Secchezza nasale: cos’è, cause e rimedi naturali

La secchezza nasale è spesso conseguenza del riscaldamento acceso, che diminuisce l’umidità in casa riducendo l’idratazione delle mucose di naso e gola

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Cos’è

Per secchezza nasale si intende una condizione in cui le cavità nasali risultano disidratate per una diminuzione della produzione di muco o per una rapida evaporazione del muco prodotto. I sintomi della secchezza nasale possono includere la formazione di crosticine nelle narici, la sensazione di avere naso secco, prurito, fastidio, dolore e sanguinamento del naso. Nei casi più gravi si possono presentare anche alterazioni del senso dell’olfatto, gonfiore a livello del naso e arrossamento. Se i sintomi si protraggono a lungo, se si aggravano, se sono associati anche a stanchezza, disturbi della vista o della pelle e se non si riesce a stabilire una causa della secchezza nasale, è bene consultare il proprio medico. Se invece i sintomi sono lievi e transitori è possibile intervenire con piccoli accorgimenti e rimedi naturali che aiutano a idratare le cavità nasali e ad alleviare l’irritazione data dalla secchezza.

Cause

Le cause della secchezza nasale possono essere varie e diverse. Generalmente la secchezza del naso non è associata a malattie gravi ma in alcuni casi, può essere una conseguenza di patologie come infezioni virali o batteriche che colpiscono le vie aeree, malattie respiratorie, asma o sindrome di Sjögren. A volte può invece trattarsi di un effetto collaterale di terapie farmacologiche; la secchezza nasale può ad esempio presentarsi in seguito all’assunzione di isotretinoina, un principio attivo utilizzato nella formulazione di medicinali per il trattamento dell’acne. La secchezza nasale può presentarsi o aggravarsi in presenza di inquinamento ambientale, nei forti fumatori o quando si è esposti a lungo a polvere o sostanze irritanti per le vie respiratorie, ad esempio in alcuni luoghi di lavoro.

Nella maggior parte dei casi la secchezza delle narici dipende però dalla scarsa umidità ambientale, condizione che si verifica spesso quando si accendono i riscaldamenti d’inverno o l’aria condizionata durante i mesi estivi. In generale, quando la secchezza nasale è conseguenza di patologie o legata all’assunzione di terapie, non riguarda solo il naso ma anche le altre mucose del corpo e la pelle, mentre se è dovuta ad agenti ambientali può interessare solo le cavità nasali e la gola.

Rimedi naturali

I rimedi naturali indicati per contrastare la secchezza nasale vanno scelti in base alla causa che determina il sintomo. Se ad esempio la causa della secchezza è un’infezione virale o batterica è necessario intervenire con antinfiammatori o antibiotici, seguendo le indicazioni del proprio medico. Quando la secchezza del naso dipende da una scarsa umidità ambientale, sarà invece d’aiuto agire migliorando il microclima della propria abitazione o dell’ambiente di lavoro; un’umidità ottimale può aiutare anche se la secchezza nasale è data da terapie farmacologiche. Per umidificare gli ambienti chiusi eccessivamente secchi è importante arieggiare le stanze a casa o al lavoro aprendo le finestre almeno mezzora ogni giorno. L’umidità ambientale può essere incrementata anche grazie a umidificatori elettrici, diffusori a ultrasuoni di oli essenziali, contenitori con acqua da collocare su termosifoni o stufa a legna quando questi sono accesi. Anche la presenza di piante d’appartamento può contribuire a migliorare la qualità dell’aria in casa, umidificando l’ambiente, soprattutto se queste sono coltivate con il metodo dell’idroponica, cioè in acqua.

I sintomi della secchezza nasale possono poi essere alleviati grazie all’uso di decongestionanti nasali in spray o in pomata, da utilizzare al bisogno anche in caso di raffreddore e rinite allergica. Questi prodotti sono generalmente formulati con ingredienti emollienti, lenitive e idratanti e con sostanze dall’azione antinfiammatoria e protettive, anche naturali; ne sono esempi gli estratti di amamelide, i tannini, i flavonoidi e gli estratti ottenuti da eucalipto e menta.

Per idratare le cavità nasali risultano molto utili anche i lavaggi nasali e i suffumigi. I lavaggi nasali si effettuano con una soluzione salina acquistabile in farmacia, facendo scorrere la soluzione acquosa attraverso le narici utilizzando una semplice siringa senza ago o un apposito strumento chiamato Neti Lota, una sorta di ampolla simile a una piccola teiera, usata nella medicina Ayurvedica proprio per ripulire le narici e idratarle. Per i suffumigi è invece sufficiente riscaldare un pentolino di acqua e respirare il vapore; all’acqua possono anche essere aggiunte alcune gocce di oli essenziali balsamici come quelli di eucalipto, pino, timo, origano, che migliorano la congestione nasale causata dal raffreddore, oltre alla secchezza. Esattamente come per i suffumigi, in caso di secchezza nasale sono efficaci anche gli aerosol e, in misura minore, bagni caldi, docce, saune e bagno turco, poiché i vapori che si sprigionano contribuiscono a idratare le mucose. Durante il bagno, può essere utile aggiungere sali da bagno contenenti essenze balsamiche ed espettoranti, se la secchezza nasale è conseguenza di stati influenzali che provocano raffreddore, congestione nasale, mal di gola e tosse.