Vladislava, la storia della modella fuggita dall’Ucraina per ricominciare a vivere

Giovanissima e con un brillante futuro davanti a sé, Vladislava è stata costretta a lasciare la sua città sotto le bombe

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Redazione

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La storia di Vladislava è simile a quella di tante altre persone che, in questi terribili giorni, stanno lasciando l’Ucraina per cercare la salvezza fuori dai confini del loro Paese. È simile, e ugualmente straziante: è il racconto di tutti coloro che hanno perso ciò che avevano, che vorrebbero ricominciare a vivere anche a costo di abbandonare quello che di più caro hanno sempre avuto.

Vladislava, la giovane modella in fuga dall’Ucraina

È giovane (appena 22 anni), bellissima e terrorizzata: Vladislava Zaichenko è solamente una goccia nel fiume di persone che fuoriesce dai treni nella stazione ferroviaria di Przemysl, città polacca a due passi dal confine con l’Ucraina. E pensare che, fino a pochi giorni fa, aveva davanti a sé un brillante futuro come modella. La guerra le ha portato via tutto, ma la speranza no, quella le è rimasta. Vladislava ha percorso oltre 2mila km, in una rocambolesca fuga durata quasi una settimana, che l’ha strappata dalla sua città d’origine.

Nata e cresciuta a Kharkiv, una delle località più colpite dall’assedio russo, la ragazza ha deciso di lasciarsi alle spalle la vita come l’aveva finora conosciuta, per sfuggire alle bombe. “Non volevo andarmene, ma non avevamo scelta. È così difficile. Quello che Putin sta facendo al mio Paese è disgustoso” – ha affermato Vladislava, ai microfoni di The Sun – “Ho viaggiato per tutta l’Ucraina. E mentre ci dirigevamo verso la salvezza, Putin stava uccidendo civili innocenti. Non sta combattendo contro il governo, sta combattendo contro il popolo ucraino. Contro i nostri fratelli e mariti”.

Le sue sono parole di dolore, quello stesso dolore che le si legge negli occhi ormai asciutti, dopo giorni passati nel terrore, in cui ha speso tutte le sue lacrime. Vladislava è riuscita a lasciare il Paese, con una sofferenza indicibile nel cuore. E ora sogna di raggiungere Londra per ricominciare a vivere e cercare di dimenticare l’orrore della guerra. Anche se quell’orrore probabilmente è ormai tatuato sulla sua pelle e non l’abbandonerà più.

Ucraina, l’orrore della guerra in chi scappa e in chi resta

D’altronde, Vladislava è davvero solo una tra le tantissime persone che stanno cercando di fuggire dall’Ucraina. Migliaia di cittadini camminano per giorni interi circondati da un freddo terribile, facendo attenzione alla neve che ancora ricopre il terreno, con il cielo in lontananza rischiarato dalle bombe che cadono al suolo. Molti hanno deciso di non utilizzare l’auto, perché le code sono interminabili. E poi, una volta raggiunte le frontiere, c’è ancora una lunghissima attesa (presso i punti più affollati, si parla persino di giorni). Sempre all’aperto, sempre senza cibo o acqua a parte quello che si è riusciti a portare con sé.

Donne e bambini stanno dunque lasciando il Paese, nel tentativo di mettersi in salvo. Gli uomini no, loro possono solo accompagnare le proprie famiglie per poi tornare indietro. Chi è in età da combattimento (tra i 18 e i 60 anni) non può andarsene, bensì deve restare per difendere la patria. È una guerra, questa, che sta colpendo soprattutto le persone più deboli. Le immagini dei bambini costretti a trovare rifugio in sotterranei vuoti e freddi, quelle ancora più strazianti dei neonati ricoverati in terapia intensiva trasferiti in tutta fretta in un riparo antiaereo, sono il segno di un orrore che anche noi non dimenticheremo più.

Vladislava Zaichenko
Fonte: IPA - The Sun/News Licensing
Vladislava Zaichenko – Foto IPA/The Sun/News Licensing