La si odia profondamente, oppure la si ama senza confini: da sempre nell’immaginario collettivo la gonna incarna il femminile, e per lo stesso è simbolo assoluto di emancipazione. Secondo Coco Chanel la lunghezza perfetta si aggirava sotto al ginocchio, per Mary Quant, invece, che negli anni Sessanta diede corpo alla mini, mai eresia più grande fu detta. Due visioni diametralmente opposte, eppure entrambe con lo stesso fine: liberare le donne e i loro corpi.
Ora che per certi versi ci si è riusciti, le passerelle dell’autunno-inverno 2025/2026 hanno celebrato questo capo secondo un ventaglio ampissimo di tessuti e linee: si va dalle gonne più classiche a quelle più scenografiche e drammatiche, le si vede guarnite di dettagli tridimensionali — quali strass, pelle e pellicce — oppure esaltate a suon di semplicità. Su quali puntare, dunque? Te lo diciamo nelle righe successive.
Indice
Gonna a matita
Nella moltitudine di accattivanti novità, in questa fredda stagione la gonna a matita continua a spiccare nel ruolo di grande cult intramontabile: emblema di finissima eleganza e minimalismo, la cosiddetta pencil skirt è tornata — ma siamo proprio certi che se ne sia mai andata? — a sedurre tra rigore e sensualità.
In pedana, da Saint Laurent a Brunello Cucinelli, a conquistare ancora una volta sono state le sue declinazioni più classiche e cioè quelle dai tagli puliti, a vita alta o altissima, nei tessuti e nelle nuances più diverse; vitaminiche per il primo e neutre per il secondo.
L’evoluzione, però, è comunque evidente: da indumento prettamente corporate a tendenza, la longuette oggi si porta accanto a pullover oversize, giacche morbide o top in maglia.
A renderla tanto irresistibile è senz’altro il suo fascino semplice, che malgrado lo scorrere del tempo non le permette mai di sfociare nel banale.

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Gonna furry
Tra le novità degne d’attenzione dell’inverno 2025/26 c’è sicuramente la furry skirt, interamente morbida come un peluche o anche solo dotata di un soffice dettaglio.
A farcelo sapere sono stati Bluemarine, Bally, Magda Butrym, Fendi e con loro tanti altri inserendo la già popolarissima pelliccia — vera oppure sintetica — come elemento decorativo dei loro nuovi modelli, in prossimità di bordi, tasche, oppure strati nascosti. Ed è così che in questa gelida stagione all’alba la gonna si fa giocosa, ma comunque raffinata, grazie a quel non so che di old money che convince sempre.

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Gonna in pelle
Mini, midi o maxi? In quale misura si scelga di portare la gonna (anche) questo inverno poco importa, basta che sia di pelle: dalle passerelle alle strade si spazia dalle versioni ultra minimaliste, alla Miu Miu o alla Fendi, per intenderci, sino ad approdare poi in alternative grintose e scenografiche alla Christopher Esber o alla Alaïa.
Perfette accanto a soffici maglioni, gilet in maglia e camicie le gonne in pelle del momento danno però il meglio di sé in total leather, come Saint Laurent ci ha dimostrato. Lucide, opache, morbide oppure strutturate queste sono qui ancora una volta per imporsi come enorme must-have di stagione e chi siamo noi per sabotarle?

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Gonna sottoveste
Oramai non è più un segreto, e in nessun senso: nella fredda stagione 2025/26 la lingerie è uscita definitivamente dal cassetto e si sfoggia alla luce del sole, che, seppur fioca, è comunque sufficiente a darle il giusto spazio.
In coda ad elegantissimi slip dress e top dalle spalline filiformi, ecco un esercito di gonne semitrasparenti, o anche solo semplicemente bordate, calcare la passerella ed avanzare poi con lo stesso passo deciso — ma sensuale — verso le strade delle grandi città.
Grazie a loro il pizzo non è più esclusivamente simbolo di roseo romanticismo: sono stati Jil Sander, Blumarine e Dolce & Gabbana per primi ad avergli affibbiato un’estetica intima e potente al contempo, dando vita a modelli lace, spesso tagliati in stile sottoveste, e con orli che ricordano quelli dei reggiseni più osé per abbinarli a maxi cappotti, camicie maschili, capispalla in shearling e stivali slouchy. È questa la nuova concezione di femminilità, del resto: da una parte delicata ed affascinante, dall’altra potente ed incisiva.

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Gonna scamosciata
Con la recente rinascita della moda anni Settanta, guidata da Chemena Kamali a rilanciare l’estetica boho attraverso la sua prima collezione per Chloé, era quasi scontato che la gonna in pelle scamosciata si stagliasse sulla scena fashion contornata dagli altri notevoli capi in suede.
Basti pensare che secondo i dati di Google la dicitura “gonna in camoscio” è stata tra le più ricercate della scorsa stagione, va da sé come non ci si potesse aspettare una sorte diversa per lei in questo autunno/inverno: dalla superficie vellutata, liscia e setosa al tatto, questa è comfy e preziosa al contempo ma anche seducente e versatile.
E se da un lato rimanda all’ immaginario hippie, con tutta l’attitudine spensierata e bohémien che lo caratterizza, dall’altro vanta un fascino elegante e lussuoso che giustifica di certo la sua posizione tra le tendenze del periodo.
In passerella, mentre Prada l’ha arricciata, Massimo Dutti l’ha come stirata. Cavalli e Ralph Lauren, invece, l’hanno accessoriata di leggerissime frange rispettivamente in versione corta e lunga.

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Gonna quadrettata
Non accenna a volersi eclissare nemmeno l’iconica gonna quadrettata, che anche per quest’anno si conferma tra le tendenze più forti dell’inverno: la sua è una storia antichissima, ed è forse dovuta esattamente a questo quell’aura incredibilmente attuale che la rende riconoscibile.
Possiamo dirlo a gran voce, ora più che mai: la stampa scozzese non va mai in letargo. Almeno non secondo Bally, Balenciaga e Isabel Marant, appoggiati dalle It-girl più ferrate nel loro campo. A metà precisa tra le vibrazioni college e quelle grunge, passando per il countryside britannico, i grandi nomi della moda hanno riletto la tartan skirt secondo il proprio gusto e linguaggio: micro o midi, con pieghe o dritte, essa costituisce nuovamente la più grande certezza del guardaroba invernale.
Come si abbina? A maglioni XXL, dolcevita, camicie di ogni vestibilità, biker jacket o teddy coat, e sempre con intatto quel medesimo fascino che attraversa decenni e sottoculture.

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Gonna plissettata
A regnare sul panorama gonne di stagione, infine, è ancora il plissé: secondo le maison d’haute couture, abbiamo imparato, esistono vari modi per dinamizzare il tessuto e tra i favoriti vi sono senz’altro le pieghe.
Modeste o tanto scenografiche da rasentare capolavori stile origami, autentiche costruzioni sartoriali dall’incredibile volume, le gonne plissettate sanno ipnotizzare ad ogni più impercettibile movimento: da Alaïa a Maison Margiela fino a Dior queste si allungavano e si stratificavano, alternando materiali tecnici e texture più fluide, e lo stesso fanno ora oltre la passerella.
La magia sta tutta nel modo in cui si indossano: sotto a blazer maschili, con cinte a vita alta e biker boots, per sdrammatizzare la loro eleganza classica con un tocco di avanguardia.

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