Controlli medici a 60 anni: quali fare per un check up completo

Nella nostra società i soggetti intorno ai 60 anni sono in grado di condurre una vita molto attiva. Fondamentale, per restare in salute, è effettuare degli esami di routine.

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Federico Beretta

Medico chirurgo

Medico Chirurgo abilitato, da anni collabora con diversi magazine online e si occupa di divulgazione medico/scientifica.

Attivi e pieni di interessi, le donne e gli uomini di 60 anni sanno bene quanto è importante mantenersi in forma e prevenire le malattie che si possono presentare con l’avanzare dell’età. Innanzitutto, occorre sottoporsi a regolari controlli medici, per verificare lo stato di salute dell’organismo e rilevare eventuali patologie che devono essere trattate tempestivamente.

L’inizio della cosiddetta “terza età” si può far coincidere con i 60 anni e, per quanto i sessantenni di oggi sono sostanzialmente diversi dai sessantenni di qualche decennio fa, il corpo a quest’età inizia a mostrare i primi segni di invecchiamento e aumenta il rischio di sviluppare alcune patologie e problemi di salute tipici di questa fase della vita.

Prendersi cura di sé è una buona abitudine che dovrebbe essere coltivata già dalla gioventù e diventa essenziale dopo i 60 anni. Come? Attraverso uno stile di vita sano ed equilibrato, affidandosi ad alcuni esami diagnostici particolarmente adatti a questo periodo.

Ecco cosa dovrebbe prevedere un check up completo, per chi ha superato la soglia dei sessanta anni: molti sono suggeriti sia agli uomini, sia alle donne, mentre alcuni riguardano nello specifico una o l’altra categoria e consentono di rivelare la presenza di alcuni problemi di salute caratteristici del proprio genere.

Cos’è e perché fare un check up completo?

Per quanto capiti spesso di eseguire specifici esami legati alle patologie di cui si soffre o a specifici eventi traumatici, esistono anche “check-up completi” consigliati per la propria fascia d’età. Si tratta di test che si basano sull’aumento delle probabilità statistiche di sviluppare determinate patologie una volta superata una specifica soglia di età. Alcuni di questi sono legati al sesso del soggetto interessato, poiché donne e uomini hanno livelli di rischio differenti per diverse malattie.

Prescritti su consiglio del proprio medico di fiducia o effettuati spontaneamente presso i centri diagnostici privati, questi check up sono utili sia per chi sa già di essere a rischio di sviluppare determinate patologie o alterazioni di specifici apparati, organi o tessuti, sia per chi è totalmente asintomatico ma vuole eseguire indagini più approfondite sul proprio stato di salute.

La finalità di un check up completo è quella di rilevare per tempo alcune patologie o evidenziare la presenza di fattori di rischio che potrebbero, in futuro, compromettere le funzionalità dell’organismo. Una diagnosi effettuata precocemente, infatti, spesso è la chiave per rallentare o fermare il decorso di alcune gravi patologie, assicurando al soggetto il pieno benessere e una qualità di vita nettamente migliore, anche con l’avanzare degli anni.

Gli esami da fare oltre i 60 anni

Superare i 60 anni significa andare incontro a un significativo aumento dell’insorgenza di alcuni tipi di tumori (come quello al colon), a un incremento del rischio cardiovascolare, a disturbi della vista e dell’udito, all’osteoporosi, al diabete, alle patologie a carico di reni e fegato, organi particolarmente soggetti ad affaticamento con il trascorrere del tempo.

Le analisi del sangue sono un valido sistema per controllare lo stato generale dell’organismo ed è consigliato eseguirli regolarmente a ogni età. Alcune patologie specifiche richiedono l’esecuzione di determinate indagini che possono essere prescritte dal proprio medico. In caso di apparente buona salute, cosa vale la pena valutare attraverso semplici esami ematochimici?

  • Un emocromo completo con formula: grazie a questo esame si possono quantificare i livelli di cellule corpuscolate del sangue come globuli bianchi, globuli rossi e piastrine, per comprendere lo stato generale di salute del soggetto.
  • Il metabolismo glucidico e lipidico. È possibile analizzare trigliceridi e colesterolemia, utili per stimare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, come infarto del miocardio, patologie alle carotidi, coronaropatie o ictus (tra le principali cause di morte oltre i 60 anni). Essenziale è anche monitorare i livelli di glucosio nel sangue, per cogliere il prima possibile l’eventuale presenza del diabete mellito.
  • I fattori della coagulazione.
  • La funzionalità renale e l’eventuale presenza di patologie cardiovascolari o metaboliche, controllando l’azotemia, l’uricemia e la creatininemia, ovvero i livelli nel sangue di azoto, acido urico e creatinina nel sangue.
  • La funzionalità epatica, grazie all’analisi delle transaminasi, della bilirubina, della fosfatasi alcalina e delle gamma GT.
  • La funzionalità tiroidea, con la misurazione del TSH ed eventualmente deli ormoni tiroidei circolanti.
  • Altri parametri essenziali per individuare per tempo le principali patologie a carico di organi e apparati particolarmente sensibili ai processi di invecchiamento.

