Dieta lampo: come perdere peso velocemente

Con la dieta lampo si possono perdere anche 5 kg in una settimana. Scopri come funziona questo regime alimentare e quali sono le possibili controindicazioni.

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Antonella Lobraico

Editor specializzata in Salute & Benessere

Specializzata nella comunicazione online, ha collaborato con testate giornalistiche, uffici stampa, redazioni tv, case editrici e agenzie web in progetti su Salute e Benessere.

L’ago della bilancia segna qualche chilo in più rispetto al peso forma? Può capitare, soprattutto a seguito di periodi di sedentarietà, inattività fisica, o se ci si è lasciati tentare da qualche alimento un po’ più goloso (e anche calorico). D’altronde, gli scaffali dei supermercati sono colmi di leccornie che soddisfano i piaceri del palato, ma a lungo andare possono causare proprio l’accumulo di chili in eccesso.

Per ritrovare la forma fisica, è bene rivedere la propria alimentazione – e in generale lo stile di vita condotto – andando a modificare e migliorare dove necessario. Infatti, seguire un regime alimentare bilanciato (che comprenda tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno) sotto la supervisione di uno specialista, produce buoni risultati che perdurano nel tempo. A patto però di essere costanti.

Ci sono poi regimi alimentari, come la dieta lampo, che favoriscono una perdita di peso in breve tempo. Nello specifico, la dieta lampo prevede un’assunzione calorica nettamente inferiore rispetto al fabbisogno giornaliero. Se da una parte si possono perdere fino a 5 kg in una settimana, dall’altra bisogna tenere conto dei possibili svantaggi di questa dieta.

Che cos’è quindi la dieta lampo e in cosa consiste? Ne abbiamo parlato con la Dottoressa Laura Giori, Biologa Nutrizionista.

Cos’è

«Con l’espressione dieta lampo si fa riferimento ad un regime alimentare ipocalorico che ha come fine il dimagrimento molto rapido e relativamente consistente. Si perdono 2-5 kg in un tempo che va dai 3 ai 7 giorni. Questo tipo di dieta si può classificare in due tipologie:

  • proposta alimentare giornaliera del “monoalimento” quindi basata su un singolo alimento/categoria alimentare;
  • una dieta varia», spiega la dottoressa.

Oltre alla dieta lampo, ci sono altri regimi alimentari ipocalorici che si basano su un’assunzione calorica più bassa rispetto a quella prevista giornalmente. La dieta mediterranea o anche la dieta mima digiuno ad esempio, rientrano tra queste. Sono diverse tra loro, per questo è bene chiedere il parere di un professionista prima di intraprenderne una.

Cosa prevede

«La struttura generale di questa dieta, a grandi linee, prevede:

  • l’assunzione, in uno o più momenti della giornata, di un alimento base o di un suo derivato;
  • una piccola quota di carboidrati a pranzo;
  • una modesta quantità di proteine a cena;
  • pochissimi grassi.

Esistono poi varie sfumature come l’esclusione totale dei carboidrati oppure l’assunzione in alcuni giorni di solo alimenti liquidi. Ovviamente, ogni dieta deve essere pensata e quindi proposta, tenendo conto delle condizioni di salute del soggetto e dell’attività fisica svolta», precisa la dottoressa Giori.

Esempio di menu

La dieta lampo prevede il consumo di un unico alimento o di un suo derivato, oppure un’alimentazione varia.

Proprio perché molto sbilanciata (soprattutto nel primo caso) e perché ha un apporto calorico basso, questa dieta deve essere seguita solo per alcuni giorni. In entrambi i casi, i condimenti (soprattutto sale e olio, ma anche zucchero) sono ridotti al minimo o assenti. È importante però bere almeno due litri di acqua al giorno. Per dare maggiore sapore alle pietanze, si possono utilizzare le spezie.

Monoalimento

LUNEDÌ: yogurt magro al naturale con cereali integrali a colazione, insalata di riso integrale con tonno e pomodori a pranzo, yogurt magro e una macedonia di frutta a cena.

