Attenzione. Dobbiamo avere cura della pelle delle nostre mani, attimo dopo attimo. Senza concentrarci solo su patologie specifiche come la dermatite da contatto, che pure vede entrare in gioco diverse componenti, dai metalli alle materie plastiche fino ai saponi o alle piante. Tra i primi vanno ricordati il nichel, presente in molti monili come anelli o orecchini, il cromo e il cobalto, comuni nell’edilizia.
Detersivi, saponi, piante come ad esempio il geranio e addirittura certi farmaci possono, in persone predisposte, dar luogo ai sintomi. Questi, come altre patologie che possono interessare la pelle delle mani, vanno soprattutto prevenute. Con le giuste protezioni.
Lo ricordano gli esperti in occasione del Congresso della Società Italiana di Medicina estetica (SIME). Come comportarsi? Ecco i consigli pratici con particolare riferimento a tecniche di ringiovanimento, lotta all’ipersudorazione e ai problemi legati all’esposizione al sole.
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Il valore della prevenzione
“Tra i migliori alleati della bellezza delle mani – dice Loredana Cavalieri, specialista in chirurgia plastica e ricostruttiva, consigliere della Società Italiana di Medicina Estetica (SIME) e vicepresidente della sezione italiana della Società internazionale di chirurgia e medicina rigenerativa (SIMCRI) – ci sono i guanti, che vanno indossati dentro e fuori casa.
Non solo per proteggere le estremità dal freddo e dal vento, evitando shock termici; ma anche quando si fanno le pulizie in casa, è bene indossare guanti protettivi per prevenire possibili dermatiti e reazioni allergiche da saponi, disinfettanti, sgrassatori o prodotti acidi molto aggressivi. Nella cosmetica diurna non bisogna trascurare le mani, ricordandosi di applicare creme idratanti e protettive”.
Subito dopo il viso, le mani sono la parte del corpo più foto-esposta. “Mai dunque uscire di casa – ricorda l’esperta – e non solo nella bella stagione, senza aver applicato una crema con filtro solare anche sulle mani. La sera, prima di coricarsi, un velo di crema idratante, nutrirà e idraterà la pelle delle mani durante la notte. Per risvegliarsi con mani da modella. Importante infine non stressare le unghie. Attenzione agli smalti semipermanenti o permanenti che possono alterare la superficie ungueale, danneggiandola e dando reazioni allergiche anche importanti”.
Cosa fare se ci sono macchie
“Le macchie solari o dell’anziano (o lentiggini solari senili) – segnala l’esperta – fanno tanto mani “anziane” e possono anche essere il preludio di ipercheratosi, se non addirittura di tumori cutanei sul dorso delle mani. Le macchie possono essere corrette con cosmetici attivi come la vitamina C, il retinolo e altre sostanze; queste vanno sempre prescritte in modo adeguato e monitorate dal medico per cogliere intolleranze o infiammazioni, legate ad un uso improprio o eccessivo, intervenendo subito se necessario con una cosmetica riequilibrante.
Per cancellarle, si può ricorrere anche al laser (in particolare al Q-switched). Un aiuto può venire anche dai peeling chimici che rimuovono gli strati danneggiati e stimolano il rinnovamento cellulare. Entrambi questi trattamenti vanno però rimandati all’autunno o all’inverno, quando ci si espone meno al sole.
Attenzione al sudore
L’ipersudorazione (iperidrosi) del palmo delle mani e dei polpastrelli è un disturbo tanto frequente, quanto invalidante per chi ne soffre; può creare complessi e disagi fino al punto da compromettere la vita sociale o lavorativa. Spesso questo disturbo è collegato e potenziato da fattori emotivi: la paura di un’eccessiva sudorazione peggiora ulteriormente il problema.
“Un impiego sapiente della tossina botulinica, adeguatamente diluita – conclude la Cavalieri – blocca questo circolo vizioso, permettendo al paziente di gestire meglio il suo stato d’ansia e di ottenere una riduzione della sudorazione. Si tratta di un trattamento delicato, da affidare ad un medico esperto perché prevede anche un’anestesia loco-regionale a livello del polso (altrimenti sarebbe eccessivamente doloroso). La durata dell’effetto è di 6-8 mesi e il trattamento è ripetibile”.
Come ringiovanire le mani
Col passare del tempo, oltre alla cute, anche gli strati di tessuto adiposo delle mani vanno incontro ad un assottigliamento progressivo. “A livello delle mani – ricorda l’esperta – sono presenti tre strati di tessuto adiposo (superficiale, intermedio, profondo), ma con l’età il loro spessore si riduce progressivamente, mettendo così in evidenza vene, tendini e ossa.
È possibile però intervenire con terapie di ringiovanimento, che mirano al ripristinare i volumi persi. Molto efficace per il dorso delle mani è l’impiego di tessuto adiposo autologo che, oltre ad essere volumizzante, ha anche un effetto rigenerativo. In alternativa si può utilizzare l’acido ialuronico.
Buoni risultati si hanno anche con l’idrossiapatite di calcio iper-diluita che ha un effetto volumizzante e ristrutturante. Fondamentale sottolineare che il medico che si approccia a queste terapie di ringiovanimento deve avere una conoscenza approfondita dell’anatomia delle mani, per non danneggiare strutture quali vene, arterie e terminazioni nervose; è necessario dunque conoscere molto bene il piano dove andare a fare le infiltrazioni e la tecnica da impiegare”.