Un Medico in Famiglia di nuovo in tv? Lino Banfi fa chiarezza

"Un Medico in Famiglia" tornerà di nuovo in tv? Lino Banfi svela cosa accadrà alla fiction

Un Medico in Famiglia tornerà di nuovo in tv? La fiction con Lino Banfi e Giulio Scarpati resta una delle più amate di sempre. Generazioni di telespettatori si sono emozionati e hanno sognato con la famiglia Martini, fra amori, intrighi e problemi di tutti i giorni.

La fiction Rai ha lanciato la carriera di Scarpati, nei panni di Lele Martini, ma anche di Claudia Pandolfi, e ha reso Lino Banfi il “nonno di tutta Italia” grazie alla sua interpretazione di Libero. I fan dello show non hanno mai nascosto il desiderio di vedere in tv l’undicesima stagione di Un Medico in Famiglia soprattutto ora che, in vista dell’estate, si inizia a pensare al palinsesto autunnale.

Intervistato dal settimanale DiPiù, Lino Banfi, alias nonno Libero, ha spiegato che gli attori sarebbero disposti a tornare sul set, ma che, almeno per ora, non ci sarà un ritorno della fiction. “Piacerebbe a tutti noi attori che ne abbiamo fatto parte tornare su quel set – ha detto -. Siamo sempre rimasti in contatto, ci sentiamo spesso, ma abbiamo capito che Un medico in famiglia non si farà più. Peccato, perché così i telespettatori si perdono una serie bella”.

Sono tanti gli attori che hanno conquistato il pubblico di Rai Uno e che, dopo la fine di Un Medico in Famiglia, hanno cambiato vita. Michael Cadeddu, che vestiva i panni di Ciccio Martini, è diventato un fantino molto stimato all’estero, mentre Margot Sikabonyi ha lasciato la recitazione per dedicarsi alla passione per lo yoga.

“Ho convissuto con Maria per la maggior parte della mia esistenza – aveva raccontato qualche tempo fa all’Huffington Post  -: l’ho interpretata dai 15 ai 33 anni. All’inizio c’era molta voglia di esserle amica, ma all’improvviso lei ha iniziato ad essere più ‘forte’ di me: le persone non riuscivano a distinguere tra persona e personaggio mentre io, adolescente, andavo alla ricerca della mia identità. Così era iniziato un periodo di rifiuto in cui ho finto che lei non esistesse. Quando mi fermavano in strada dicendo ‘Ciao, Maria’, la mia risposta era: ‘No, non sono io’. Poi, man mano, le cose sono cambiate: oggi sono estremamente grata a Maria, consapevole di tutto quello che mi ha donato”.