Una diretta lunghissima, con le insegne dei tre sindacati principali, e una piazza che è tornata a riempirsi dopo anni di grande incertezza. E, da tempo, i temi del Concerto del Primo Maggio sono andati ben oltre quelli che riguardavano strettamente il problema del lavoro che manca, che è precario, che è pericoloso e che dovrebbe dare stabilità laddove invece concede solamente punti interrogativi. Ce lo ha ricordato BigMama con il lungo monologo tramite il quale si è rivolta agli odiatori in Rete, quelli che ogni giorno digitano con estrema leggerezza parole cariche di violenza.
Il monologo di BigMama dal Concerto del Primo Maggio
“Io non ce la faccio più”, ha esordito BigMama dal palco del Concertone, di cui è stata conduttrice insieme a Ermal Meta e Noemi. “Nell’ultimo periodo c’è tantissimo odio. Tantissimo. Parlerò dell’argomento dell’hating, di tutti quelli che si sentono liberi di commentare negativamente quello che fai. Sta diventando tutto troppo esagerato. Io mi chiedo: perché vi parte questo sadismo, che magari arriva dall’insoddisfazione?”.
“Se non vi piaccio io cambiate canale; se non vi piace il mio corpo fate in modo di non diventare mai come me; se non vi piace quello che dico, bloccatemi: ma fateci vivere. Che ne sapete della mia storia? Il mio corpo mi ha tolto tanto, mi ha fatto soffrire, a vent’anni mi ha fatto chiudere in ospedale per la chemioterapia. Io lo perdono, perché non lo potete perdonare voi?”, ha poi aggiunto l’artista, che nel corso della lunga diretta da Piazza San Giovanni non ha solo condotto ma anche cantato, da sola e in duetto con Noemi.
L’appello finale
“Non ho mai chiesto a nessuno di essere come me, non ho mai detto che essere come me è bello. Anche a livello lavorativo, c’è chi ti considera pigra e inutile. Quello che dico a voi intelligenti, a livello di empatia, quando vedete questi commenti guardate la faccia di queste persone che insultano e dire: meno male che io non sono così”, ha concluso, sottolineando come spesso il problema del body shaming si estenda anche a certe offerte lavorative che precludono l’inserimento di figure considerate inadeguate solo per il loro aspetto fisico.
In un’intervista resa a Corriere della Sera e che precedeva il suo approdo sul palco come conduttrice, BigMama ha spiegato: “Cicciona, fai schifo, vatti a nascondere… me lo sentivo dire ogni giorno e con quelle parole ho iniziato il discorso al mio primo Concertone, tre anni fa”. E dunque ha aggiunto: “Tremavo, però mi sono liberata: ‘Mi avete bullizzata per tutta la vita, guardate dove sono ora’. E mentre parlavo le persone cantavano: ‘Sei bellissima’. A me? Non me lo aveva mai detto nessuno”.
La musica l’ha salvata, ma è stata la malattia a cambiarla davvero: “Io sono una sopravvissuta. La musica però mi impegnava mentre facevo la chemioterapia. Per sette mesi sono rimasta chiusa in casa. In quel momento, il più brutto della mia vita, ho capito cosa volevo: anche quando stavo per morire e non avevo mezzo capello in testa il mio pensiero fisso era di tornare a scrivere e cantare”, ha raccontato infine.