La serata delle cover del Festival di Sanremo è stata uno show nello show: tutti aspettavano di poter cantare a squarciagola i grandi successi seduti sul divano di casa, ma la puntata si è rivelata anche migliore del previsto.
Momenti travolgenti – primo fra tutti quello con Gianni Morandi e Jovanotti, che hanno fatto ballare tutto l’Ariston – e toccanti, che hanno lasciato il segno: il quarto appuntamento del Festival non ha lasciato delusi gli spettatori.
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Le canzoni di ieri sera
Ad aprire la serata delle cover è stata Noemi con un’esibizione da brivido con un brano di Aretha Franklin: la sua voce potente e le note del piano hanno fatto il resto. Tenerissima la performance di Sangiovanni e Fiorella Mannoia, che ha voluto ricordare che proprio il 4 febbraio dell’87 saliva sul palco dell’Ariston con Quello che le donne non dicono: i due hanno cantato sulle note del brano di Pierangelo Bertoli A muso duro, regalandoci momenti che scaldano il cuore.
A stupire sono state Emma e Francesca Michielin, con una scelta inusuale ma decisamente vincente: le due artiste hanno portato una cover di Baby One More Time di Britney Spears. Impossibile non cantare insieme a loro.
Ma a far scatenare il pubblico è stato Gianni Morandi con Jovanotti, che all’ultimo momento ha deciso di affiancare l’amico per un’esibizione travolgente e piena di energia: i due, con un mix sapiente dei loro più grandi successi, hanno fatto ballare tutto l’Ariston.
Anche Elisa, con What a Feeling e la pazzesca Elena D’Amario a ballare sul palco, ha travolto la platea, senza dimenticare Ditonellapiaga e Rettore con la cover di Nessuno mi può giudicare, e La Rappresentante di Lista con Be My Baby, un piccolo capolavoro di esibizione. Menzione a parte per Achille Lauro e Loredana Berté, che sulle note di Sei bellissima ci hanno fatto venire i brividi. La performance si è conclusa con un’inaspettato omaggio di Lauro alla cantante, con un mazzo di rose rosse e una lettera di scuse per “l’immensa artista e l’incredibile donna che è”.
Lacrime poi con un tris di esibizioni che hanno toccato il cuore di ogni spettatore: Massimo Ranieri che con Nek ha cantato Anna verrà di Pino Daniele, Michele Bravi, che con la sua voce graffiante ha reso giustizia a Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi di Lucio Battisti e Mahmood e Blanco che ci hanno fatto versare più di una lacrima con Il cielo in una stanza di Gino Paoli. Una menzione poi per Dargen D’Amico, che con la sua ironia ha portato una versione rivisitata di Bambola di Patty Pravo che ha fatto scatenare tutti.
Classifica e risultati
La serata delle cover ha cambiato le carte in tavola: Gianni Morandi, grazie all’esibizione con Jovanotti, ha scalzato Elisa, conquistando il secondo posto. Ecco la classifica provvisoria, frutto dei voti della giuria della sala stampa, della demoscopica e del televoto:
- Mahmood e Blanco – Brividi
- Gianni Morandi – Apri tutte le porte
- Elisa – O forse sei tu
- Irama – Ovunque sarai
- Sangiovanni – Farfalle
- Emma – Ogni volta è così
- La Rappresentate di Lista – Ciao ciao
- Massimo Ranieri – Lettera di là dal mare
- Fabrizio Moro – Sei tu
- Michele Bravi – Inverno dei fiori
- Achille Lauro – Domenica
- Matteo Romano – Virale
- Dargen D’Amico – Dove si balla
- Aka 7even – Perfetta così
- Noemi – Ti amo non lo so dire
- Ditonellapiaga e Rettore – Chimica
- Iva Zanicchi – Voglio amarti
- Giovanni Truppi – Tuo padre, mia madre, Lucia
- Rkomi – Insuperabile
- Le Vibrazioni – Tantissimo
- Yuman – Ora e qui
- Highsnob e Hu – Abbi cura di te
- Giusy Ferreri – Miele
- Ana Mena – Duecentomila ore
- Tananai – Sesso occasionale
I commenti sulla serata
Non tutto è andato perfettamente durante la serata – basti pensare alla performance di Irama e Gianluca Grignani, fuori tempo e a tratti imbarazzante – ma possiamo certamente dire che la serata delle cover è stata un successo.
Dall’energia di Gianni Morandi e Jovanotti, che hanno fatto alzare in piedi tutta la platea, a Maria Chiara Giannetta, perfetta intrattenitrice della serata: se Drusilla Foer ci ha incantati con la sua eleganza, la sua verve e le sue parole sull’unicità di ognuno di noi, la Giannetta è apparsa sicura di sé, ironica al punto giusto e ci ha regalato un monologo meraviglioso. Chapeau.