Ossitocina: cos’è, a cosa serve nella sessualità e come stimolare l’ormone dell’amore

Conosciuta come "ormone dell'amore", l'ossitocina gioca un ruolo fondamentale nell’attaccamento infantile, del comportamento materno e nella formazione della coppia

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Roberto Bernorio

Ginecologo, Psicoterapeuta e Sessuologo clinico

Medico specializzato in Ostetricia e Ginecologia, Psicoterapeuta e Sessuologo clinico, si dedica in particolare ai disturbi del dolore sessuale femminile e ai problemi di coppia.

L’ossitocina è conosciuta come “l’ormone dell’amore” essendo un potente modulatore di diversi aspetti delle relazioni interpersonali. I neuropeptidi (ndr. messaggeri chimici prodotti e rilasciati dai neuroni) come l’ossitocina e la vasopressina giocano un ruolo fondamentale nell’inizio e nel mantenimento dell’attaccamento infantile, del comportamento materno e nella formazione della coppia.

Che cos’è l’ossitocina?

L’ossitocina è un ormone prodotto dall’ipotalamo che agisce principalmente sulla mammella e sull’utero. Oggigiorno è conosciuta come l’ormone dell’amore perché permette di provare affetto, empatia e maggior vicinanza con il proprio partner, ma le funzioni che svolge questo ormone in realtà sono molteplici.

Ci aiuta non solo a sviluppare un legame con gli altri, come nel caso delle relazioni amorose o del rapporto madre-figlio, ma contribuisce anche al mantenimento di un equilibrio personale riducendo lo stress e favorendo il rilassamento.

Il legame madre-figlio

L’ossitocina è conosciuta per il suo ruolo importante nella riproduzione femminile. Si tratta di un facilitatore per il parto che viene rilasciato in grandi quantità durante il travaglio stimolando le contrazioni uterine. L’ossitocina è responsabile non solo delle contrazioni uterine che si verificano durante il travaglio e il parto, ma anche di quelle che si verificano nel piacere post-orgasmico.

Altro ruolo chiave è quello che svolge nel regolare la relazione tra la madre e il neonato durante l’allattamento: questo ormone viene rilasciato in seguito alla suzione dei capezzoli stimolando la produzione di latte da parte delle ghiandole mammarie; la suzione del bambino durante l’allattamento provoca il rilascio di ossitocina che a sua volta aumenta l’eiezione del latte.

Inoltre, sia nell’uomo che nella donna la sola visione del neonato genera un aumento di questo ormone, influenzando l’accudimento del bambino.

L’ormone dell’amore

L’ossitocina è coinvolta in un’ampia varietà di funzioni fisiologiche, che riguardano non solo la gravidanza, le contrazioni uterine, il comportamento materno e l’espulsione del latte, ma anche l’attività sessuale.

Al momento dell’orgasmo il rilascio di ossitocina e di altri ormoni generano un senso di appagamento, benessere e rilassamento coinvolgendo la persona non solo da un punto di vista fisico ma anche psicologico; inoltre l’ossitocina è responsabile delle contrazioni che si verificano durante e dopo l’orgasmo.

Si tratta di un ormone che gioca un ruolo chiave nelle interazioni sociali e nelle relazioni sentimentali. Gli studi hanno rilevato concentrazioni di ossitocina più elevate tra le persone che affermavano di essersi innamorate, ecco perché prende il nome di ormone dell’amore.

Il legame di coppia

Recentemente è stato dimostrato che l’ossitocina sembra avere una componente basata sulla ricompensa in quanto attiva le vie dopaminergiche e i centri dopaminergici del piacere, rivelando una componente di ricompensa nei sentimenti di amore e nelle relazioni interpersonali.

Secondo alcune teorie l’ossitocina, insieme alla vasopressina, viene rilasciata quando una persona si sente al sicuro, aumentando l’intimità all’interno di una coppia. Alti livelli di ossitocina sembrano quindi rafforzare gli aspetti positivi delle relazioni di coppia e sarebbero presenti quando si instaura un legame più profondo con il proprio partner e quando il rapporto è caratterizzato da supporto emotivo. Questo ci fa capire per quale motivo viene considerato un ormone alla base della formazione del legame di coppia.

La fiducia

Altro aspetto in cui è implicata è la costruzione della fiducia, elemento necessario per sviluppare le relazioni emotive. L’ossitocina rilasciata nel cervello durante l’attività sessuale è infatti importante per creare un legame intimo con il proprio partner sessuale.

Abbracci, baci, sesso, sono tutti momenti durante i quali si verifica un rilascio di ossitocina che produce sensazioni positive che vanno a stimolare una maggior vicinanza tra i due partner e uno sviluppo delle capacità empatiche.

Quello che è emerso da uno studio condotto all’università di Bonn è che negli uomini impegnati in una relazione stabile l’ossitocina rinforza l’evitamento di donne considerate da loro attraenti, contribuendo quindi alla fedeltà e a rapporti più stabili.

Come stimolarla?

Come abbiamo visto l’ossitocina è legata alla sfera sociale e relazionale, i legami che instauriamo con le persone ci permettono di stimolare la produzione di questo ormone in modo molto semplice. Nel momento in cui avviene uno scambio di affettività e di supporto questo innesca una maggior produzione di ossitocina. In questi scambi rientrano gli abbracci, i baci, il tocco e le coccole, il contatto fisico quindi è in grado di generare uno stato di benessere psicofisico. Il rilascio di ossitocina si verifica durante la stimolazione mammaria e genitale, ma anche gli stimoli olfattivi e uditivi non sono da escludere; l’esposizione ad odori gradevoli e alla musica ne sono un esempio.