Elena Curti, Albino Benito e gli altri figli di Mussolini

Ci sono stati quelli legittimi che appaiono nelle foto di famiglia. E poi c'è stata Elena, quella che è rimasta al suo fianco fino alla fine. Gli altri, invece, sono stati dimenticati e abbandonati

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Con Rachele Guidi il Duce fu sposato quarant’anni. E quella fede al dito, dalla donna, sarà sempre rivendicata, prima e dopo. Perché Benito era il suo uomo, come lei stessa annuncia nel titolo del libro che ha scritto. E quando lo rimarcava che Mussolini fosse suo e di nessun’altra. Anche se dalle altre lui correva molto più spesso di quanto si potesse immaginare. Non che tutte le rimanessero impresse, s’intende. Alcune diventavano amiche, dopo essere state amanti. Altre venivano allontanate con tutto il suo potere. E poi c’era Margherita Sarfatti, l’unica che forse lo conquistò e lo dominò intellettualmente. Ma quella con lei è un’altra storia.

E tante altre sono state le donne del Duce. Quelle che andavano e venivano, con facilità o con disarmante sconfitta. Al suo fianco, però, restava sempre lei, quella legittima. Che lo perdonava, salvo poi sfogare la rabbia e la gelosia sulle altre che, come confermano le memorie del tempo, davano vita a vere e proprie sceneggiate che trasformavano il tragico ventennio fascista in episodi di una soap opera qualunque.

Ma nonostante tutto, lei restava Rachele. La moglie, la madre dei suoi figli, quelli riconosciuti. Perché loro sì che potevano essere una famiglia alla luce del sole, non come gli altri bambini illegittimi, non riconosciuti e abbandonati. Come Elena Curti, che nonostante la paternità non ufficializzata ha avuto “l’onore” di restare al suo fianco o Albino Benito, che è stato riconosciuto dal padre e da lui stesso condannato. E ancora Glauco Salle e Asvero Gravelli, persino Bruno Vespa compare lì, nella lista dei figli segreti e sospetti del Duce, ma mai confermati.

Elena Curti, l’adorata figlia non riconosciuta del Duce

Il chiodo a tre punte: schegge di memoria della figlia segreta del Duce, questo è il titolo del libro scritto da lei, dalla figlia naturale del dittatore fascista. Elena Curti ha lasciato al mondo intero le sue memorie, prima di morire a 99 anni, che ruotano attorno al padre. Mussolini, lei, non l’aveva mai riconosciuta ufficialmente, complice quel segreto tenuto in vita dalla madre per molti anni.

Angela Cucciati, una sarta milanese, si innamorò del Duce alla fine del 1921, mentre lui dirigeva il Popolo d’Italia. Fu lei a cercare lui per chiedergli un favore: liberare suo marito dal carcere dove era finito per motivi politici. Poi la passione e la nascita di Elena Curti.

Per scoprire l’identità del padre ci vogliono 18 anni. Poi sua madre gli ha confessato la verità e lei lo ha conosciuto il Duce, che ha scelto di tenerla al suo fianco. La storia vuole che i due fossero molto vicini, che ogni giovedì pomeriggio, durante i giorni della Repubblica di Salò, i due si incontrassero. Elena fu trovata nel blindato utilizzato per la fuga da Dongo, seduta accanto a suo padre. Fu così arrestata anche lei dai partigiani e rimase in carcere per cinque mesi.

I figli “ufficiali” di Mussolini

Non c’era solo Elena Curti e gli altri sospettati, segreti e nascosti. Dal matrimonio con Rachele, infatti, sono nati cinque figli: Edda, Vittorio, Bruno, Romano, Anna Maria. Eppure, Mussolini, non ha voluto nessuno di questi al suo fianco, neanche la tanto amata Edda o la fedele Rachele. No, Benito sceglie di avere accanto la figlia della sartina milanese, perché è al suo fianco che si sente a casa.

Ida Dalser e Albino Benito

Un discorso a parte merita Ida Dalser, la donna folle da rinchiudere e da internare. Considerata pazza solo perché rivendicava i diritti di quel figlio nato dalla relazione con il Duce. Perché Ida fu la sua amante, l’ennesima. A differenza di altre non si piegò mai ai rifiuti del dittatore e provò in tutti a modi a far valere i diritti del suo bambino, anche andando sotto casa sua e facendo scenate. Ma così gli fornì soltanto la scusa su un piatto d’argento.

Mussolini non solo la escluse dalla sua vita, ma dall’intera società facendola rinchiudere in manicomio, una sorte questa destinata a molte donne del regime. Ma intanto lo riconobbe quel figlio, ma più che una vittoria questo fatto si trasformò in una condanna.

Ida terminò il resto dei suoi giorni in manicomio. Benito Albino non la vide mai più e dopo una totale perdita di indentità anche lui fu rinchiuso in un istituto psichiatrico e lì morì.

Candido Nigris, Glauco di Salle, Vanna Borgo e gli altri

Se la storia ci parla di Elena Curti e Benito Albino, ci fornisce anche degli indizi su altri figli di Mussolini sui quali, però, aleggia un certo mistero. Candido Nigris, per esempio, dovrebbe essere il secondo figlio del Duce avuto dalla relazione extraconiugale con Gigia Pajetta Nigris. A parlare di questo rapporto fu anche Margherita Sarfatti, ma del secondogenito friulano non si sa niente.

Tra i figli segreti di Mussolini compare anche il nome di Glauco di Salle, figlio di Bianca Ceccato. La donna, giovane segretaria del Popolo d’Italia, avrebbe avuto una relazione breve e intensa con Benito Mussolini durante gli anni della gestione del quotidiano.

C’è anche Vanna Borgo, nata dalla pianista francese Magda Brard con la quale il duce resterà in contatto fino alla sua morte. Nessuna conferma ufficiale dai diretti interessati, anche se la piccola Magda, dopo la nascita, fu disconosciuta dal marito della Brard.

La leggenda di Bruno Vespa e degli altri

Ai figli del Duce di cui la paternità e data per certa, se ne aggiungono altri le cui storie sono ancora più misteriose. Leggende o verità mai svelate?

Claudia Apriotti, negli anni ’90, dichiarò di essere la figlia illegittima del Duce a tutti i quotidiani italiani. La richiesta alla magistratura fu quella di riesumare la salma del duce, senza avere successo. Dopo una battaglia che incontrato il dissenso della famiglia Mussolini, la vicenda si è conclusa con il silenzio.

Anche il nome di Asvero Gravelli, giornalista fascista e razzista dell’AntiEuropa, è comparso tra i nomi dei possibili figli di Mussolini, soprattutto a seguito delle dichiarazioni di sua figlia, Patrizia De Black, che ha dichiarato essere la nipote del Duce. La tesi, comunque, non è mai stata confermata.

E poi c’è il caso più celebre di tutti, quello che ha mantenuto alta l’attenzione degli italiani e che riguarda Bruno Vespa. Questa vicenda fu portata alla luce da Alessandra Mussolini in televisione: Bruno sarebbe nato da una relazione avuta tra il duce e una cameriera, sua madre appunto. Trovata pubblicitaria ai fini di marketing? Questo non possiamo saperlo, fatto sta che la paternità non è stata mai verificata.

Benito Mussolini, sua moglie Rachele e i loro figli
Fonte: Getty Images
Benito Mussolini, sua moglie Rachele e i loro figli