La scomparsa di Eleonora Giorgi ha lasciato un vuoto nel cuore del cinema italiano e del pubblico che l’ha amata per la sua travolgente energia e il suo spirito ironico e luminoso. L’attrice, morta a 71 anni a causa di un tumore al pancreas, aveva già stabilito ogni dettaglio del suo ultimo saluto.
Eleonora Giorgi, le disposizioni sul funerale
Eleonora Giorgi non ha mai smesso di affrontare la vita con una consapevolezza lucida e un’ironia disarmante, neanche di fronte alla malattia. Nell’ultimo anno, in un’intervista, aveva parlato apertamente del suo funerale, lasciando precise indicazioni: “Mi piacerebbe A Whiter Shade of Pale e Wish You Were Here. Voglio una in entrata e l’altra in uscita”.
La musica, per lei, doveva essere protagonista del momento di commiato, un dettaglio che racconta la sua anima sensibile e la sua passione per il rock classico. Il funerale è previsto per mercoledì 5 marzo alle ore 16 nella Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo a Roma, e sarà officiato dal Vescovo Staglianò.
L’organizzazione della cerimonia, come lei stessa aveva raccontato, è stata affidata a una cara amica: “Tesoro, il funerale me l’organizzi te. Perché voglio un servizio eccellente”. Una frase che racchiude tutto il suo carattere: ironico, diretto, elegante. Non c’era spazio per il dramma, solo per la bellezza e per il ricordo di una vita vissuta con intensità.
La famiglia e il dolore privato
Le ultime settimane di Eleonora Giorgi si sono svolte nella clinica Paideia, dove era ricoverata per la terapia del dolore. La sua famiglia – i figli Andrea Rizzoli e Paolo Ciavarro – è rimasta accanto a lei fino all’ultimo momento, e in nelle ore dopo la morte dell’attrice si è raccolta nel dolore, evitando dichiarazioni pubbliche. Davanti alla clinica, i giornalisti attendono, ma i familiari hanno scelto il silenzio, chiudendosi nell’intimità del loro lutto.
In una delle ultime interviste, rilasciata il 19 febbraio, l’attrice aveva raccontato senza filtri il percorso della malattia e la sua scelta di non accanirsi con cure invasive: “Non c’è nulla di male a dire che non riesco a fare più di dieci passi. Sto facendo la terapia del dolore, morfina e cortisone. Ho un’ampolla al collo e l’ossigeno: mi tengono in vita non perché ci sia futuro, ma perché tutto succeda il più tardi possibile”.
Eppure, fino all’ultimo istante, aveva sperato in un miracolo: “Sono alle prese con un naufragio e cerco di gestirlo. Ma in fondo spero ancora in un miracolo“.
Un’icona tra cinema e televisione
Eleonora Giorgi lascia un’eredità artistica straordinaria. Dal cinema d’autore alle commedie più amate, ha lavorato con i grandi maestri del cinema italiano: Federico Fellini, Alberto Lattuada, Carlo Verdone, Adriano Celentano.
Il suo ruolo in Borotalco le valse un David di Donatello, ma la sua carriera è stata costellata di successi, dagli esordi negli anni ‘70 fino alla televisione, dove si è fatta amare in serie come I Cesaroni e Lo Zio d’America.
Nel novembre 2023, la stessa attrice aveva rivelato la sua malattia con una forza incredibile, raccontando il percorso delle cure senza reticenze. “Voglio che ogni minuto sia denso e importante, lo passo con le persone che amo davvero. Anche all’oncologo ho detto che non voglio fare cure che mi devastano. Io non voglio arrivare che sto così male da non potermi godere il nipotino”.
Un’uscita di scena dignitosa, come aveva sempre desiderato. E ora, il suo ultimo saluto sarà proprio come lei lo aveva immaginato: senza lacrime, con la sua musica preferita e il ricordo di un’artista che ha vissuto ogni momento con intensità.