Ormai da anni, X Factor è uno dei talent più seguiti in Italia: oltre alla gara musicale, a tenerci incollati allo schermo ci pensano i giudici: personalità forti, stili unici e quella capacità di sostenere i propri talenti ed essere sempre al centro della conversazione, nel bene e nel male.
Ma quanto guadagnano per sedersi dietro al bancone e dire “sì” o “no” al prossimo possibile fenomeno musicale?
“X Factor”, quanto guadagnano i giudici
A differenza di alcune versioni internazionali del talent, i compensi precisi dei giudici di X Factor Italia non vengono resi noti in modo ufficiale, ma diverse fonti del settore parlano di cifre piuttosto alte.
Negli anni passati, infatti, alcune indiscrezioni avevano ipotizzato un guadagno per singola puntata sicuramente non inferiore ai 5.000 euro. Una cifra che, se si considerano 8 puntate di Live, arriverebbe a un cachet complessivo vicino ai 40.000 euro. A questi vanno poi sommati i compensi legati alle prove, alle audizioni e ai bootcamp: quei momenti in cui i giudici si interfacciano con i propri pupilli al di là della diretta.
È anche plausibile che i compensi possano variare a seconda dei giudici: i veterani del programma, come Fedez o Manuel Agnelli, nel corso del tempo potrebbero aver ottenuto un cachet più alto rispetto alle prime stagioni che li hanno visti protagonisti. Più contenuti, invece, sarebbero i compensi per chi entra per la prima volta o per artisti emergenti. In questi casi, si parla di una forbice più bassa, che potrebbe aumentare solo in base al successo ottenuto nel programma e al riscontro del pubblico.
Nel tempo, alcuni artisti che in qualche modo hanno gravitato attorno al programma, hanno lasciato trapelare qualche dettaglio: è il caso di Salmo, che ha raccontato di aver rifiutato il ruolo di giudice a X Factor nel 2019, nonostante l’offerta si aggirasse intorno un milione di euro. In ogni caso, una cosa è certa: fare il giudice è impegnativo e, a quanto pare, piuttosto remunerativo.
“X Factor”, il guadagno oltre il cachet
Ma per i giudici del talent, oltre al cachet vero e proprio, c’è un altro elemento che vale oro: la visibilità. Partecipare a X Factor come giudice significa stare in prima linea per settimane su una delle reti più viste, farsi notare da un pubblico trasversale, compresa la Gen Z, e alimentare la propria immagine pubblica con meme, interviste, video virali e momenti cult.
Basti pensare a figure come Ambra Angiolini, Paola Iezzi o Dargen D’Amico, che hanno saputo sfruttare la loro presenza nello show per rinnovare il proprio percorso artistico. E anche se i compensi non vengono mai confermati, si stima che tra contratto televisivo, ospitate, collaborazioni e magari anche un ritorno sulle piattaforme streaming, il guadagno complessivo possa essere molto più alto del solo stipendio “da giudice”.
Una conferma del fatto che un talent ben congeniato e seguitissimo non è solo una vetrina per i concorrenti. Anche chi siede dall’altra parte può portarsi a casa, oltre alla soddisfazione professionale e la possibilità di lavorare con nuovi possibili volti della musica, un bel boost in termini di carriera, popolarità e guadagno.