“Manuel Bortuzzo provato” dopo la condanna di Lulù Selassié. Lei racconta la sua verità

Il campione di nuoto ha parlato tramite il suo legale dopo la condanna di Lulù Selassié a 1 anno e 8 mesi per stalking

Foto di Claudia D'Alessandro

Claudia D'Alessandro

Giornalista, esperta di Spettacolo e Content Editor

Giornalista e content creator, si nutre da sempre di cultura e spettacolo. Scrive, legge e fugge al mare, quando ha bisogno di riconciliarsi col mondo.

Pubblicato: 5 Aprile 2025 10:16

Lulù Selassié è stata condannata a 1 anno e 8 mesi per stalking ai danni di Manuel Bortuzzo: una condanna attesa dopo che secondo l’accusa l’ex gieffina avrebbe perseguitato il campione paralimpico di nuoto fino a minacciarlo di morte se non fosse tornato insieme a lei. Dopo la sentenza del gup di Roma, il giornalista del programma del programma di Rai 1 Storie Italiane, condotto da Eleonora Daniele, ha raggiunto il legale di Bortuzzo che ha parlato a nome del nuotatore.

Manuel Bortuzzo, le parole dopo la condanna di Lulù Selassié

È un momento complicato per Manuel Bortuzzo, che ha presenziato al processo di  Lulù Selassié, condannata a 1 anno e 8 mesi per stalking. L’ex gieffina avrebbe perseguitato il campione di nuoto paralimpico fino a minacciarlo di morte: la relazione tra i due era iniziata durante la loro avventura al Grande Fratello Vip, ed era proseguita per qualche mese lontano dai riflettori. La relazione si era poi conclusa ma Lucrezia non avrebbe accettato la rottura, iniziando ad avere atteggiamenti vessatori e aggressivi verso Bortuzzo che l’ha denunciata per atti persecutori.

“Al momento non se la sente di parlare. Usciamo da un tribunale penale e in certe situazioni non c’è nulla da festeggiare”: così Francesco Laurito, il legale di Manuel Bortuzzo, ha dichiarato ai microfoni dell’inviato del programma di Rai 1 Storie Italiane, chiamato a parlare al posto del campione di nuoto rimasto lontano dalle telecamere.

È molto giù, molto provato emotivamente, non vogliamo ampliare questa sfera emotiva negativa, ora vogliamo fargli riprendere la sua vita, ma oggi forse si mette fine a un trascorso”, ha detto l’avvocato. “Speriamo che non dilaghi in altri procedimenti. Vogliamo chiudere tutto il prima possibile e ricominciare da dove lo avevamo lasciato. L’emotività in questa vicenda è molta. Manuel deve riprendersi e io ora voglio solo proteggere lui, anche per come sta”. E poi ha aggiunto: “Oggi non ha vinto nessuno. Spero che tutto vada nel dimenticatoio, che si ricominci a vivere“.

Anche l’avvocato di Lulù Selassiè, Edoardo Albertario, ha commentato la vicenda. “Lucrezia è delusa. Il processo non è ancora definitivo, siamo curiosi di leggere le motivazioni”, ha detto annunciando il ricorso in appello.

Lulù Selassiè, la sua versione dei fatti

Mentre Bortuzzo ha scelto di far parlare il suo avvocato, Lulù Selassié è tornata sui social per raccontare la sua verità. Una versione dei fatti che però non coincide con ciò che è sempre stato raccontato dai due.

Per troppo tempo ho scelto il silenzio. Ho protetto con discrezione il dolore di essere stata nascosta in una relazione durata tre anni e poi tradita dalla persona che più amavo. Tradita nella fiducia, nella privacy, nella comunicazione e nelle promesse che ci eravamo fatti. Ho sopportato, per amore, il peso di calunnie non solo dal mio partner, ma anche da chi ha saputo manipolare la realtà, costruendo menzogne ai miei danni”, ha scritto.

E poi ha aggiunto: “Oggi mi trovo di fronte a una condanna che, seppur difficile da affrontare, non spegne la mia determinazione. Cammino a testa alta, consapevole che la giustizia non si esaurisce in un singolo verdetto, ma è un processo in continua evoluzione. E io continuerò a lottare, non solo per la mia verità, ma per la verità assoluta. Invito tutti a non lasciarsi ingannare da narrazioni distorte, da dichiarazioni estorte sotto pressione e da notizie prive di fondamento. Molti degli articoli diffusi in questi mesi sono costruiti con il solo scopo di generare scalpore, senza alcun rispetto per la realtà dei fatti. Questo tipo di disinformazione non solo mina la mia immagine, ma alimenta un meccanismo pericoloso in cui la verità viene sacrificata per il sensazionalismo”.