MARTEDÌ: tè verde e 2 pere a colazione, verdure miste bollite o cotte al vapore per pranzo, minestrone e verdure bollite per cena.

MERCOLEDÌ: patate bollite con yogurt magro a colazione, patate al cartoccio con pomodorini e funghi a pranzo, minestrone con patate a cena.

GIOVEDÌ: gallette di riso e caffè a colazione, vellutata di verdure con gallette di riso, riso integrale con lenticchie e verdure.

VENERDÌ: spremuta d’arancia o centrifugato a colazione, frutta fresca a pranzo, frutta più corposa (ad esempio cocco o avocado) a cena.

SABATO: banana matura con yogurt magro e fiocchi d’avena a colazione, riso integrale con verdure miste a pranzo, nasello al vapore con verdure grigliate a cena.

DOMENICA: tè verde, 1 frutto e biscotti secchi a colazione, insalata con pere, noci e formaggio accompagnata da una fetta di pane integrale a pranzo, tacchino al limone, verdure lessate e una fetta di pane integrale a cena.

Dieta varia

COLAZIONE: uno yogurt bianco con cereali, un frutto, una tazzina di caffè.

SPUNTINO: frutta fresca di stagione.

PRANZO: insalata con tonno o petto di pollo, verdure, una fetta di pane integrale.

SPUNTINO: tisana depurante o tè.

CENA: trancio di pesce spada ai ferri e verdure grigliate.

Quanti kg si possono perdere in una settimana

«Premettendo che il modo corretto e salutare per perder peso si valuta con una dieta bilanciata su un mese, con il regime alimentare della dieta lampo si ipotizza di perdere 5 kg/settimana. Generalmente i kg persi variano dalla persona e dal suo stile di vita (esempio attività fisica)».

Come si fa a dimagrire velocemente

«Si forniscono minori calorie giornaliere rispetto a quelle di cui il nostro corpo necessita per svolgere le sue varie funzioni. Ovviamente, affiancando alla dieta anche l’attività fisica, la perdita di peso sarà ulteriormente maggiore in un minor tempo».

L’età, l’attività fisica svolta (e l’intensità), le condizioni di salute, sono tutti fattori che influenzano il fabbisogno energetico di ciascuno di noi. Ecco perché è così importante capire quale può essere il regime alimentare più idoneo.

Possibili controindicazioni

«Questo tipo di dieta ha tra le possibili controindicazioni:

  • uno squilibrio dei macronutrienti fondamentali;
  • il rischio di malnutrizione per carenze di micronutrienti importanti (vitamine e minerali);
  • la poca attenzione alla giusta quota di fibra.

In questo modo si potrebbe incorrere in debolezza, spossatezza, astenia, riduzione delle funzioni psico-fisiche, peggioramento delle prestazioni sportive, alterazione della flora batterica intestinale, tendenza a pressione bassa, glicemia bassa, anemia, crampi muscolari.

Si rischia anche il cosiddetto effetto yo-yo, ovvero una perdita veloce di peso (principalmente liquidi e massa muscolare), abbinata ad un altrettanto recupero tempestivo dei chili persi appena si ritorna alla solita alimentazione.

Questo tipo di dieta è inoltre sconsigliato in presenza di determinate patologie, in donne in gravidanza o allattamento, ad adolescenti ed anziani.

Piuttosto che diete drastiche dell’ultimo minuto consiglio di optare per un percorso di educazione alimentare e procedere con una perdita di peso in modo graduale e costante. Prima di intraprendere questo regime alimentare è sempre bene non affidarsi al “fai da te”, ma rivolgersi ad un professionista», conclude l’esperta.

Concludendo, possiamo dire che la dieta lampo, come indica il termine stesso, è un regime alimentare che permette di perdere diversi chili in pochi giorni. Di contro però, ci sono diversi svantaggi (come l’effetto yo-yo) che è bene considerare.