Siliconi nei cosmetici: perché si usano e come evitarli

I siliconi nei cosmetici hanno una cattiva reputazione ma vengono comunque usati nei cosmetici. Ecco perché e come si possono evitare?

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Perché si usano

I siliconi sono sostanze chimiche molto usati nei cosmetici, dalle creme ai prodotti per capelli, fino a rossetti e creme solari. I siliconi sono costituiti da atomi di silicio, oltre a  carbonio, ossigeno e idrogeno e, poiché si tratta di sostanze di sintesi, non hanno una buona reputazione: sono infatti accusati di essere dannosi per la salute e soprattutto per l’ambiente, senza avere azione benefica per pelle e capelli. Allora come mai sono così diffusi nei prodotti che usiamo ogni giorno? Il largo uso dei siliconi nei cosmetici è dovuto alla capacità di questi ingredienti di migliorare la performance di trucchi e non solo. Grazie all’aggiunta di siliconi i rossetti e i mascara migliorano la loro tenuta su labbra e ciglia, mentre i fondotinta risultano semplici da stendere e più coprenti e opacizzanti. Negli shampoo, nei balsami e in altri prodotti per capelli, i siliconi servono a creare una sorta di barriera sul capello rendendolo più lucido e donandogli un aspetto sano: i capelli sembrano più forti e resistenti. Infine, nelle creme per il viso, i siliconi migliorano la texture del prodotto rendendo la crema “setosa” e consentono di ottenere un effetto levigante sulla pelle. Si tratta di un effetto che svanisce non appena la crema viene rimossa o anche prima, poiché i siliconi non hanno un’azione antirughe o tonificante. Al contrario, questi ingredienti sono da tempo sotto i riflettori per le varie preoccupazioni legate al loro utilizzo.

Possibili rischi

I siliconi non godono di una buona reputazione e da diverso tempo sono accusati di potenziali rischi per la salute e per l’ambiente. Per quanto riguarda la sicurezza, esistono alcuni sospetti sull’uso di questi ingredienti. Sembra infatti che i siliconi, creando una sorta di film impermeabile sulla pelle, impediscano all’epidermide i suoi normali scambi verso l’ambiente esterno. Ostacolando l’attività cutanea la pelle sarebbe più soggetta a disidratazione, irritazioni, arrossamenti e brufoli. Applicati sui capelli e sul cuoio capelluto, invece, favorirebbero la produzione di sebo e la comparsa di forfora. I sostenitori dell’utilizzo dei siliconi negano questi possibili rischi, sollevandoli dall’accusa di interferire con le funzioni della pelle.

Allo stesso modo, i pericoli ambientali non sono del tutto chiari. Di certo, quando si utilizzano shampoo e balsamo contenenti siliconi o quando si rimuove il make up, parte di queste sostanze finiscono nello scarico e dalle acque reflue raggiungono il terreno e i corsi d’acqua. Poiché scarsamente biodegradabili, i siliconi rimangono nell’ambiente molto a lungo e potrebbero accumularsi nelle piante, nei pesci, negli animali inquinando e danneggiando gli ecosistemi ed entrando nella catena alimentare. I dati sui rischi ambientali dei siliconi sono scarsi ed è difficile giungere a conclusioni certe, ma i dubbi sulla sicurezza dei siliconi esistono e, sulla base di questo, molte persone preferiscono evitarli.

Come evitarli

Oggi l’attenzione verso l’ambiente è sicuramente aumentata rispetto al passato e molte aziende cosmetiche offrono prodotti privi di siliconi. In genere i cosmetici senza siliconi vengono presentati come eco-bio o green e contengono principalmente oli e burri vegetali come l’olio di oliva, di argan, di avocado o il burro di karitè, di cacao o di mango. Questi ingredienti naturali sono composti da acidi grassi presenti anche sulla nostra pelle, dunque risultano affini all’epidermide. Sebbene non offrano le stesse performance dei siliconi vengono preferiti per la loro azione emolliente, lenitiva e riparatrice, in grado di migliorare l’aspetto della pelle perché curativi.

Oltre agli oli e ai burri esistono anche estratti vegetali ottenuti da alcune specie di alghe rosse che possono essere usati per creare “siliconi vegetali” cioè ingredienti che possono sostituire i siliconi tradizionali migliorando la texture del cosmetico, donando un effetto filmogeno, riparatore, protettivo, idratante e condizionante per i capelli.

Se si vogliono evitare i siliconi nei cosmetici si possono acquistare prodotti che ne sono privi, ma per essere certi di non essere vittime del greenwashing occorre leggere con attenzione le etichette: i siliconi possono essere riconosciuti grazie ad alcune desinenze tra cui “-xane e “-cone”, come nel caso di Dimethicone, Disiloxane e Cyclopentasiloxane. Quando si trovano siliconi in un cosmetico si può valutare la quantità presente a seconda che il suo nome sia in cima o in fondo nell’elenco INCI. Anche se non è possibile risalire alla percentuale esatta, gli ingredienti contenuti in quantità elevate si trovano all’inizio della lista degli ingredienti mentre se il loro nome compare in fondo all’elenco, la quantità usata nel cosmetico è davvero piccola.