Amedeo di Savoia: le mogli e i figli del Duca d’Aosta

Gli amori, le mogli e i figli di Amedeo Savoia, il Duca d'Aosta, fra avventure e passioni di una vita straordinaria

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Valentina Vanzini

Content Editor e Lifestyle Specialist

Cacciatrice di storie, esperta di lifestyle e curiosa per natura. Scrivo con e per le donne. Autrice del bestseller Mia suocera è un mostro.

Tanti amori e una lunga discendenza: Amedeo di Savoia, scomparso il 1 giugno 2021, ha vissuta un’esistenza ricca di avventure, dispute e passioni. Una storia da raccontare e una personalità affascinante tutta da scoprire.

Amedeo di Savoia, le mogli

Amedeo di Savoia sposò, come da tradizione, una principessa francese. Si trattava di Claudia d’Orléans, figlia di Enrico d’Orléans, il conte di Parigi e il pretendente al trono di Francia. I due si incontrarono per la prima volta al matrimonio dei cugini: Sofia di Grecia e Juan Carlos di Spagna. Le nozze vennero celebrate in Portogallo, a Sintra, il 22 luglio del 1964. Per l’occasione lo sposo scelse come testimoni Umberto II di Savoia e Juan Carlos I di Spagna.

L’unione però non durò a lungo. Nel 1976, dopo continui litigi e scontri, la coppia decise di lasciarsi. Un divorzio lampo avvenuto ad Haiti (Port-au-Prince) il 26 aprile 1982, mentre cinque anni dopo il matrimonio sarebbe stato dichiarato nullo dalla Sacra Rota. All’epoca i tre figli della coppia – Bianca, Aimone e Mafalda – decisero di restare con il padre nella tenuta del Borro, mentre Claudia si risposò con Arnaldo la Cagnina, un editore americano. Silvia Paternò Ventimiglia di Spedalotto fu invece la seconda moglie di Amedeo di Savoia. Figlia di Vincenzo Paternò sposò Amedeo il 30 marzo 1987 a Bagheria, Palermo.

“Lei era molto giovane e il padre, il marchese Spedalotto, era preoccupato e andò in Toscana per capire meglio questo innamoramento che poi si è rivelato un’unione meravigliosa – ha raccontato Signoretta Alliata Licata di Baucina, amica della coppia -. Silvia entrò nella famiglia Savoia con grande leggerezza, quasi in punta di piedi, e ha amato i figli di Amedeo e Claudia come fossero suoi”. Negli anni Amedeo vivrà anche una relazione con Kyara van Ellinkhuizen, da cui avrà una figlia naturale.

I figli di Amedeo di Savoia

Con i figli, come ha svelato Signoretta Alliata Licata di Baucina, ha sempre avuto un legame speciale: “Era stato educato al rispetto totale degli altri e così ha educato i suoi tre figli, Bianca Mafalda e Aimone, nella semplicità e nell’amore per la natura e per il mare, senza mai perdere di vista uno straordinario senso della rettitudine che gli faceva distinguere nettamente il bene dal male, il bianco dal nero, a differenza di una società come quella in cui viviamo che è immersa nel grigio in cui bene e male si confondono”.

Bianca, Aimone e Mafalda hanno ricevuto un’educazione militare, impartita proprio da Amedeo. “In barca, d’estate, facevamo all’improvviso abbandono nave. In pochi secondi, erano tutti nelle scialuppe con derrate di emergenza. E, a inizio stagione, li spedivo in piscina vestiti: se si casca in acqua, bisogna spogliarsi appena possibile, se no non si nuota. Mafalda, Bianca e Aimone hanno avuto per istruttore di nuoto Umberto Panerai, portiere della Nazionale di pallanuoto: aveva le reti più imbattute di Zoff”.

Oltre a Mafalda, Bianca e Aimone, Amedeo ha avuto nella sua esistenza un’altra figlia. Si tratta di Ginevra, frutto del flirt con Kyara van Ellinkhuizen, nata con la sindrome di Down. La piccola è stata riconosciuta dal principe con cui ha costruito negli anni un buon rapporto. La nascita della bambina provocò un terremoto nella famiglia di Amedeo, ma Silvia decise di restare comunque al suo fianco. “Ho sofferto molto, ho pagato duro – dirà lui tempo dopo -. Mi dispiaceva non di essere la causa di una nuova vita, ma di fornire un’altra occasione per infierire sul nome della famiglia. Silvia ha saputo starmi accanto in maniera straordinaria”.

La vita di Amedeo di Savoia

La storia di Amedeo di Savoia inizia il 27 settembre 1943, data della sua nascita, poco dopo la firma dell’armistizio. A causare la nascita furono proprio le bombe cadute su Villa Cisterna, la residenza di Aimone di Savoia e della moglie Irene. Quest’ultima partorì prematuramente l’unico figlio maschio, al riparo dai bombardamenti, in una stanza situata a piano terra. Come racconterà anni dopo il principe, alla nascita gli vennero prese le impronte digitali per paura che venisse rapito.

Poco dopo, il 26 luglio del 1944, il piccolo Amedeo, sua madre e le cugine Margherita e Maria Cristina, verranno internate in Austria, a Hirschegg, per volere di Heinrich Himmler. La liberazione del campo avverrà solo nel maggio del 1945, in seguito Amedeo vivrà per un breve periodo in Svizzera, trasferendosi poi in Italia con sua madre. Il principe conoscerà per la prima volta suo padre Aimone in questo periodo, incontrandolo a Milano. L’uomo fuggirà in Argentina dopo il referendum del 1946, morendo due anni dopo a causa di un infarto.

Amedeo e sua madre infine si stabiliranno a Fiesole, nei pressi di Firenze, dove il principe inizierà a studiare nel Collegio delle Querce. Dopo aver frequentato il Seafod College in Inghilterra, Amedeo entrerà nel Collegio Navale Morosini di Venezia, frequentando le lezioni dell’Accademia Navale di Livorno. Terminati gli studi verrà imbarcato come ufficiale della Marina Militare per effettuare delle esercitazioni nel Mediterraneo e nell’Atlantico.

Con Umberto II costretto a restare in esilio sino alla morte, Amedeo prenderà spesso il suo posto per rappresentare la famiglia dei Savoia in Italia. “Non ho parlato sino alla fine della guerra – ha spiegato Amedeo, parlando della sua infanzia -. Poi, quando ci siamo rifugiati alla corte belga, ho iniziato di colpo a parlare fluentemente francese, quindi italiano… Per il resto, sono stato mirabilmente allevato da una donna che mi ha dato tutto l’affetto di una madre e la severità di un padre. A nove anni, mi ha messo in collegio in Inghilterra, che non era una punizione, ma un punto di arrivo. Impari l’appartenenza a qualcosa: è una sfida positiva, porti la giacca di quel collegio, sei in una squadra di cricket. In Italia, ho fatto il servizio militare anche se potevo essere esonerato, unico figlio di madre vedova. Ho votato, grazie al pronunciamento di un pretore perché non si era certi che ne avessi diritto”.

Protagonista di una disputa dinastica con Vittorio Emanuele di Savoia, imprenditore e intellettuale, Amedeo di Savoia morirà a 77 anni dopo una lunga lotta contro il tumore in seguito a un intervento. Una morte arrivata all’improvviso e con una grandissima risonanza internazionale.