Tensione muscolare: sintomi, cause e cosa fare per alleviarla

Cosa si intende per tensione muscolare e come riconoscere i sintomi, le cause e imparare a gestirla e alleviarla

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Elisa Cappelli

Esperta di fitness

Laureata in Filosofia e Master in Giornalismo Internazionale LUISS. Trainer certificata CONI e FIF (Mat base e avanzato). Studia Anatomy in Motion (Gary Ward) e Qi gong.

Sintomi

Le articolazioni sono rigide, la spossatezza sta sempre dietro l’angolo, si ha come un senso di stizza e nervosismo generalizzato e si dorme male e poco. Questi sono alcuni dei sintomi della tensione muscolare che colpisce una determinata zona del corpo o molteplici simultaneamente. A volte si accusa anche grande mal di testa, senso di vertigine, nausea, sensazione di sbandamenti, confusione mentale. L’insieme di tutti questi disturbi porta a uno stato di ansia generale che non migliora la condizione e fa tendere ulteriormente la zona interessata e tutti gli altri distretti muscolari.

Il dolore di solito cambia a seconda delle posizioni assunte e ha un’intensità variabile che aumenta se si cerca di muovere il muscolo interessato o i gruppi muscolari interessati. Se la contrattura riguarda muscoli abbastanza superficiali, è caratteristico anche un leggero gonfiore nell’area cutanea corrispondente alle zone di massima contrazione. Si possono verificare crampi alle gambe o ai piedi. In generale i muscoli sono meno elastici e si verifica un’ipertonia muscolare che non aiuta nel movimento.

Cause

La tensione potrebbe dipendere da un atteggiamento posturale errato ripetuto nel tempo che porta a usare in modo sbilanciato le catene muscolari. Molte tensioni localizzate a livello della bocca e determinate dall’efficacia dell’occlusione vanno a interessare tutto il corpo scendendo fino a un vero e proprio “effetto a cascata” che finisce per interessare anche l’appoggio podalico e tutta la gestione del peso.

Tra le altre cause di tensione muscolare ci sono anche il carico di allenamento eccessivo rispetto a quel che il corpo riesce a reggere o cui viene abituato, situazioni croniche di disidratazione o perdita di sali minerali, carenza di vitamine, problemi legati all’apparato cardiovascolare, mancanza di adeguato esercizio fisico. Molto spesso la tensione a carico dei distretti muscolari ha origine psicosomatiche e non va sottovalutato il fattore emotivo.

3 consigli per alleviarla

Vediamo insieme 3 consigli per andare a ridurre sensibilmente lo stress e imparare a gestirlo in modo da non creare continuamente tensione muscolare.

Individuare le fonti di stress

A volte alcune amicizie o alcune relazioni sul lavoro o all’interno della famiglia ci generano uno stress che nemmeno immaginiamo. Riconoscere questo aspetto diventa fondamentale. La soluzione sta nell’arginare tutte quelle persone che anche involontariamente o del tutto consapevolmente ci generano ansia, che buttano su di noi aspettative e carichi. Bisogna cercare di avere vicino persone che ci alleggeriscono e che accolgono con gioia la vita e le cose che accadono.

Il lamento abbassa l’energia e crea molto stress. Questo non significa additare o colpevolizzare, ma rendersi realisticamente conto di che tipo di energie abbiamo bisogno per continuare a scorrere fluidamente. In questo un percorso psicologico aiuta molto e ci permette di osservare le situazioni da fuori e dall’alto, di avere una visione estesa ed efficace. Un terapeuta o una terapeuta possono aiutarci molto ad avere una visione d’insieme che ci fa accorgere di quali carichi stiamo portando. In questo senso sono molto utili anche le costellazioni familiari.

Respirazione completa e consapevole

La respirazione ci tiene in vita e dalla stessa dipende anche un aspetto qualitativo dell’esistenza stessa. Spesso diamo questo atto vitale per scontato e non ci accorgiamo di quanto mantenere una respirazione diaframmatica lunga e profonda, spingendo l’addome in fuori e contraendolo in fase espiratoria e portando poi questo processo fino al torace, possa cambiarci la vita, anche in termini di autocoscienza. A volte il movimento sternale creato dal respiro resta molto “timido” e allenare il corpo a percepire anche nella sua parte alta diventa un buon modo per gestire le emozioni.

Accanto a questa aria di cui ci nutriamo mettiamo anche gli alimenti; sarebbe meglio evitare gli alcolici e i dolciumi, preferendo invece alimenti antiossidanti ricchi di vitamine e minerali. Ottima idea abbinare anche con massaggi decontratturanti finalizzati al rilassamento muscolare.

Bilanciamento tra piacere e dovere

Per risolvere il problema della tensione continua a livello muscolare spesso si deve andare a vedere come percepiamo il nostro corpo nello spazio e cosa sentiamo che possiamo fare per imparare a lasciar andare tante condizioni di ansia. Se abbiamo una percezione alterata di come stiamo conducendo la nostra esistenza, di come arricchiamo o impoveriamo i nostri pensieri, le azioni, i giorni, ecco che questo ricade del tutto sul corpo fisico. Quando si vive una condizione di allerta costante, la spossatezza rimane sempre dietro l’angolo, accompagnata da un senso di disagio che genera tensione.

La vita che viviamo corrisponde a una continua espansione e non andrebbe affrontata sempre con un senso di contrazione controproducente. Occorre alternare i momenti di duro lavoro a quelli di meritato piacere, diventando come dei maghi e delle maghe in questa arte alchemica del prendersi cura della propria persona. Inutile sfinirsi e fare turni oppure orari sfiancanti per arrivare ad avere il denaro o gli obiettivi che si vogliono. L’energia va consumata sapientemente. Dosata, rispettata, onorata e messa a seme.