Lucrezia Hailé Selassié è stata condannata a 1 anno e 8 mesi per stalking ai danni di Manuel Bortuzzo. La decisione è stata presa il 3 aprile dal Gup di Roma. L’ex gieffina era stata accusata di averlo perseguitato per mesi, arrivando addirittura a minacciarlo di morte se non fosse tornato con lei. Lo scorso marzo la Procura aveva sollecitato a una condanna di 1 anno e 4 mesi nell’ambito di un processo svolto con rito abbreviato.
Lulù Selassié condannata a 1 anno e 8 mesi per stalking: cosa è successo
Dopo il processo con rito abbreviato, il gup di Roma ha condannato a un anno e otto mesi, pena sospesa, Lucrezia Hailé Selassié, accusata di stalking ai danni Manuel Bortuzzo, campione di nuoto paralimpico che con la principessa etiope aveva condiviso l’avventura al Grande Fratello Vip. I due avevano iniziato una relazione all’interno della Casa più spiata d’Italia, che si era conclusa pochi mesi dopo la fine del reality show.
Secondo l’accusa, l’ex gieffina avrebbe perseguitato il campione paralimpico di nuoto fino a minacciarlo di morte se non fosse tornato con lei. Tra le prove messaggi minatori e continui, contenenti frasi come “se non stai con me ti ammazzo e mi ammazzo”.
Lucrezia Selassié infatti non avrebbe accettato la fine della storia con Bortuzzo e per questo avrebbe messo in atto atteggiamenti “vessatori e aggressivi” nei confronti dell’ex fidanzato, che l’ha poi denunciata per atti persecutori. Secondo quanto scritto dai pm, l’ex gieffina ha procurato al nuotatore ‘‘uno stato d’ansia e di paura e un fondato timore per la sua incolumità, costringendolo a modificare le proprie abitudini di vita, al punto di bloccarla e di non sentirsi libero di spostarsi serenamente e di iniziare una nuova relazione”.
La reazione di Lulù Selassiè
Dopo la notizia, Lulù Selassiè ha scelto di non rimanere in silenzio: l’ex gieffina ha condiviso una serie di storie sul suo profilo Instagram in cui, tra tristezza e rammarico, ha voluto dare la sua versione di questi ultimi mesi.
“Per troppo tempo ho scelto il silenzio. Ho protetto con discrezione il dolore di essere stata nascosta in una relazione durata tre anni e poi tradita dalla persona che più amavo. Tradita nella fiducia, nella privacy, nella comunicazione e nelle promesse che ci eravamo fatti. Ho sopportato, per amore, il peso di calunnie non solo dal mio partner, ma anche da chi ha saputo manipolare la realtà, costruendo menzogne ai miei danni. Oggi mi trovo di fronte a una condanna che, seppur difficile da affrontare, non spegne la mia determinazione. Cammino a testa alta, consapevole che la giustizia non si esaurisce in un singolo verdetto, ma è un processo in continua evoluzione. E io continuerò a lottare, non solo per la mia verità, ma per la verità assoluta. Invito tutti a non lasciarsi ingannare da narrazioni distorte, da dichiarazioni estorte sotto pressione e da notizie prive di fondamento. Molti degli articoli diffusi in questi mesi sono costruiti con il solo scopo di generare scalpore, senza alcun rispetto per la realtà dei fatti. Questo tipo di disinformazione non solo mina la mia immagine, ma alimenta un meccanismo pericoloso in cui la verità viene sacrificata per il sensazionalismo”.
Lulù ha poi continuato il suo racconto spiegando le sensazioni di vuoto e di dolore provate nel corso del tempo anche a causa di una serie di giudizi e recriminazioni: un senso di solitudine in una situazione che sente di non aver scelto che non è però riuscita a spegnere la sua determinazione.
“Un frammento di forza, una scintilla di speranza. Non mi fermerò. Non lascerò che tutto questo definisca chi sono. Continuerò a lottare, non per rabbia, non per vendetta, ma perché la verità merita di essere raccontata” spiega, chiudendo poi il discorso affermando: “Voglio ricordare, nel massimo rispetto degli organi giudicanti, che quella che emerge da un’aula di giustizia è la verità processuale. Nel momento in cui accadono episodi simili, la verità assoluta è in mano solo ai protagonisti degli episodi stessi. Da questo punto di visto io sono più che a posto con la mia coscienza e questa notte andrò a dormire tranquilla”.
Manuel Bortuzzo, le parole su Lulù Selassiè e il nuovo amore
Intervistato da Silvia Toffanin a Verissimo, Manuel Bortuzzo aveva espresso tutta la sua amarezza per la vicenda: “Non ne posso parlare per questioni legali, ma quello che mi sento di dire è che sono dispiaciuto e sono stato male. Quando inizi un percorso con una persona è ovvio che speri il meglio. Ho quasi una sensazione di sconfitta”. E aveva aggiunto: “A livello umano mi dispiace, ma ero arrivato a un punto in cui le scelte vanno fatte per il proprio bene e io ho dovuto prendere quella decisione per il mio bene. Questa è una sconfitta da entrambe le parti, non me lo sarei mai aspettato. Io sono sensibile, ho accusato molto questa cosa”.
Oggi il campione di nuoto però può dirsi certamente più sereno, visto che ha accanto Costanza, studentessa di Firenze conosciuta su TikTok che ha capito subito come stargli vicino, rispettando i suoi spazi. “Venivo da un periodo di tensioni interne e, anche se non avevo perso del tutto la fiducia nell’amore, avevo paura di conoscere nuove persone”, aveva raccontato Bortuzzo nel salotto di Silvia Toffanin. “Con lei, però, abbiamo impostato tutto sulla totale sincerità ed è una cosa super positiva perché non esistono sorprese. Ci siamo conosciuti per quello che siamo, con i nostri pregi e difetti”.