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Cos’è
La dieta vegetariana presenta molti vantaggi per la salute, ma non soddisfa i desideri e le esigenze di tutti. La soluzione è la Flexitarian diet, chiamata anche “dieta flessibile”: un regime alimentare che, mettendo al centro i vegetali, offre tutti i benefici di uno stile di vita vegetariano senza eliminare del tutto le proteine animali. Un metodo estremamente salutare quindi che, non a caso, nel 2023 ha raggiunto il podio (3° posto dopo la dieta Mediterranea e quella DASH) nella classifica delle migliori diete stilata ogni anno dal prestigioso U.S. News & World Report e che potrebbe rappresentare la soluzione per nutrire in modo sostenibile i 10 miliardi di persone che popoleranno la Terra nel 2050 senza danneggiare o sfruttare in modo eccessivo il pianeta. A dirlo è uno studio pubblicato sulla rivista Nature, che traccia le linee guida per evitare di superare i limiti ambientali legati al cambiamento climatico, all’uso dei terreni agricoli e dell’acqua dolce, nonché all’inquinamento degli ecosistemi attraverso i fertilizzanti.
Tra gli esperti che in Italia la consigliano c’è anche la dott.ssa Lucia Bacciottini, autrice – insieme a Marta Colombo Traxler -del libro Flexitarian Diet. La dieta flessibile (Giunti Demetra).
Cosa si mangia
La Flexitarian prevede un elevato consumo di verdura e frutta di stagione (40% del fabbisogno), oltre a cereali integrali (20%), legumi (15%), semi oleosi (5%), uova e latticini (10%), con un 10% di “spazio flexi”, riservato a carne e pesce. E c’è posto anche per i comfort food, importantissimi per la “nutrizione emozionale”.
Nei diversi piani alimentari proposti, non si considerano soltanto gli apporti calorici dei pasti o la distribuzione dei macro e dei micronutrienti, ma anche il giusto apporto di sostanze bioattive contenute negli alimenti. Sostanze che non servono a produrre calorie, ai fini del movimento o della termoregolazione, e nemmeno a creare strutture biologiche come cellule e tessuti, ma che sono in grado di regolare numerose attività biologiche e importanti funzioni dell’organismo, come l’attività antiossidante e quella antinfiammatoria, la stimolazione del sistema immunitario, la modulazione del metabolismo ormonale, l’attività anti-batterica e antivirale ecc.
Gli alimenti che contengono queste speciali sostanze bioattive – dette anche nutraceutici perché svolgono una funzione benefica per la salute, come una sorta di farmaco naturale – sono detti funzionali.
I vantaggi
Seguire la dieta flessibile è facile e comodo per chi è abituato a una dieta onnivora: non esclude alimenti e non è una dieta preimpostata con un menù fisso, ma uno stile alimentare che consente anche di perdere peso senza privazioni.
Una sorta di versione moderna della dieta mediterranea: non una dieta temporanea, ma un vero e proprio stile alimentare, equilibrato e adatto a tutti, per preservare il benessere senza rinunciare ai piaceri della tavola.
“Occorre ripensare alla nostra alimentazione e sviluppare una nuova consapevolezza per scegliere il migliore regime alimentare che ci garantisca il benessere psicofisico tenendo conto dei rinnovati e variegati stili di vita contemporanei. Dobbiamo guardare al cibo con occhi diversi, con un approccio che sappia integrare scienza della nutrizione (pura biochimica), arti culinarie (cultura e tradizioni gastronomiche) ed ecologia (attraverso il controllo delle filiere di produzione)”, spiega la dott.ssa Bacciottini.
Inoltre può essere adattata secondo le proprie esigenze: chi lavora o studia in casa, chi ha orari irregolari o turni notturni, chi è sempre in viaggio o chi deve gestire una famiglia può impostare un proprio piano alimentare, racconta la nutrizionista nel libro.
Per questo, non mancano deliziose ricette. Zuppe e minestre, fantasiose insalate, polpette e hamburger vegetali, dessert e sfiziosi smoothies e centrifugati… Insomma, un gustoso mondo pieno di salute!