Potrebbe essere importante anche misurare con regolarità la pressione arteriosa, per cogliere tempestivamente segnali inequivocabili di alterazioni della normale pressione e i conseguenti rischi sull’apparato cardiovascolare.

Effettuare un elettrocardiogramma può essere utile per valutare lo stato di salute del cuore, in associazione con una visita cardiologica che possa fornire un parere specialistico ed eventualmente aiutare a impostare trattamenti preventivi.

Superati i 60 anni è utile anche eseguire la ricerca di sangue occulto nelle feci, che serve per la diagnosi precoce del tumore al colon retto. Insieme a questo semplice test (da eseguire con regolarità ogni 2 anni, dai 50 ai 69 anni di età) è possibile anche fare, solo all’occorrenza, colonscopie e rettosigmoidoscopie, utili a individuare l’eventuale presenza di tumori al colon, che risultano tra le principali neoplasie, nella terza età, sia per l’uomo, sia per la donna. Alcune regioni hanno implementato programmi strutturati di screening della popolazione, per saperne di più, consulta il tuo medico di fiducia o collegati sul sito della tua regione.

Il consulto reumatologico è essenziale per evidenziale i primi sintomi di malattie reumatologiche: molte patologie fanno parte di questa categoria e si sviluppano in questa fascia d’età. Interessano prevalentemente le articolazioni ma possono essere sistemiche e coinvolgere organi essenziali come cuore, polmoni, pelle, reni e intestino. Tra queste rientrano, ad esempio, le artriti, le connettiviti, le vasculiti, ma anche l’artrosi, la sindrome fibromialgica o l’osteoporosi.

A questo proposito, una MOC, la mineralometria ossea computerizzata, consente di valutare la salute delle ossa e di comprendere se il paziente è predisposto ad avere (o ha già in corso) un’osteoporosi. Andrebbe eseguita nel caso in cui siano presenti fattori di rischio, fattori clinici che facciano sospettare un’osteoporosi o per semplice prevenzione.

Dall’esame delle urine, inoltre, è possibile valutare lo stato di salute dell’apparato urinario, che comprende reni, ureteri, vescica e uretra. Dalle urine si possono cogliere anche segnali utili per monitorare lo stato di patologie come diabete, malattie epatiche e ipertensione.

Per valutare la situazione generale dell’organismo è bene anche effettuare, annualmente un check-up che andrà a valutare lo stato di salute della pelle, della vista, dell’udito, dell’apparato respiratorio, dei linfonodi, del torace, del seno, dell’addome e della tiroide. Alcune patologie, infatti, sono più tipiche in età avanzata, come ad esempio la degenerazione maculare senile, l’ipoacusia o alcuni squilibri ormonali.

Per le donne: i controlli specifici per restare in salute dopo i 60 anni

Un’approfondita visita senologica, accompagnata da ecografia mammaria e mammografia, è assolutamente necessaria per la diagnosi precoce del tumore al seno, malattia che colpisce soprattutto le donne di età compresa tra i 50 e i 70 anni. Si tratta di una delle neoplasie più diffuse nella popolazione femminile e un’accurata e regolare prevenzione è di importanza vitale.

Se un’attenzione alla salute del seno è indispensabile fin da giovani, superati i 60 anni controllare con frequenza questa delicata regione diventa un’abitudine imprescindibile. Da giovani sono sufficienti visite senologiche ed ecografie, mentre un check up completo oltre i sessant’anni, dovrebbe includere:

  • una visita senologica annuale, presso uno specialista senologo;
  • l’esecuzione di una mammografia, da effettuare almeno ogni 2 anni fino ai 69 anni e almeno una volta all’anno superati i 70.

Inoltre, è sbagliato pensare che con la menopausa non serva più fare le consuete visite ginecologiche. Infatti, controllare il collo dell’utero e le ovaie resta molto importante e un semplice check di routine come il pap test rimane un esame da ripetere regolarmente, anche se con cadenza meno frequente di prima. L’esame dell’HPV serve per diagnosticare l’eventuale presenza del Papilloma Virus, fattore di rischio per lo sviluppo di un carcinoma cervicale. Importante, inoltre, la valutazione dell’endometrio con ecografia transvaginale e pelvica.

Le indagini consigliate per la valutazione dello stato di salute dell’osso, che abbiamo visto in precedenza, sono particolarmente consigliate nelle donne dopo la menopausa, quando i cambiamenti nello stato ormonale predispongono allo sviluppo dell’osteoporosi.

Quali controlli per gli uomini over 60?

