Sonia Bruganelli: “Le cose che non vi ho mai detto”

"Io non riesco a fare come quelli che aprono il telefono e postano la loro vita, come se fosse un diario. Perché il mio è un diario segreto"

Foto di Irene Vella

Irene Vella

Giornalista televisiva

Scrive da sempre, raccogli emozioni e le trasforma in storie. Ha collaborato con ogni tipo di giornale. Ha fatto l'inviata per tutte le reti nazionali. È la giornalista che sussurra alle pasticcerie e alla primavera.

La donna che ho intervistato oggi non ha bisogno di essere introdotta o descritta. I suoi sono gli occhi azzurri più luminosi e belli della tv, anche se spesso lei rimane dietro le quinte. Eppure le poche volte che qualche telecamera è riuscita a inquadrarla, ha bucato lo schermo. Difficile dimenticare il suo sguardo e il suo sorriso, lei è Sonia Bruganelli.

Io e Sonia non ci siamo mai incontrate di persona, ma siamo amiche da sette anni, momento in cui ci siamo piaciute e scelte sui social, come spesso capita alle persone affini (come dice lei) o semplicemente come succede quando la voglia di girl power e l’intelligenza si incontrano. Ho sempre desiderato raccontarla per far vedere agli atri quello che io ho sempre visto in lei: una mamma meravigliosa e presente, un’imprenditrice visionaria e una moglie innamorata. Spero di esserci riuscita.

La tua biografia su Instagram dice: “Molto madre, a volte moglie, ancora figlia, sempre sorella, altalenante amica e un po’, ma solo un po’, imprenditrice.” Tu cosa preferisci essere? E perché?
È vero la biografia dice proprio così, ma in questo periodo ho scoperto di voler essere soprattutto mamma, forse dipende anche dalle fasi della vita. Io ho due figli adolescenti e una in preadolescenza, il momento forse più complicato, perché è quello in cui escono fuori le personalità di ognuno e ritengo che per essere una buona mamma sia necessario essere presenti e attenti ai loro cambiamenti. In questa fase do la priorità all’essere madre e all’essere imprenditrice, anche perché la biografia su Instagram è stata scritta diversi anni fa e adesso la SDL, la mia società, è ben strutturata e definita, e io ci credo tanto. Forse è arrivato il momento di togliere un po’ e inserire molto imprenditrice.

Chi ti segue sa che sei un’amica molto presente e che ami circondarti di amici storici, ma si evince un carattere aperto anche alle nuove conoscenze. Ti hanno mai tradito?
Mi piace molto stare in compagnia, ho degli amici storici ma legati al mio periodo già più adulto, dai venti, venticinque anni in su.  Avevo un’amica cui ero molto legata dalla scuola elementare, però un po’ di anni fa abbiamo avuto una discussione, anzi in realtà mi sono trovata in mezzo a un rapporto a due, all’interno di una situazione tra lei e il suo compagno di allora. Gelosie, che lei tra l’altro non aveva mai avuto nei miei confronti. Sono rimasta delusa del fatto che lei potesse anche solo pensare che invece di darle una mano, come lei mi aveva chiesto, potessi assecondare una simpatia che il suo fidanzato aveva nei miei confronti (cosa per me semplicemente impossibile). Mi sono sentita tradita perché io non l’avrei mai nemmeno pensato, al contrario di lei. Da questa situazione però ho imparato e lo do come consiglio: non date mai una mano alle vostre amiche nelle questioni di cuore perché alla fine ci andate di mezzo voi. Per quanto riguarda le nuove amicizie ne ho tre molto importanti, mi piace stare in mezzo alla gente, ma non do fiducia né mi apro facilmente.

