Come riconoscere l’allergia all’aglio e quali sono i cibi da evitare

L’allergia all’aglio è poco conosciuta, ma si tratta di un’allergia a tutti gli effetti da non sottovalutare

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Fabrizio Brunori

Biologo Nutrizionista

Biologo Nutrizionista si occupa di Bioterapia Nutrizionale®, trattando di nutrizione in condizioni fisiologiche e patologiche accertate.

L’aglio è costituito dal bulbo della pianta Allium Sativum appartenente alla famiglia delle Amaryllidaceae. È un ingrediente dal sapore caratteristico ampiamente diffuso nella cucina mediterranea ed in particolare in Italia, ma anche nel Sud-Est asiatico. L’aglio è usato da secoli nella medicina popolare di varie culture in tutto il mondo per trattare vari disturbi. Ad alcuni composti presenti nell’aglio sono state attribuite proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, attività antimicrobica e ipoglicemizzanti con effetti benefici contro malattie cardiovascolari (attività antilipidemica, antipiastrinica, fibrinolitica e antipertensiva), tumori e disturbi del sistema immunitario.

Principali proprietà dell’aglio Meccanismi e siti d’azione
Antiossidante Neutralizza le specie reattive dell’ossigeno (ROS)
Antinfiammatoria I componenti dell’aglio hanno il potenziale per inibire NF-κB, riducendo così la risposta infiammatoria mediata da TNF-α, IL-1, IL-6, MCP-1 e IL-12, tra gli altri
Immunomodulatoria Può contribuire al mantenimento dell’omeostasi del sistema immunitario attraverso la sua azione immunomodulante su diverse popolazioni cellulari
Antimicrobica e antiparassitaria Tra le principali sostanze fitochimiche che mostrano attività antibatterica ci sono composti organosolforici che includono allicina, ajoeni e solfuri di allile
Attività a livello vascolare Effetti benefici sul sistema cardiovascolare migliorando il profilo lipidico, la funzione endoteliale e la pressione sanguigna
Attività contro i processi tumorali Tumori del colon-retto, della mammella, del fegato e dello stomaco ed altri tipi di tumori

Tuttavia, per alcune persone queste preziose proprietà benefiche sono off-limits. Infatti, non tutti sono a conoscenza del fatto che oltre alla più comune intolleranza all’aglio esiste anche un’allergia all’aglio. Che differenza c’è tra intolleranza all’aglio e allergia all’aglio?

Allergia o intolleranza all’aglio?

L’intolleranza è una reazione avversa al cibo, un fenomeno che non coinvolge il sistema immunitario e interessa l’apparato gastro-intestinale. Può esserci una famigliarità, e quindi una predisposizione genetica, oppure potrebbe insorgere secondariamente come conseguenza di malattie croniche-infiammatore del tratto gastrointestinale; a volte la causa resta ignota. Inoltre, i sintomi dell’intolleranza alimentare possono presentarsi anche a distanza di molte ore o giorni dall’ingestione dell’alimento scatenante.

Per questa ragione non è sempre semplice ed immediato correlare la sintomatologia ad un determinato alimento, poiché durante questo lasso di tempo potrebbero essere stati consumati diversi altri cibi.

Diversamente, per quanto riguarda l’allergia non ci sono vie di mezzo: o si può essere allergici all’aglio o non si è allergici. Le reazioni allergiche non hanno un tempo lungo di latenza: solitamente si manifestano immediatamente dopo aver consumato o essere venuti in contatto con l’alimento responsabile dello scatenarsi della reazione. L’allergia si differenzia dall’intolleranza perché comporta una risposta immunitaria, tra cui c’è la produzione di anticorpi IgE. È una risposta forte contro la molecola responsabile (allergene) percepita come estranea all’organismo. L’allergia si manifesta ogni qual volta si viene a contatto con l’antigene o gli antigeni presenti che, nel nostro caso, sono alcune molecole presenti nell’aglio. L’allicina e il solfuro di allile sembrano essere gli allergeni principali responsabili dello scatenarsi di queste reazioni di ipersensibilità. Infine, attenzione alle allergie crociate: chi è allergico all’allicina potrebbe avere una reazione allergica anche se consumasse alcune piante che contengono allicina quali la cipolla, l’erba cipollina o il porro.

Sintomi dell’allergia all’aglio e come riconoscerla

Circa il 75% delle reazioni allergiche tra i bambini sono causate da uova, arachidi, latte vaccino, pesce e noci. La prevalenza di allergie alimentari in tutta Europa è stata stimata a circa l’1% sia negli adulti che nei bambini (EFSA) e, l’allergia all’aglio è stata raramente riportata in letteratura. Ma il fatto che sia poco conosciuta non significa affatto che debba essere sottovalutata. Perché l’allergia all’aglio può essere molto pericolosa allo stesso modo di altre forme allergiche più conosciute.

L’allergia alimentare è definita come una risposta anormale ed esagerata del sistema immunitario alle proteine degli alimenti. I sintomi dell’allergia all’aglio sono vari e possono essere sia lievi che piuttosto gravi. I soggetti allergici devono assolutamente evitare sia l’ingestione che il contatto con l’aglio. I sintomi possono colpire il sistema gastrointestinale, il sistema respiratorio o la cute anche sotto forma di dermatite da contatto.

Anche questa forma di allergia nei casi più gravi può provocare uno shock anafilattico che è una reazione allergica improvvisa e dall’esito potenzialmente letale qualora non si intervenisse rapidamente. Nel caso delle allergie, la reazione che si può scatenare è indipendente dalla dose di allergeni e, quindi di aglio, con cui si è venuti a contatto. Quindi, anche piccolissime quantità di aglio possono essere potenzialmente molte pericolose nei soggetti allergici.

