.
  • Banane: contengono amilasi e maltasi, che favoriscono la digestione degli zuccheri complessi.
  • Miele: contiene enzimi digestivi come amilasi e invertasi, che aiutano a scomporre i carboidrati complessi.
  • Zenzero: stimola la produzione di enzimi digestivi e migliora il processo digestivo. Sono sempre più famose le tisane e le bevande a base di tale radice, come gli ginger shot per favorire la digestione e combattere la nausea gravidica.
  • Avocado: contiene lipasi, un enzima che aiuta nella digestione dei grassi.

Consumare tutti questi alimenti crudi o minimamente lavorati è essenziale, poiché la cottura tende a distruggere gli enzimi presenti naturalmente nei cibi e quindi a ridurre il poter digestivo di tali enzimi.

L’importanza di assumere gli enzimi digestivi con l’alimentazione

Inserire nelle proprie ricette e nella propria alimentazione cibi ricchi di enzimi digestivi è importantissimo per contribuire ad un miglior processo digestivo degli alimenti. Spesso queste sostanze sono presenti anche all’interno di integratori alimentari e supplementazioni specifiche, che aiutano a ridurre i sintomi digestivi fastidiosi come gonfiore, bruciore di stomaco e sensazione di pesantezza.

Questi prodotti, uniti con alimenti altamente ricchi di enzimi digestivi, possono essere di notevole giovamento nel caso si soffra di sindrome dell’intestino irritabile (IBS)morbo di Crohncolite ulcerosa, ma anche di diversi tipi di intolleranza, come quella al lattosio. Esistono farmaci specifici e integratori proprio a base di enzimi lattasi, che vengono assunti prima dei pasti per supportare la digestione dello zucchero presente nel latte e nei suoi derivati.

Gli integratori di enzimi digestivi sono particolarmente utili per le persone con insufficienza pancreatica o altre condizioni mediche che compromettono la produzione naturale di enzimi nel corpo. Inoltre, gli anziani possono trarre vantaggio dall’integrazione, poiché la produzione di enzimi diminuisce con l’età.

Il discorso è differente in caso di celiachia. In questo caso si ha a che fare con problematiche genetiche e autoimmunitarie molto più complesse. Leggi anche l’articolo specifico sul glutine e la celiachia

Valori ottimali degli enzimi digestivi e come misurarli

Non si tratta di valori che sono normalmente presenti all’interno delle proprie analisi del sangue di routine. Si tratta, infatti, di parametri misurati attraverso test del sangue o analisi delle feci. Gli esami della funzionalità degli enzimi digestivi, vengono solitamente eseguiti quando si sospettano problemi nella digestione o patologie legate al pancreas, come la pancreatite o la fibrosi cistica.

Di seguito alcuni valori normali di riferimento per questi enzimi digestivi:

  • Amilasi: 30-110 U/L (unità per litro) nel sangue.
  • Lipasi: 0-160 U/L nel sangue.
  • Proteasi: Varia in base all’enzima specifico, ma valori anomali possono indicare problemi digestivi o malassorbimento.

In ogni caso, quando i valori di questi enzimi sono più bassi rispetto ai valori normalmente fisiologici, è necessario assumere integratori alimentari specifici e fare piccoli aggiustamenti all’interno del proprio regime alimentare di tutti i giorni, favorendo alimenti più facilmente digeribili o più ricchi di tali enzimi digestivi.

Controindicazioni

Sebbene la somministrazione di integratori e prodotti salute a base di enzimi digestivi sia solitamente sicura e priva di effetti collaterali, possono comunque manifestarsi reazioni allergiche o effetti collaterali come diarrea, nausea o crampi addominali se si assumono quantità elevate di enzimi.

Chi possiede una storia di allergie alimentari  dovrebbe prestare particolare attenzione agli integratori di enzimi, poiché molti di essi sono derivati da fonti animali o vegetali e quindi potrebbero condurre a sintomatologie allergiche.

Prima di assumere integratori a base di enzimi digestivi o modificare la propria alimentazione, è sempre opportuno confrontarsi con un medico. Ciò è ancora più consigliato se si hanno patologie pregresse o si stanno assumendo altri farmaci o integratori.

3 cose che non sapevi sugli enzimi digestivi

  1. Gli enzimi digestivi migliorano l’assorbimento dei nutrienti: molte persone non sono consapevoli che, senza un’adeguata quantità di enzimi digestivi, l’organismo fatica a scindere correttamente i nutrienti, il che può portare a carenze nutrizionali anche se si segue una dieta sana ed equilibrata.
  2. Gli enzimi sono influenzati dal pH dello stomaco: alcuni enzimi, come la pepsina, funzionano solo in ambiente acido, mentre altri, come la tripsina, lavorano meglio in un ambiente alcalino. Il corretto equilibrio del pH è essenziale per l’efficacia degli enzimi digestivi. Questo è uno dei motivi per il quale l’amilasi salivare non funziona bene quanto l’amilasi pancreatica.
  3. La cottura distrugge gli enzimi naturali presenti negli alimenti: per tale ragione, è importante creare e consumare una parte delle ricette della propria dieta con cibi crudi o poco cotti e in questo modo beneficiare dell’azione degli enzimi digestivi naturali.
Infografica sugli Enzimi
Fonte: DiLei
3 cose che non sapevi sugli enzimi

Conclusioni

Per concludere, gli enzimi digestivi sono cruciali per garantire una digestione ottimale e l’assorbimento efficace di tutti i macro e micronutrienti. Essi scompongono carboidrati, proteine e grassi in molecole più semplici, facilitando il lavoro dell’apparato digerente. Assumerli attraverso l’alimentazione, soprattutto con cibi ricchi di enzimi naturali o integratori, può migliorare il benessere digestivo, specialmente in persone con disturbi con disturbi specifici della digestione. Quindi, avere una dieta bilanciata e un apporto corretto di enzimi sono fondamentali per mantenere il sistema digestivo in salute e favorire l’equilibrio nutrizionale dell’intero organismo.

 

Fonti bibliografiche:

  • Digestive Enzyme Supplementation in Gastrointestinal Diseases, NIH.
  • Physiology, Digestion – StatPearls – NCBI Bookshelf (nih.gov)