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Cosa si intende per “ideale”
Spesso ci viene chiesto di specificare dove sta la norma, definire, dare il range entro cui considerarsi normali: probabilmente questo risponde ad esigenze di riconoscimento e appartenenza, al bisogno di verificare l’adeguatezza di sé stessi e delle proprie capacità, di confrontarsi con l’altro e rispecchiarsi in una tranquillizzante normalità. La sessualità non fa eccezione a questa ricerca di confini entro cui stare, eppure abbiamo imparato che la norma nel sesso non esiste, che l’elasticità, la fluidità e la plasticità sono ingredienti di ogni relazione che permettono di lasciarsi vivere con serenità e sperimentare a pieno; a maggior ragione chiedersi qual è la durata ideale del rapporto sessuale non si dimostra particolarmente utile.
Difficile definire quanto sia il tempo ideale, è un concetto assolutamente soggettivo: quello che è ideale per uno può dimostrarsi assolutamente inadeguato per un altro, o anche per la persona stessa in momenti o contesti diversi. Comunque possiamo definire come ideale il rapporto che dura il tempo sufficiente affinché entrambi i partner siano soddisfatti del rapporto sessuale.
Attraverso poi un’indagine eseguita su 50 terapisti sessuali e pubblicata dal Journal of Sexual Medicine sono stati identificati 4 pattern temporali: troppo breve (1-2 minuti), troppo lungo (10-30 minuti), adeguato (3-7 minuti) e auspicabile (7-13 minuti). Ovviamente le variabili in gioco sono molte, il luogo, il tempo a disposizione, la complicità.
Cosa dice la ricerca
Nel corso degli ultimi due decenni, sono stati pubblicati diversi studi sull’argomento, anche se non direttamente rivolti a ricercare la durata ideale, ma soprattutto tesi a confrontare la diversa percezione circa la durata del rapporto nei partners.
Da uno studio australiano è emerso che il tempo relativo alla penetrazione vaginale desiderato dalle donne era nel 43% dei casi più lungo rispetto a quello effettivo, nel 39% dei casi uguale e nel 18% dei casi più breve rispetto al tempo effettivo di penetrazione.
In un altro studio sono state analizzate la durata ideale e quella effettiva sia dei preliminari che della penetrazione e un altro aspetto molto interessante, cioè quanto immaginavano fosse la durata desiderata dall’altro partner sia dei preliminari che della penetrazione.
I risultati ci aiutano a capire alcuni aspetti che influenzano il sesso. Per esempio, la lunghezza ideale dei preliminari non differiva tra uomini e donne, ma sia per il rapporto penetrativo che per i preliminari entrambi desideravano una maggiore durata rispetto a quella effettiva. Altro dato curioso emerso da questa ricerca è la convinzione delle donne sul fatto che gli uomini desiderino preliminari e rapporto penetrativo più breve rispetto a quello dichiarato dagli uomini come ideale. Questo fa pensare a quanto la sessualità sia influenzata da stereotipi maschili e femminili, e copioni poco flessibili su desideri e aspettative.
In un altro articolo giapponese, viene evidenziato come il tempo desiderato dalle donne circa la durata della penetrazione vaginale fosse circa due minuti superiore rispetto a quella effettiva ed inoltre circa il 50% delle donne che hanno dolore durante la penetrazione desidera un rapporto più breve mentre circa il 60% di quelle che hanno rapporti non dolorosi desidera un rapporto più lungo.
Altri studi ancora hanno dimostrato che la maggior durata del rapporto è relativa all’inclusione di più pratiche sessuali (rapporti orali, autostimolazione) e che la soddisfazione orgasmica delle donne durante il rapporto è relativa alla maggior durata della penetrazione e non dei preliminari.
Conclusioni
In generale, possiamo dire che non esiste una durata ideale del rapporto sessuale, ogni coppia ha tempi propri e che si impara dall’esperienza con l’altro. Esistono sicuramente dei presupposti che ci mettono nelle condizioni migliori per godere di un rapporto sessuale nei tempi adeguati per la coppia. Indubbiamente, la capacità di comunicare e di chiedere rappresenta una risorsa importante per l’individuo e per la coppia, così come la possibilità di sperimentare e di provare, arricchendo il ventaglio delle esperienze. Inoltre librarsi da stereotipi che vogliono i maschi più portati a rapporti veloci e senza preliminari. Un altro dato importante da tenere presente è l’eventuale presenza di specifiche difficoltà che possono affrettare o allungare i tempi di un rapporto, per esempio il dolore sessuale, l’eiaculazione precoce.
Quindi riassumendo:
- comunicazione libera e aperta dei propri desideri e delle proprie insoddisfazioni;
- via gli stereotipi di genere;
- sperimentare e arricchire l’esperienza;
- considerare le eventuali cause organiche di un rapporto troppo lungo o troppo breve;
- ma soprattutto buttare gli orologi e focalizzare la propria attenzione sulle sensazioni e non sulle lancette.