Anche per il genere maschile esistono specifiche patologie che sono statisticamente più rilevanti e richiedono un’attenzione maggiore. Quali esami dovrebbero eseguire gli uomini che hanno già raggiunto e superato i sessant’anni?

  • Uno dei tumori più diffusi per gli uomini che hanno superato la soglia dei sessant’anni è quello che colpisce la prostata. Tutti dovrebbero, quindi, sottoporsi con frequenza regolare a una visita urologica e al dosaggio del PSA, ossia l’enzima prodotto dalla prostata in salute: si tratta di un esame ematico di routine, che ha, però, una valenza enorme per la prevenzione di questo rischioso carcinoma. Ovviamente, i pazienti con una storia familiare di tumore prostatico dovrebbero farsi seguire da un urologo fin da prima dei 60 anni ed eseguire test specifici più ravvicinati, per scongiurare il pericolo di sviluppare la malattia.
  • Molto frequenti sono anche i calcoli e i problemi all’apparato urinario, che possono essere valutati attraverso una visita urologica e l’esecuzione di apposite ecografie o dosaggi ematici.
  • Fondamentale è, soprattutto per gli uomini, l’esecuzione dell’elettrocardiogramma e/o ecocardiocolordoppler che possono valutare lo stato di salute del cuore e la sua funzionalità. In questo modo possono essere rilevate per tempo deformazioni, malfunzionamenti delle valvole, insufficienze cardiache e scompensi di varia natura, che dovranno essere trattati e monitorati con attenzione.
  • Anche per l’uomo restano essenziali le visite reumatologiche e il monitoraggio della condizione ossea, attraverso MOC e visite specialistiche.

I consigli per restare in forma, tra prevenzione e stile di vita

Se eseguire test diagnostici è fondamentale per individuare e trattare le possibili patologie che insorgono con l’invecchiamento, è anche vero che la prevenzione resta l’arma più potente per condurre una vita qualitativamente soddisfacente e in piena salute.

Uno stile di vita sano rappresenta, in quest’ottica, il metodo di prevenzione più efficace. I consigli per restare in forma valgono sia per lei sia per lui, perché un organismo che viene trattato con cura e rispetto ha più probabilità di mantenersi giovane e sano a lungo, indipendentemente da età, sesso e familiarità per specifiche patologie.

Come si può contribuire attivamente al benessere del proprio corpo?

  • Innanzitutto, facendo attività fisica con frequenza regolare e beneficiando dei numerosi vantaggi che questa porta a tutti i distretti dell’organismo, non solo a livello di muscoli, articolazioni e ossa, ma anche sull’apparato cardiovascolare, sul sistema nervoso centrale, sulla psiche e sull’umore. Fare sport può ridurre notevolmente l’insorgenza di diabete, ipertensione, tumori, ipercolesterolemia, malattie cardiache e muscoloscheletriche, obesità e problematiche connesse. Migliorano con l’esercizio fisico anche la coordinazione e l’equilibrio, utili a prevenire le cadute accidentali anche in età avanzata e a promuovere l’autosufficienza.
  • Utilissimo è anche seguire una corretta alimentazione, elemento cruciale per tenere alla larga le principali patologie legate all’età. L’aumento di peso (con cui gli uomini in età avanzata e le donne in menopausa spesso devono combattere) è da evitare. Utile mantenere i livelli di colesterolo, trigliceridi e glicemia sotto controllo. Una dieta varia ed equilibrata dovrebbe apportare al fisico tutti i nutrienti essenziali, ma se si è soggetti a specifiche patologie è bene rivolgersi a uno specialista esperto, come un medico nutrizionista, per formulare un piano alimentare su misura.
  • Per riuscire a restare in forma, sono inoltre da evitare o ridurre il più possibile fumo e alcol, che possono avere effetti deleteri su numerosi organi, come polmoni, stomaco, fegato, ma anche cervello, reni e apparato urinario.

 

Fonti bibliografiche

FAQ

Quali esami fare a 60 anni?

Esistono specifici esami, indicati per lui, per lei o per entrambi, che comprendono, ad esempio: esami del sangue, MOC, ecocardiogrammi, ricerca di sangue occulto nelle feci o test specifici per alcune tipologie di tumori (come seno o prostata).

Quali sono i controlli da fare ogni anno?

Tra i test da effettuare regolarmente ci sono gli esami del sangue (con emocromo e parametri per valutare la salute dei principali organi). Sono consigliati esami specifici: la visita urologica, per lui, e quella ginecologa e senologica, per lei.

Come cambia il corpo dopo i 60 anni?

Accelera l’invecchiamento cellulare e rallenta il metabolismo. Il peso tende ad aumentare, diminuisce il tono muscolare e la flessibilità articolare e diventano più probabili patologie cardiovascolari e tumori. Peggiorano anche la vista e l’udito.