“Maria De Filippi mi preoccupa”: parla il migliore amico di Maurizio Costanzo

L'avvocato nonché migliore amico di Maurizio Costanzo, Giorgio Assumma, ha espresso la sua preoccupazione in merito alle condizioni di Maria De Filippi

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Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

Giornalista ed evocatrice di parole: appassionata di lifestyle, tv e attualità. Inguaribile curiosa, osserva il mondo. Spesso sorseggiando un calice di vino.

Come si può superare la morte della persona amata, dopo una vita trascorsa insieme? È quel che ci siamo chieste in molte. La notizia della scomparsa di Maurizio Costanzo, giornalista e conduttore che ha cambiato la storia della televisione, ci ha segnato profondamente. Inevitabile pensare alla tristezza e al turbamento di Maria De Filippi, con la quale era sposato da quasi trent’anni, quel senso di vuoto che da stoica donna quale è cerca in ogni modo di nascondere. Chi la conosce bene non può far altro che avvertire una grande preoccupazione per le sue condizioni, proprio come ha spiegato l’avvocato e migliore amico del compianto giornalista.

Come sta Maria De Filippi dopo la morte di Costanzo

Maurizio Costanzo è scomparso lo scorso 24 febbraio, lasciando un grande vuoto in tutti noi. Da telespettatori del resto era inevitabile avvertire la perdita di un uomo come lui, un giornalista che con il suo modo di fare e le sue idee ha portato una ventata di cambiamento nel mondo della televisione italiana. Non possiamo dimenticare il caro Maurizio, così come sarà impossibile farlo per la moglie che ha amato più di ogni altra donna, la conduttrice Maria De Filippi.

Vien quasi spontaneo chiamarli per nome, come se fossero parte delle nostre famiglie. E per la stessa ragione tutti, dai volti noti dello spettacolo fino alla gente comune, hanno da subito manifestato una profonda vicinanza a Maria nel momento più difficile che abbia mai attraversato. Programmi come Uomini e Donne e Amici, che da anni fanno parte della quotidianità di molti telespettatori, si sono fermati per qualche giorno in segno di lutto e di rispetto, salvo riprendere dopo una settimana, ma la conduttrice si è chiusa nel suo silenzio spezzato soltanto dalle parole di ringraziamento che ha rivolto al suo affezionato pubblico.

Soltanto chi la conosce bene sa cosa stia passando, proprio come l’avvocato nonché migliore amico di Maurizio Costanzo, Giorgio Assumma, che in un’intervista al settimanale Nuovo ha lasciato trapelare non poca preoccupazione in merito alle condizioni della conduttrice: “Mi preoccupa – ha affermato -. Dietro l’apparente distacco nasconde un’emotività profonda, come ho capito quando l’ho vista soffrire per la perdita dei genitori. Può sempre contare sul sostegno del figlio Gabriele e sulla valvola di sfogo del lavoro, ma avrà bisogno di tanto amore da parte di noi amici per colmare, nei limiti del possibile, il vuoto che sente“.

Chi è Giorgio Assumma, avvocato e migliore amico di Maurizio Costanzo

Giorgio Assumma non è una persona qualunque. È stato per una vita l’avvocato che curava le questioni legali e burocratiche di Costanzo e nel tempo questa vicinanza si è trasformata in un’amicizia solida e profonda.

Erano amici ed è stato vicino al giornalista negli anni migliori come negli ultimi giorni, quelli trascorsi in ospedale fino all’improvviso peggioramento. Ha cercato di esser da sostegno per i figli di Costanzo – Gabriele, Saverio e Camilla – e per la moglie, Maria De Filippi, in un momento di grande dolore. Era presente ai funerali, dove la stessa conduttrice non è riuscita a trattenere le lacrime dopo giorni in cui aveva mantenuto il suo impeccabile e stoico atteggiamento. L’immagine di una donna che cerca di farsi forza, che vuole celare il suo dolore come per non essere di peso agli altri.

Assumma è stato anche il “Cupido” che ha fatto incontrare Maria e Maurizio quando ancora non si conoscevano e mai avrebbero immaginato di diventare una delle coppie più unite e amate di sempre. Lo aveva raccontato qualche tempo fa in un’intervista al Corriere della Sera, raccontando di lei come una “brillante laureata in legge” e di lui che “manco la guardò, quasi seccato”, tenendola a distanza per evitare “paparazzate”. Quell’incontro fu decisivo, l’inizio di una collaborazione professionale prima e di un grande amore, durato tre decenni.