Hai tre figli meravigliosi molto legati e all’apparenza diversi tra di loro, quale pensi sia il loro miglior pregio? Se tu potessi scegliere un solo desiderio da poter realizzare per ognuno, quale sceglieresti?
Ho tre figli meravigliosi molto diversi tra loro, sia fisicamente che caratterialmente. Mi piace molto la loro capacità di adattamento alle diverse situazioni della vita. Silvia c’è stata costretta dalla nascita, ha vissuto momenti complicati sul suo corpo, sia dal punto di vista fisico, che dal punto di vista psicologico e ne sta uscendo in maniera splendida con una grande forza d’animo. Non so quale delle due cose fosse già insita in lei, la capacità di reagire agli eventi o il grande carattere, fatto sta che ha un modo di vedere e vivere la vita che mi piace molto e che le auguro di mantenere per sempre. Davide è l’uomo della mia vita, il maschio di casa, adoro la sua affettuosità, il suo essere attento alle dinamiche emotive delle persone a cui vuole bene, è simpatico da morire ed è divertente. Adele è la più piccola e più indipendente del gruppo, ha sofferto questo periodo di quarantena, perché è uno spirito molto libero, le sono mancati i suoi compagni, la scuola, quel ritrovarsi fisicamente insieme ai suoi coetanei. Ha paura di deludere gli altri, mi auguro che smussi un po’ questo lato del suo carattere che ricerca la perfezione in tutto quello che fa, che forse è anche un po’ colpa nostra perché quando era piccola le dicevamo sempre che era una bambina perfetta in tutto quello che faceva e forse inconsciamente l’abbiamo condizionata. Auguro a tutti e tre di trovare la loro strada e di essere felici nella vita e in tutte le fasi della loro esistenza, dal lavoro al rapporto di coppia.

La nascita di Silvia ti ha reso madre per la prima volta, insieme alla felicità siete stati colpiti (immagino) dalla paura per la sua salute. Due prime volte che avrebbero messo a dura prova la stabilità di chiunque, voi invece come coppia vi siete amati ancora di più e tutto l’amore che avevate dentro lo avete equamente distribuito ai vostri figli. Pensi sia questo il segreto del vostro amore e della vostra famiglia? Le dure prove cui siete stati sottoposti?
Silvia è la mia primogenita, è nata con una cardiopatia ed è stata operata, curata e corretta quando aveva solo dieci giorni di vita. È stato un percorso difficile e in salita, questa patologia le ha lasciato dei danni cerebrali che le hanno portato anche danni motori, è stato un inizio molto faticoso. Spesso la malattia o divide o unisce. So di tante situazioni in cui la coppia non sopravvive, ma non è il nostro caso. Noi abbiamo avuto la fortuna di avere oltre la famiglia che ci è stata molto vicina anche tate e persone che ci hanno aiutato, specialmente nei primi anni. La voglia e la forza di avere un altro figlio quasi subito ci ha costretti a una normalità che ci ha sicuramente aiutato e poi la nascita del fratello per Silvia è stato un grande stimolo. Non so se l’aver superato momenti difficili ci abbia aiutato a rafforzare il nostro rapporto, forse saremmo riusciti ad averlo comunque, certamente abbiamo concentrato tutte le nostre forze per dare gioia e serenità alla nostra famiglia. Quando è arrivata Adele, la terza figlia, la situazione per fortuna era già molto più serena ed è stato tutto molto facile. Dentro di me penso che il rapporto che siamo riusciti a costruire nel tempo io e Paolo ce l’avremmo avuto anche senza le difficoltà.

Ho letto in qualche intervista che all’inizio della storia con Paolo tu eri molto gelosa, lo sei ancora? Tu sei una Pesci lui un Gemelli, entrambi segni doppi, è questo il vostro segreto? Quello di essere (almeno) in quattro sotto le coperte?
Sono e rimango tendenzialmente una donna gelosa, col tempo si smussano certe caratteristiche, anche perché si cresce, si matura e probabilmente si acquista sicurezza. All’inizio della mia relazione con Paolo sono stata catapultata in un mondo che non era il mio, io studiavo all’università e mi mantenevo con i fotoromanzi per essere economicamente indipendente. All’improvviso mi sono ritrovata con persone più grandi e in un ambiente con una competitività femminile allucinante, non è stato facile. Quando abbiamo iniziato a frequentarci lui era il conduttore di Beato tra le donne ed era pure uno degli scapoli più ambiti della televisione, mettici pure che io ero critica sul mio aspetto fisico, lui era contornato da ragazze bellissime, che i primi tempi me ne hanno fatte di tutti i colori. Quindi forse la mia gelosia eccessiva aveva il suo perché. Per quanto riguarda i segni non lo so, è vero che siamo tanti, siamo personalità molto complesse, siamo segni che trovano la forza anche da un’ipotetica seconda via. Paolo è molto fantasioso, è molto paziente, io non ho pazienza, posso dirti però che col passare del tempo ci assomigliano sempre di più nel modo di vedere la vita, non so se per una forma di osmosi, quelle che erano le difficoltà iniziali che ci portavano a scontrarci si sono smussate, dandoci caratteristiche simili.

