Vinyasa Yoga: cos’è, benefici e per chi è consigliato

In cosa consiste il Vinyasa yoga e per quali persone è davvero consigliato, quali sono i benefici e le controindicazioni

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Elisa Cappelli

Esperta di fitness

Laureata in Filosofia e Master in Giornalismo Internazionale LUISS. Trainer certificata CONI e FIF (Mat base e avanzato). Studia Anatomy in Motion (Gary Ward) e Qi gong.

Cos’è il Vinyasa yoga

Esistono molti tipi di yoga e va anche detto che lo yoga nasce come non solo una pratica fisica ma una pratica che comprende diversi aspetti. Si trattava di una vera e propria forma di praticantato dell’anima e del corpo, della mente e dello spirito. L’allievo si recava a casa del maestro che lo seguiva sotto tantissimi punti di vista, nella crescita non solo articolare ma anche evolutiva profonda. Attraverso i canti vedici, i mudra (posizioni delle mani), le meditazioni e le tecniche di respiro, l’allievo trovava la sua via verso la gestione del corpo, delle emozioni e dei pensieri; tutte queste dimensioni in effetti nella cultura yogica sono collegate e vengono regolate attraverso la pratica.

Nel Vinyasa yoga fa da padrona la respirazione, che guida ogni movimento: ogni esecuzione viene scandita da un’espirazione o un’inspirazione e questo ritmo di solito viene dato dal maestro o dalla maestra che insegna; va detto che lo yoga nel lignaggio classico antico ha una tradizione prettamente maschile. Nei momenti in cui si inarca si inspira e nei momenti in cui si flette allora si espira. Nell’uso comune, la parola vinyasa sta spesso solo a indicare la fase di transizione tra una posizione e l’altra (asanas), ma il termine ha una radice autorevole e diversa.

Alle origini del Vinyasa yoga c’è l’insegnamento di Krishnamacharya, grandissimo maestro di yoga che ha portato avanti con impegno e amore la tradizione, trasmettendo a un numero elevatissimo di studenti. Oltre a essere insegnante di yoga fu anche guaritore e studioso ayurvedico; si laureò in tutte e sei le darśana vediche ovvero le filosofie indiane attraverso cui viene analizzato il mondo. Spesso ricondotto all”Hatha yoga, con posizioni statiche, questo maestro ha anche dato il via allo yoga nelle sue transizioni, nei suoi passaggi. A portare avanti la tradizione fu il suo allievo Pattabhi Jois. Yogananda e Krisnamacharya affermavano di aver attinto da testi sanscriti antichi, considerati sacri, che facevano parte della tradizione tantrica dello yoga.

Lo yoga Vinyasa moderno è andata incontro a tantissimi, inevitabili adattamenti alla pratica tradizionale antica. Le asanas vengono abbinate al respiro (pranayama), alla meditazione e ai mudra (posizioni delle mani) e si arriva a praticare in modo ritmico, fiducioso, gioioso. Un’altra figura molto importante nel vinyasa fu Iyengar, che andò ad armonizzare la corretta realizzazione delle posizioni con l’allineamento del corpo.

Benefici del Vinyasa yoga

I benefici della pratica costante del Vinyasa yoga sono molteplici. In primo luogo aumenta la mobilità articolare e si sviluppa maggiore resistenza, anche a livello del tono muscolare si migliora notevolmente. Migliora l’agilità, l’equilibrio risulta più stabile, si corregge la postura e ci sono tanti benefici a livello dell’apparato cardiovascolare. Non ci sono posizioni troppo complicate e in una sola sessione si combinano aerobica, tonificazione, stretching, armonia e sviluppo a livello della propriocezione.

Si tratta di una sessione estremamente benefica anche dal punto di vista cognitivo in quanto in grado di liberare la mente. Si suda e si allentano le tensioni corporee e questo arreca benefici anche a livello mentale. Se unita a una buona alimentazione e una buona idratazione, la pratica dello yoga rappresenta un tipo di movimento ideale per guarire anche da problemi di circolazione o stasi a livello linfatico.
Si riducono enormemente i livelli di stress e si migliora a livello dell’energia generale. Ci si trova in un assetto consapevole, centrato. Attraverso la pratica si scopre la dinamicità, accordandosi al flusso del respiro, nella transizione da posizione a posizione. Migliora anche il livello dell’equilibrio ormonale ed endocrino, con benefici su tutto il corpo.

La pazienza verso il corpo nella pratica

Il vinyasa include anche posizioni avanzate che possono rivelarsi leggermente rischiose se il corpo non viene preparato a suo modo e se non si mira alla comprensione dei propri limiti e delle condizioni che possono essere modificate in meglio con amore e pazienza. Il corpo va ascoltato, altrimenti si rischia di pretendere troppo e forzare anche le articolazioni delicate come potrebbero essere quelle dei polsi e delle ginocchia. Particolare attenzione anche per il rachide cervicale e per la zona lombare della schiena.

Sarebbe bene scegliere pratiche adatte al proprio livello di esperienza in modo da praticare con consapevolezza e seguendo i giusti allineamenti. Bisogna considerare il vissuto, il lavoro quotidiano e i gesti che si fanno tutti i giorni. Va detto che il lavoro che si fa con questa pratica va bene per tutti coloro che vogliono entrare in contatto con se stessi/e e non solo a livello fisico.

Blocchi e cinghie di solito vengono usati per eseguire le posizioni nel modo giusto e ci permettono di raggiungere piano piano le posizioni. Non si dovrebbe avere fretta e non si dovrebbe praticare con uno scopo rigido, ma si dovrebbe vivere con la consapevolezza che non possiamo tenere tutto sotto controllo senza sentire emozioni, ma possiamo fluire ascoltando debolezze, conflitti e senza imporre nulla al corpo fisico.