Si chiama Ferruccio il fratello, bellissimo, di Elettra Lamborghini. Occhi azzurri, una passione per i motori e grande fascino, Ferruccio è il primogenito della famiglia e ha ereditato il nome dal mitico fondatore della casa automobilistica.
Classe 1991, è nato a Bologna ed è molto legato alle sue sorelle minori: Elettra, Ginevra e le gemelle Lucrezia e Flaminia. Ha un ottimo rapporto anche con papà Tonino e mamma Luisa. A differenza dell’opinionista dell’Isola dei Famosi, Ferruccio è molto riservato. Sul suo profilo Instagram racconta le sue passioni, dalle gare automobilistiche ai viaggi sino agli orologi.
Erede della famiglia Lamborghini, Ferruccio ha sempre avuto un grande amore per la velocità e i motori. Guida la moto e gareggia da quando era giovanissimo, tanto da esser diventato campione europeo mini-like. Nel 2007 ha esordito all’interno del campionato italiano 125 GP facendosi notare da subito, fra premi e vittorie. Nel 2012 ha conquistato il primo posto nel Campionato Italiano Velocità. Nonostante la sua passione per le corse, Ferruccio Lamborghini non si è mai allontanato dalla tradizione imprenditoriale della sua famiglia.
Ha lavorato per molti anni accanto a papà Tonino Lamborghini, entrando nell’azienda di famiglia prima come membro del gruppo marketing, poi come vice-presidente e diventando infine amministratore delegato. Non solo: ha anche ideato una linea di accessori tutta sua, dando sfogo alla fantasia e all’amore per gli orologi. Affascinante e bellissimo, Ferruccio assomiglia molto alla sorella Elettra. I due hanno ereditato gli occhi chiari e lo sguardo intenso di mamma Luisa.
A differenza di Ginevra, che non era presente, Ferruccio ha preso parte alle nozze di Elettra Lamborghini e Afrojack. Proprio durante la cerimonia l’imprenditore aveva avvertito dei dolori e poco dopo era stato ricoverato in ospedale. “Tutto è cominciato durante il matrimonio di mia sorella Elettra – aveva raccontato a Motor Sprint -. Intorno alle 19.00 ho cominciato ad avvertire delle fitte alla schiena, e sulle prime ho pensato che fossero dovute un po’ alla stanchezza generale e al fatto che ci trovavamo in riva ad un lago: un accumulo di stress e umidità, insomma. Il giorno dopo avevo il fiato corto ho pensato ad una bronchite […] Sempre convinto di avere una semplice bronchite, ho chiamato il mio medico curante, che mi ha visitato giovedì sera e mi ha prescritto subito delle lastre. Di lì si è scoperto che avevo uno pneumatorace con un polmone collassato”.
