Pochissimi giorni ci separano dal Festival di Sanremo, ma scoppiano già le prime polemiche. A finire nel mirino delle critiche, in particolare, è il debuttante Rosa Chemical tra i Big in gara, che porterà un brano intitolato Made in Italy da molti giudicato controverso per i temi trattati, dal sesso libero all’amore poligamo e senza etichette. La protesta è clamorosamente sbarcata in Parlamento, con la deputata di Fratelli d’Italia Maddalena Morgante intervenuta alla Camera per condannare la presenza dell’artista all’Ariston: le sue parole.
“Sanremo 2023”, protesta in Parlamento su Rosa Chemical
A pochi giorni dal Festival di Sanremo, Amadeus deve già fare i conti con le prime polemiche. Polemiche che, in fondo, da sempre circondano l’organizzazione della kermesse ma che contribuiscono paradossalmente ad alimentare l’attenzione e la curiosità su di essa. Una bufera delle ultime ore è destinata a travolgere, in particolare, uno dei 28 Big in gara: Rosa Chemical. Figura eccentrica e artisticamente sopra le righe, da molti considerato simile ad Achille Lauro, il giovane artista porterà all’Ariston un brano intitolato Made in Italy.
Tra i temi trattati figurano il sesso libero e la poligamia, così come l’amore vissuto in totale libertà e senza etichette né discriminazioni. Tematiche che non sono passate inosservate in Parlamento, dove nelle scorse ha avuto luogo un duro affondo della deputata di Fratelli d’Italia Maddalena Morgante. Intervenuta alla Camera, ha preso parola contro la presenza di Rosa Chemical al Festival: “Desta sconcerto la notizia, riportata da alcuni organi di stampa, che Manuel Franco Rocati, in arte Rosa Chemical, in gara alla prossima edizione del Festival di Sanremo porterà, come da lui stesso affermato, e chiedo scusa per i termini che utilizzerò, il sesso, l’amore poligamo e i porno su Onlyfans“.
L’attenzione della deputata, come mostrano i video dell’intervento alla Camera circolanti in rete, si sofferma poi sul tema del “gender fluid” che, a suo dire, è sempre più presente nella kermesse: “La ‘rivoluzione fluida’ era già da tempo al teatro Ariston, ma trasformare il Festival di Sanremo, appuntamento che ogni anno tiene incollato allo schermo famiglie e bambini ed è emblema della tv tradizionale convenzionale, nell’appuntamento più gender fluid di sempre è del tutto inopportuno”.
Rosa Chemical e “Sanremo”: “Ennesimo spot in favore del gender”
L’intervento della deputata di Fratelli d’Italia difende l’ideologia del proprio partito e attacca la scelta della Rai: “Il Festival della canzone rischia di diventare l’ennesimo spot in favore del gender e della sessualità fluida, temi sensibilissimi e che da sempre Fratelli d’Italia contrasta. È inaccettabile che tutto questo possa avvenire non soltanto sulla tv di Stato, che troppo spesso dimentica il suo ruolo di pubblico servizio, non soltanto con i soldi dei contribuenti, ma soprattutto di fronte ai tantissimi bambini che guarderanno la tv per una serata in famiglia”.
Secondo il suo intervento, dunque, la figura di Rosa Chemical a Sanremo sarebbe un vero e proprio scandalo. Non solo per l’ideologia del “gender fluid” che sarebbe ormai insita all’Ariston, ma anche per i temi che il suo brano porterà sul palco. Le polemiche su Sanremo ogni anno non si arrestano e, in questo 2023, sbarcano addirittura in Parlamento. Intanto il giovane artista, che nella serata delle Cover duetterà con Rose Villain, si appresta a debuttare tra i Big in gara. Un’avventura, per lui, sicuramente emozionante.