Per riconoscere una potenziale allergia all’aglio dobbiamo prestare quindi attenzione a sintomi come:

  • Diarrea.
  • Dolori allo stomaco.
  • Dispepsia (flatulenza, cattiva digestione e meteorismo).
  • Tosse, difficoltà a deglutire, asma e dispnea.
  • Rush cutanei con rigonfiamenti, prurito ecc.

Dove si trova l’aglio?

Dunque, sarebbe sufficiente escludere l’aglio dalla dieta per risolvere tutti i problemi. Facile, no? Purtroppo, non è così semplice. Non assumere aglio per i soggetti allergici è più complicato di quello che potrebbe sembrare. Perché l’aglio potrebbe essere presente in molti piatti pronti e non soltanto. Inoltre, va ricordato che l’aglio non figura neanche tra i 14 alimenti considerati allergeni nell’allegato II del Regolamento UE 1169/2011. Allora che cosa si potrebbe fare al fine di ridurre il rischio di esposizione o di ingestione accidentale di aglio?  Di seguito sono elencate delle line guida che andrebbero seguite e rispettate.

  • Prestare molta attenzione ai pranzi al ristorante o a casa di parenti o di amici, verificando sempre gli ingredienti utilizzati. Infatti, l’aglio potrebbe essere stato inavvertitamente usato in cucina.
  • Leggere con attenzione le etichette degli alimenti per escludere l’eventuale presenza di aglio nella lista degli ingredienti. In particolare, quelle dei prodotti pronti come i sughi, le salse e in generale degli alimenti cotti. Leggere con attenzione anche l’etichetta dei prodotti surgelati.
  • L’aglio è molto diffuso nella cucina tradizionale italiana e straniera. Infatti, è quasi sempre presente nei soffriti, nelle verdure ripassate in padella, nei sughi e lo ritroviamo in alcuni salumi tradizionali come il “salame all’aglio” e nel pesto alla genovese. Inoltre, è un ingrediente dell’hummus, della salsa tzatziki ecc.
  • Rischio potenziale da contaminazione crociata di allergeni. Può verificarsi attraverso il contatto diretto tra alimenti o attraverso attrezzature usate in cucina o il personale. È una buona norma evitare di conservare l’aglio in frigorifero a contatto con altri alimenti.

Che cosa fare in caso di esposizione o ingestione di aglio?

Purtroppo, potrebbe accadere di aver involontariamente ingerito l’aglio o comunque di esserne venuti a contatto nonostante tutti gli accorgimenti presi. Allora che cosa fare? Dipende dai sintomi che si presentano. Nella maggior parte dei casi è “sufficiente” ricorrere ad una terapia a base di antistaminici. Tuttavia, potrebbe non essere sufficiente in presenza di una forma grave di allergia per cui è necessario recarsi il prima possibile al pronto soccorso più vicino.

Inoltre, è molto importante che tutti i soggetti allergici portino sempre con sé l’opportuna terapia o comunque dovrebbero averne un rapido accesso. È fondamentale intervenire non appena si manifestino i primi sintomi, in particolare per quanto riguarda i soggetti più fragili come i bambini, per i quali il personale scolastico o sportivo dovrebbe essere stato preventivamente informato sull’allergia, così da intervenire il prima possibile in caso di emergenza.

Se quanto detto non fosse ancora sufficiente a comprendere la potenziale gravità dell’allergia all’aglio, allora uno studio molto interessante condotto su 132 persone allergiche ci potrebbe aiutare a fugare ogni dubbio a riguardo. È stato osservato che il 56% dei pazienti con allergia all’aglio sono dovuti andare al pronto soccorso per una reazione allergica indotta dall’aglio. Di questi, il 19% è stato ricoverato in ospedale e il 6% è stato ricoverato nell’unità di terapia intensiva.

Rinunciare all’aglio non significa rinunciare al gusto

Gli individui allergici all’aglio non devono sentirsi affatto “condannati” a dover consumare cibi che non soddisfino pienamente le papille gustative. Fortunatamente, la natura è un immenso laboratorio da cui attingere ad un’ampia varietà di spezie o di erbe aromatiche senza mettere a repentaglio la propria salute. Infatti, ci sono tante gustose ricette prive di aglio di semplice preparazione. Perciò, è sufficiente dare libero sfogo alla propria fantasia sperimentando nuove associazioni culinarie e, perché no, scoprire nuovi e gustosi piatti. Infatti, è possibile miscelare a proprio piacimento gli aromi e le spezie al fine di creare piatti dalle infinite sfumature di gusto e di profumi. Ecco quindi di seguito le erbe aromatiche e le spezie da utilizzare in alternativa all’aglio.

Erbe aromatiche:

  • Basilico;
  • alloro;
  • origano;
  • finocchietto;
  • maggiorana;
  • prezzemolo;
  • rosmarino;
  • salvia;
  • timo;

Spezie:

Fonti bibliografiche:

  • efsa.europa.eu
  • Regolaento UE 1169/2011.
  • Biological properties and therapeutic applications of garlic and its components. MELGUIZO-RODRÍGUEZ, Lucía, et al Food & Function, 2022, 13.5: 2415-2426.
  • Garlic Allergy: A Rare Cause of Anaphylaxis in Infants. NACAROĞLU Hikmet Tekin, AYMAN Fatma Nur et ÇELEBI Mahmut. Asthma Allergy Immunol 2020; 18:102-104.
  • Allergic hypersensitivity to garlic and onion in children and adults. Allergologia et Immunopathologia. Armentina A. et al. Volume 48, Issue 3, May–June 2020, Pages 232-236.
  • Garlic Allergy. Hamadi and Casale. The Journal of Allergy and Clinical immnunology. Vol 151, ISSUE 2, SUPPLEMENT, AB175, FEBRUARY 2023.