Chi era Brunella Gubler, la moglie di Renato Pozzetto

Il loro amore è nato durante l'adolescenza e ha portato alla nascita di due figli, Francesca e Giacomo

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Ilaria di Pasqua

Lifestyle Editor

Nata a Carpi, si laurea in Fashion Culture and Management. La sua avventura nella moda comincia come Producer, ma nel 2020, con coraggio, diventa Web Editor, fonde stile e scrittura con amore.

Renato Pozzetto è uno dei simboli della comicità italiana. Il suo talento e il suo umorismo inconfondibile hanno regalato fama a pellicole come Il Ragazzo di CampagnaMia Moglie è una Strega Papà dice Messa (abbiamo citato solo alcuni dei tantissimi film che lo hanno visto protagonista).

Chi era Brunella Gubler, la moglie di Renato Pozzetto

Regista, sceneggiatore, cantante (il suo primo album risale al 1969 e l’ultimo al 2007), è stato legato tutta la vita a una sola donna: Brunella Gubler. Un amore, il loro, nato in quel periodo ricco di magia e inquietudine che è l’adolescenza: Renato Pozzetto e la moglie si sono incontrati quando avevano 16 anni e la loro storia è durata fino al 2009, anno in cui Brunella è venuta improvvisamente a mancare in una notte di dicembre mentre si trovava nella casa di Milano dove viveva con l’attore.

Pozzetto ha raccontato diverse volte degli anni trascorsi accanto a lei e del loro amore, che ha portato alla nascita di due figli, Francesca e Giacomo. Nel corso di un’intervista rilasciata pochi anni dopo la dipartita di Brunella, ha rivelato che la donna soffriva di depressione e che era eternamente in cura.

Un’altra occasione che ha visto Renato Pozzetto parlare della donna della sua vita è un’intervista al Corriere della Sera pubblicata a fine giugno 2020. In questo frangente, l’attore milanese ha svelato altri dettagli sull’amatissima consorte, ricordando, per esempio, che Brunella non era interessata al mondo del cinema e che non l’ha mai seguito a Roma durante le riprese.

L’attore meneghino, che ha lavorato al fianco di grandi donne del cinema come Ornella Muti, Sabrina Ferilli ed Edwige Fenech e la cui figura artistica è nota anche per il pluriennale sodalizio con Cochi Ponzoni, sempre in occasione dell’intervista al quotidiano simbolo della sua città natale ha aggiunto un particolare dolcissimo sulla sua Brunella, affermando di avere voglia di rivederla nei sogni, cosa mai successa negli ultimi anni.

Pozzetto, che si era sposato con Brunella nel lontano 1967 con una cerimonia le cui immagini sono state riproposte nel 2017 nello studio di Domenica Live, ha descritto la donna che ha amato e la madre dei suoi figli come una persona molto spiritosa. Nel periodo successivo alla scomparsa della moglie, l’attore, come da lui stesso confessato, ha scelto di lenire il dolore circondandosi dell’affetto dei cinque nipoti.

Brunella Gubler e Renato Pozzetto
Fonte: IPA
Brunella Gubler e Renato Pozzetto

Renato Pozzetto dedica un capitolo del suo libro alla moglie Brunella

Nel cuore vibrante di una carriera ricca e variegata, Renato Pozzetto ha trovato il tempo e la riflessione necessaria per mettere su carta la storia della sua vita nell’autobiografia intitolata “Ne uccide più la gola che la sciarpa”. Spinto dagli amici, che si dilettavano ad ascoltare i suoi racconti pieni di verve e nostalgia, Pozzetto ha deciso di condividere non solo gli aneddoti legati alla sua prolifica carriera artistica e al sodalizio con Aurelio “Cochi” Ponzoni, ma anche episodi più intimi e personali.

Tra questi, spicca il racconto dedicato a Brunella Gubler, sua moglie, compagna di vita e madre dei suoi figli Giacomo e Francesca. Brunella, che Renato ha sposato nel 1967, rimane una figura centrale nella sua vita, nonostante la sua scomparsa nel 2009. Pozzetto la descrive come la donna che ha amato profondamente e con la quale ha condiviso un amore che ha attraversato le decadi, una compagna che ha allevato i loro figli con dedizione, sacrificio, e una dose costante di pazienza e speranza, anche nei suoi confronti.

Il capitolo del libro che le è dedicato è tra i più emozionanti, in quanto Pozzetto si apre riguardo al suo rimpianto più grande: non averle dato abbastanza. “Dotata di senso dell’umorismo, rideva mentre provavamo i nostri testi, a casa. Penso a lei in continuazione. E talvolta penso che avrei potuto fare meglio, darle di più,” confida l’attore con una sincerità toccante. Questa ammissione rivela un lato vulnerabile e profondamente umano di Pozzetto, spesso celato dietro il suo caratteristico humor e le sue performance comiche.