Mate o Yerba mate: proprietà, a cosa serve e controindicazioni

Il mate è una bevanda consumata tradizionalmente in Sudamerica per la sua azione tonica e stimolante

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Cos’è e come si consuma

Il mate, matè o yerba mate è rappresentato dalle foglie di Ilex paraguanensis, albero della famiglia delle Aquifoliaceae. Si tratta di una pianta originaria del Sudamerica, dove cresce spontaneamente in alcune regioni e dove è anche diffusamente coltivato, soprattutto in Argentina, Paraguay, Uruguay e Brasile. L’albero da cui si ricava la yerba mate può raggiungere un’altezza di venti metri e presenta foglie ovali, intere e alternate, a margine dentato. I fiori sono bianchi, raccolti all’ascella delle foglie, mentre i frutti sono drupe nero-violetto e contengono quattro semi.

Del mate si utilizzano le foglie raccolte dai rami giovani tostate ed essiccate, che presentano un contenuto rilevante di caffeina. Con le foglie di mate si ricava un infuso noto anche come tè dei Gesuiti, poiché le prime coltivazioni risalgono ai Gesuiti. Nei Paesi d’origine, con le foglie di mate si prepara ancora oggi un infuso stimolante e nervino, una bevanda tradizionale ampiamente consumata dalla popolazione.

La realizzazione dell’infuso di yerba mate segue una sorta di rituale e il consumo è un momento conviviale e prevede l’utilizzo di un recipiente tondeggiante ricavato da una zucca svuotata ed essiccata, spesso decorata esternamente o ricoperta in pelle o con zoccoli di animali e poggiata su un supporto. La zucca, da cui deriva probabilmente il nome mate, viene riempita con le foglie di yerba essiccate e spezzettate, coperte con acqua bollente e lasciate in infusione. Il tè di mate viene poi bevuto attraverso una cannuccia d’argento o bambù o, più spesso, lo si sorseggia grazie a un bombilla. La bombilla è una speciale cannuccia che presenta all’estremità un rigonfiamento bucherellato per filtrare la yerba mate. La zucca viene più volte riempita con acqua calda e passata tra gli invitati che si ritrovano a sorseggiare il mate insieme.

In Sudamerica il mate è molto diffuso e consumato dalla maggior parte della popolazione anche durante il corso della giornata portando con sé tutto l’occorrente per poterlo sorseggiare fuori casa: acqua bollente in un thermos, yerba mate, zucca e bombilla. Da noi la yerba mate è reperibile in erboristeria e nei negozi che trattano alimenti naturali e prodotti etnici, oppure online.

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Proprietà e a cosa serve

Le foglie di mate essiccate contengono numerosi componenti attivi tra cui composti fenolici (acido caffeico e acido clorogenico), caffeina, teobromina, flavonoidi, tannini, saponine. La yerba mate presenta inoltre un buon contenuto di ferro, calcio e fosforo, vitamina C, vitamina B1 e vitamina B2.

L’aroma caratteristico dell’infuso di mate è dato da un miscuglio di oltre 250 sostanze che oltre a conferire sapore, donano alla yerba mate svariate proprietà. Al mate sono infatti attribuite proprietà:

  • stimolanti;
  • antiossidanti;
  • antinfiammatorie;
  • dimagranti;
  • digestive;
  • lassative;
  • diuretiche;
  • antimicrobiche;
  • ipocolesterolemizzanti.

Sebbene il mate sia considerato un medicinale tradizionale per il trattamento di debolezza e affaticamento e per stimolare la diuresi, la presenza di caffeina e acido clorogenico conferisce a questa droga altre proprietà, simili a quelle del caffè verde. Oltre all’azione stimolante, infatti, il mate presenta anche attività positive sul metabolismo dei lipidi e la sua assunzione può dunque favorire la perdita di peso e la riduzione di massa grassa, di colesterolo e di trigliceridi ematici.

Il consumo di yerba mate può inoltre ridurre i processi infiammatori e i danni provocati dall’azione dei radicali liberi e aumentare il colesterolo HDL – noto come “colesterolo buono” – oltre a diminuire i livelli di ridurre il “colesterolo cattivo” o LDL. Gli infusi di mate possono dunque ridurre il rischio di sviluppare patologie croniche tra cui malattie cardiovascolari.

Controindicazioni, effetti collaterali e interazioni

L’assunzione di infusi preparati con il mate può provocare ansia, agitazione, palpitazioni, nervosismo, insonnia, sintomi simili all’abuso di caffè e di altri prodotti contenenti caffeina. I sintomi potrebbero verificarsi soprattutto se oltre al mate si consumano altre droghe caratterizzate dalla presenza di caffeina.

Il consumo di mate è inoltre sconsigliato in diverse situazioni. Innanzitutto chi presenta ipersensibilità verso uno o più componenti della droga, non dovrebbe bere yerba mate. L’uso di mate è poi controindicato in gravidanza e durante l’allattamento, nei bambini, nelle persone che soffrono di ansia e insonnia, di problemi legati al funzionamento della tiroide e anche in caso di disturbi che interessano l’apparato gastrointestinale.

Inoltre il mate, come tutte le droghe che contengono caffeina o altre molecole della famiglia delle metilxntine, interagiscono con numerosi farmaci portando ad aumentare o diminuire la biodisponibilità – e di conseguenza l’effetto – delle terapie. Il mate può ad esempio interferire con contraccettivi orali, inibitori delle MAO, antiaritmici, aspirina, terapie al litio, benzodiazepine. In generale, se si seguono terapie o si assumono farmaci. è bene informare sempre il medico, il farmacista o l’erborista prima di ricorrere a integratori o rimedi naturali.

Infine, il consumo prolungato di infusi di mate possono dare dipendenza al pari del caffè.

 

Fonte: Wiley