Sonia Bruganelli
Fonte: Instagram
Sonia Bruganelli

Spesso sei oggetto di haters sui social, come fai a sopportarli?
Non sei la prima che mi fa questa domanda, sinceramente non ho questa attenzione a quello che le altre persone possono pensare di me, io utilizzo i social per mostrare quello che secondo me può essere più interessante, più bello, anche sopra le righe nella mia vita. Ma non è la mia vita. La mia vita vera è la quotidianità, sono gli amici, sono i momenti in cui ho paura, momenti in cui gioisco e questi le persone non le vedono, perché non li posto, perché lavorando con i social e con il mondo della comunicazione (Sonia ha una laurea in Scienze della comunicazione. ndr) non mi sono lasciata condizionare più di tanto.  Io non riesco a fare come quelli che aprono il telefono e postano scatti o frasi sulla loro vita, come se fosse un diario, perché il mio è un diario segreto, non lo condividerei mai con gli altri. Le cose che posto sono le famose ciliegine sulla torta, a volte sono dolci, a volte un po’ più salate, ma fanno parte di una torta che appartiene soltanto a me.

Sei stata una modella per i fotoromanzi, ti sei laureata in Scienze della comunicazione, hai fondato un’agenzia nel 2005 che si occupa di casting per programmi televisivi, cinema e teatro (ed anche una delle più usate) lo vogliamo dire agli haters una volta per tutte che i soldi che spendi SONO TUOI? Sei una donna che lavora e hai tutto il diritto di spenderli come e dove vuoi (e aggiungerei il francese e che cazzo!)
Sì è vero sono stata una modella per mantenermi gli studi,  mi sono laureata in Scienze della comunicazione e dal 2005 ho un’agenzia che si occupa di casting per programmi televisivi, la SDL, che da un po’ di tempo si è ampliata con la SDL TV e come ogni startup aveva bisogno della mia presenza costante, per questo ho dovuto fare una scelta e abbandonare la linea di moda per bambini Adele Virgy che avevo creato e che richiedeva che fossi sempre in prima fila. Non potendo più seguire entrambe ho scelto quello per cui mi sentivo più preparata, la televisione. I soldi che spendo sono miei, è anche vero che ho la fortuna di poter bypassare le spese che hanno tutti, le spese per l’affitto, piuttosto che luce, gas, perché ho la fortuna di avere accanto una persona che da questo punto di vista mi dà serenità, posso permettermi delle spese che forse vivendo da sola farei ugualmente, ma con un attenzione diversa. Mi dispiace che molti commenti arrivino dalle donne. Io per natura ricerco sempre la complicità femminile e sono portata a fare gruppo con loro, mi piace dare una mano se serve, ma mi rendo che spesso non è così e che anzi il livore arrivi più spesso dal genere femminile che non è riuscito a realizzarsi nella vita e con attacchi maschilisti che davvero non fanno onore al genere cui appartengono.

10 Marzo 2020 una data che rimarrà impressa nella mente di tutti gli Italiani, tu dove eri quando siamo stati messi in quarantena? Come l’hai vissuta?
Eravamo tornati da poco da un viaggio che avevamo deciso di intraprendere molto prima che il virus piombasse nello nostre vite, eravamo stati alle Maldive per festeggiare il mio compleanno, insieme a Davide, mio figlio, e alcuni nostri amici. Abbiamo avuto la misura reale di quello che stava accadendo sull’aereo al ritorno, eravamo in otto e l’hostess ci ha spiegato quello che stava succedendo e abbiamo capito che la percezione della situazione in Italia sull’isola fosse arrivata edulcorata. Abbiamo passato una quarantena privilegiata perché nel mio palazzo abita la mia migliore amica e uno dei miei più cari amici, in più insieme a noi vivono la tata e il tato quindi abbiamo fatto gruppo e cercato di farci compagnia nei momenti difficili. Abbiamo imparato a svegliarci più tardi la mattina e a fare colazione tutti insieme, la sera a giocare a carte. Devo dire che poi con SDL TV abbiamo continuato a lavorare con i social e a fare compagnia a tante persone con le dirette che sono andate in onda quasi tutti i giorni occupandoci sia di intrattenimento che di informazione.

Chiudi gli occhi e dimmi dove ti vedi tra tre mesi
Ad agosto mi vedo in un posto di mare con la mia famiglia, con la mia mamma e mio fratello, con la mia amica Diletta, il mio amico Alessandro tutti insieme su un bel prato verde davanti al mare. E spero davvero sia così.

Ed è l’augurio che faccio a tutte noi.