Come calcolare le contrazioni in gravidanza

Munirsi di orologio e segnare durata e frequenza: ecco come calcolare le contrazioni in gravidanza e capire se si è prossime al parto

Man mano che si avvicina il momento del parto, le contrazioni diventano più frequenti e regolari. Calcolarne ritmo e frequenza durante le ultime settimane di gravidanza diventa quindi fondamentale per capire quando bisogna recarsi in ospedale. E’ necessario controllare quanto durano e l’intervallo di tempo che intercorre tra una contrazione e l’altra, così da capire se tutto stia procedendo in modo regolare.

Calcolare la durata e la frequenza delle contrazioni

Non appena la donna comincia ad avvertire le contrazioni, deve munirsi di orologio con le lancette dei secondi o un cronometro per capire se sono regolari, appuntandosi su un foglio l’ora precisa di inizio e fine di ognuna. Così facendo, potrà conoscerne la durata e l’intervallo di tempo intercorso tra una e l’altra. Meglio non cominciare a calcolarle a metà o alla fine, ma aspettare sempre l’inizio della successiva per prendere il tempo. Di solito, la durata di ogni contrazione è pari a circa 20 secondi nella fase iniziale e 60-90 secondi in quella finale. La frequenza va controllata misurando l’intervallo tra una contrazione e la successiva, che inizialmente oscilla tra i 30 e i 15 minuti. Quando le contrazioni si succedono a una distanza di circa 10 minuti, con una durata stimata tra i 40 e i 50 secondi, è il momento di recarsi in ospedale.

Le contrazioni della fase prodromica

La fase prodromica è caratterizzata dalla presenza di contrazioni inizialmente irregolari, più o meno intense. Si tratta di una fase di preparazione al travaglio, durante la quale i tessuti della mamma si allenano al passaggio e all’uscita del bambino. Inizialmente possono durare 2-3 ore, arrestarsi e poi riprendere con una certa cadenza, manifestandosi generalmente nelle ore serali o notturne con dolori simili a quelli mestruali. Possono essere associate ad altri segnali, come l’espulsione del tappo mucoso insieme a piccole striature di sangue, dovute alle iniziali modificazioni della cervice uterina. Queste contrazioni possono precedere di alcune ore o addirittura di giorni il travaglio vero e proprio. I tempi di questa fase variano da donna a donna e dipendono da diversi fattori. In genere, dura circa 5-6 ore nelle nullipare, e anche meno nelle pluripare.