#acasadi Daniela Santanchè: una villa esclusiva nel centro di Milano

Lussuosa, stravagante e bizzarra: esploriamo la villa multimilionaria della ministra esteta Daniela Santanché

Foto di Maria Francesca Moro

Maria Francesca Moro

Giornalista e Lifestyle Editor

Giornalista e content editor. Dalla carta al web e ai social racconta di lifestyle, cultura e spettacolo.

Piaccia o meno, lo stile di Daniela Santanchè non passa di certo inosservato. La ministra è famosa per la sua passione per il bello, per il lusso, per tutto ciò che sembra raffinato e, ancor di più, per quello che è estremo, bizzarro, sempre molto originale. Vale per l’abbigliamento e anche per l’arredamento di casa.

Santanché possiede un’incredibile dimora in pieno centro a Milano, in una tranquilla traversa del trafficato corso Vercelli, una villa stile art Déco da 642 metri quadrati, disposti su quattro livelli, dal sotterraneo al piano mansardato. Cui si aggiungono piscina e bagno turco. Gli abitanti del quartiere la chiamano “casa delle lucine” per via delle cascate di led con cui la ministra adorna le piante cascanti da terrazze e balconi.

Shabby chic di lusso per Daniela Santanchè

Da qualche foto condivisa sul proprio profilo Instagram dalla ministra Daniela Santanchè, si intuisce lo sfarzo che tenta di restare sobrio della sua immensa villa cittadina. A essere mostrati dalla Pitonessa, soprattutto gli ambienti del soggiorno e della sala da pranzo. Entrambi caratterizzati da colori sobri, con pareti color tortora su cui si notano numerose foto incorniciate.

I mobili sono in legno, lo è il tavolo così come la credenza, in uno stile leggermente shabby chic. Chiare e dalle ambizioni raffinate sono sedie e tendaggi, in bianco candido. Mentre la poltrona dedicata alla lettura è regale, con dettagli dorati, sulla stessa linea di sfarzo mantenuta dai grandi lampadari in cristallo.

Daniela Santanchè, villa pignorata
Fonte: IPA
La villa milanese di Daniela Santanchè

Nel complesso gli ambienti sono luminosissimi, grazie alle ampie pareti vetrate che si affacciano sul riparato giardino. Un angolo verde molto curato, con un delizioso prato all’inglese, tanti fiori e anche un angolo barbecue per le grigliate con gli amici e il fidanzato, Dimitri Kunz d’Asburgo.

Dentro e fuori a dominare sono i colori chiari e quelli pastello, con un tocco di rosa onnipresente in ogni stanza: è il colore preferito dalla politica vacanziera e in casa è stato declinato in tutte le tonalità possibili. Persino nella camera da letto padronale, uno degli ambienti più grandi della grande villa, dove si notano numerosi complementi d’arredo tutti pezzi di design. La stessa attenzione che la politica riserva al suo abbigliamento.

La villa pignorata per salvare l’azienda

La ministra del Turismo acquistò la villa art Déco milanese nel 2004, dagli eredi di Giuseppe Poggi Longostrevi, il re delle cliniche milanesi morto suicida in seguito al suo coinvolgimento in Tangentopoli. Allora, l’abitazione costò alla Santanchè 1,2 milioni di euro. Oggi, dopo l’imponente opera di ristrutturazione attuata dalla politica, il valore dell’immobile è salito a quasi 6 milioni. Valore che Daniela Santanchè ha deciso di pignorare per evitare il fallimento della sua disastrata azienda editoriale, Visibilia srl.

La parlamentare di Forza Italia è, infatti, attualmente indagata dalla procura di Milano e in attesa di una pronuncia del tribunale fallimentare del Comune. Così, per garantire i debitori di Visibilia, Santanché ha vincolato il prezioso immobile. Sulla società pesano fornitori non pagati, bilanci in rosso e Tfr non liquidato agli dipendenti. Oltre altre magagne come una Maserati addebitata ai costi della società proprio mentre ai dipendenti si richiedevano grandi sacrifici per salvare la baracca. Di tale vicenda, la ministra è chiamata oggi, mercoledì 5 luglio, a riferire di fronte al Senato.