Pollo crudo, perché è rischioso mangiarlo

Dal tetano alla salmonella e non solo. Ecco tutti i rischi che si corrono nel mangiare della carne di pollo cruda o poco cotta

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Redazione

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Perché è vietato consumare del pollo crudo o poco cotto? Ecco tutti i rischi, anche letali, che corriamo ogni giorno.

Per svariati motivi, che vanno dalla leggerezza al gusto, passando per la lista di cibi consigliati in determinate diete, il pollo rappresenta uno degli alimenti più consumati da tutti, vegetariani, vegani e fruttariani esclusi. Il costo non è eccessivo, anzi tutt’altro, il che consente di consumare un certo quantitativo al mese. Presenta però una sola e importante accortezza: va mangiato cotto.

Con il dilagare dei programmi di cucina, sempre più persone si dilettano ai fornelli, alla ricerca della ricetta più particolare possibile. Nelle varie edizioni di Masterchef, per fare un celebre esempio, è più volte capitato che qualcuno provasse a propinare del pollo crudo, o quasi. Sul web sono divenute famose le reazioni di Bastianich in merito.

Non sono mancati concorrenti che hanno lamentato questo gusto personale dello chef, che li avrebbe limitati. La realtà però è ben diversa. Il pollo crudo è molto pericoloso per la nostra salute. Una cottura più al sangue è consentita per bovini e suini, ma non per il pollo e i pennuti in genere.

Quando si cucina il pollo bisognerebbe essere consapevoli che questi animali sono insensibili a determinate patologie, invece molto gravi per l’uomo. Una di queste è ad esempio il tetano. Il clostridio del tetano rappresenta una minaccia mortale per l’uomo, eppure un pennuto può non sentirne affatto il peso.

Impossibile non citare inoltre la salmonella (in parte i polli ne sono influenzati, soprattutto in fase riproduttiva) e il campylobacter, ovvero batteri innocui se si parla di polli ma decisamente pericolosi per il nostro organismo.

Ecco gli effetti del campylobacter:

  • Dolori addominali
  • Vomito
  • Diarrea
  • Problematiche generiche, difficili da ricollegare al cibo ingerito (il che ne aumenta la pericolosità)

È stato inoltre riconosciuto un legame con la sindrome di Guillain-Barré, che conduce alla paralisi degli arti. Mangiare del pollo cotto invece elimina ogni fattore da rischio, uccidendo i batteri presenti, altrimenti vivi e vitali nella carcassa cruda dell’animale.

Si consiglia dunque di cuocere a dovere il proprio pollo, con la cottura che dovrà arrivare fino alle parti più interne. Non fermarsi dunque al colore rosato. Sarebbe buona pratica non lavarlo, correndo il rischio di far restare dei batteri sulle proprie mani. In questo modo potremmo contaminare cibi da consumare crudi, come ad esempio un’insalata da proporre come contorno. Sarebbe dunque necessario lavarsi le mani dopo aver maneggiato un pollo, consci del pericolo.