Non ci esistono festività che tengano. Quando si tratta di andare in onda, Fabio Fazio non delude le aspettative dei telespettatori. E così, Che tempo che fa non ha saltato un turno ed è stato trasmesso comunque nella serata dell’8 dicembre. Tantissimi gli ospiti, tra cui Sting che è una vecchia conoscenza della trasmissione, mentre Luisa Ranieri ha fatto ritorno confermando tutta la sua grazia. L’attrice partenopea ha parlato della sua nuova fatica cinematografica con Ferzan Ozpetek in Diamanti, senza dimenticare gli ultimi tre anni della sua carriera che ha dichiarato essere stati particolarmente intensi. Ma che cos’è successo a Che tempo che fa?
Luisa Ranieri impeccabile, voto: 10
I suoi occhi brillano di luce propria: inconfondibile. Luisa Ranieri è tornata a Che tempo che fa per raccontare dell’ultimo film in cui è stata diretta da Ferzan Ozpetek e che ha condiviso con altre attrici, tra cui anche Mara Venier. La pellicola arriva al termine di tre anni particolarmente intensi: “Gli ultimi tre, quattro anni sono stati una cavalcata o forse ho solo raccolto ciò che ho seminato. Io sono uscita con uno spot Antò, fa caldo e poi con uno dei primi film di Pieraccioni. All’inizio non mi davano tanto credito forse perché ero passata da un progetto all’altro. Ho ricevuto tante porte in faccia, tanti no, ma anche tante soddisfazioni”.
E su Diamanti, ha rivelato: “Quando Ferzan mi ha chiamato gli ho detto: ‘Dopo quattro film questa volta fammi fare la protagonista’. Scherzavamo ma così è stato. Ferzan è riuscito a trovare davvero una comunità di donne, che anche fuori dal set siamo diventate amiche e questo è molto bello”, ha aggiunto parlando del cast scelto per il film in cui compaiono moltissime colleghe artiste.
La sua carriera non è ancora giunta al capolinea e, anzi, lei si sente proprio la ragazza degli inizi: “Io ho sempre la sensazione di essere una ragazza che è appena arrivata a Roma, che adesso inizia una carriera. Ho sempre quello spirito, anche se ho fatto tanta strada, tante porte chiuse, tante porte aperte, tanti no, ma anche bellissimi sì. I no servono servono quanto i sì, servono perché maturi, capisci cosa non va bene o va bene. I no servono anche a darti determinazione e forza“. E ce n’è anche per il marito Luca Zingaretti: “Se mi conosce bene immaginerà cosa mi piace”, ha concluso parlando dei regali che desidera per il suo prossimo compleanno. Perfetta.
Leonardo Pieraccioni e Alessandro Siani incontenibili, voto: 8
C’era da aspettarselo. Quando Leonardo Pieraccioni e Alessandro Siani fanno irruzione in uno studio, può succedere davvero di tutto. I due, a Che tempo che fa per la presentazione del film congiunto in uscita il 19 dicembre, hanno letteralmente ribaltato la scrivania: “Ci siamo conosciuti nel 2018 e ci abbiamo messo cinque anni. Ora il prossimo si fa nel 2043 perché bisogna pensarci bene”, ha Leonardo Pieraccioni parlando di Io e te dobbiamo parlare. Dello stesso avviso è stato il suo compare, che non si è di certo fatto trovare impreparato: “Dicevamo sempre: ‘Quando ci viene l’idea buona e non arrivava mai'”.
“Siamo due poliziotti, io sono un amante dei film all’americana. Volevo farlo all’americana, ma non era facile, quindi l’unica soluzione era farla un po’ all’italiana!”, ha spiegato Siani per raccontare di come siano arrivati alla pellicola di prossima uscita, mentre Pieraccioni annuiva per confermare. Esilarante la lezione di dialetto, uno scambio tra Sud e Centro al quale non avevamo mai assistito. Uno tsunami di comicità che ha travolto anche l’imperturbabile Fabio Fazio.
Sting non delude mai, voto: 9
È un gradito ritorno a Che tempo che fa. Sting non delude mai, sotto nessun punto di vista, e anche questa volta non si è smentito. La sua musica non è che il contorno di una vita meravigliosa che sta conducendo principalmente in Italia e insieme a sua moglie Trudie, che ama molto Napoli. Tanti gli amici che lo aspettano in Italia, tra cui Zucchero che ama molto il suo vino, ed è qui che ha trovato il suo posto del cuore: “Amo tantissimo la Toscana, amo i miei vigneti, la mia terra, coloro che ci lavorano, sono felicissimo quando sono lì. Ho bisogno di più tempo per stare lì di più”.
“Quel viaggio l’ho fatto senza luci, ho guidato dall’inizio alla fine nell’oscurità più completa”, ha raccontato invece parlando di come sia nata Roxane. “Non sono un nostalgico, io vivo il momento attuale. Sono grato per quegli anni di Roxane, ma non voglio riviverli”. Un viaggio incredibile in Olanda al quale si è aggiunto l’aneddoto sulla nascita di Every Breath You Take, concepita in casa di Ian Fleming – il romanziere di James Bond – in Giamaica. Come dimenticare, poi, l’autografo sbagliato di Frank Sinatra? “Al nuovo occhi blu”, aveva scritto. Infine, Sting si è esibito con Giordana Angi, che aperto alcuni dei suoi concerti più recenti, con il brano Il nostro amore. Da rivedere.