Ritenzione idrica, cinque regole utili da seguire prima dei farmaci

Caviglie gonfie, accumulo di liquidi, affaticamento: sono i sintomi della ritenzione idrica. Alcuni consigli pratici per combatterla oltre ai farmaci

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Federico Mereta

Giornalista Scientifico

Laureato in medicina e Chirurgia ha da subito abbracciato la sfida della divulgazione scientifica: raccontare la scienza e la salute è la sua passione. Ha collaborato e ancora scrive per diverse testate, on e offline.

Siamo fatti soprattutto di acqua. Il liquido vitale interviene in tutti i processi metabolici cellulari ed extracellulari. Ed è indispensabile, non solo per la vita, ma anche per mantenere il benessere. In questa stagione, quindi, è ancor più importante bere la necessaria quantità di acqua, anche sfruttando quella presente negli alimenti (in particolare frutta e verdura).  

 Ma per molte persone è fondamentale soprattutto contrastare i sintomi della ritenzione idrica: caviglie gonfie, affaticamento, crampi notturni, accumulo di liquidi che appesantisce. Nelle forme più serie ovviamente il medico deve consigliare le strategie più efficaci per affrontare la situazione. Ma per tutte, visto che il problema si declina soprattutto al femminile, alcune semplici regole possono aiutare a contrastare i fastidi. Anche in città. 

 Come combattere la ritenzione idrica senza usare i farmaci? 

  •  Fate movimento. Per favorire la circolazione delle gambe non bisogna rimanere a lungo nella stessa posizione, sia sedute che in piedi. È consigliabile anche al lavoro fare qualche semplice esercizio con le gambe. Ad esempio da sedute aiuta alzare alternativamente tacco e punta del piede. E se siete in ufficio ricordate di accavallare frequentemente le gambe, prima una e poi l’altra.
  • Piedi in alto. Non è un consiglio beffardo, ma un’indicazione che può aiutare a migliorare la circolazione. Al lavoro da sedute impiegate una piccola pedana ergonomica, sotto la scrivania: migliora la postura e fornisce un supporto alle gambe. E se potete riposate con le gambe leggermente sollevate, per ritrovarvi su un piano inclinato, ma senza aggiungere cuscini sotto il capo.  
  • Massaggiate le gambe. La manipolazione con massaggi drenanti e linfodrenanti può aiutare chi fa i conti con le caviglie gonfie. Fatevi però aiutare da professionisti. E non dimenticate di automassaggiarvi regolarmente, magari sfruttando anche composti naturali che possono aiutarvi passando attraverso l’epidermide. solo ricordate che i movimenti debbono essere circolari e dal basso verso l’alto. 
  • Scegliete l’abbigliamento. Anche se pare strano per contrastare la ritenzione idrica è importante anche come ci si veste. Partendo dalle scarpe: è meglio evitare i tacchi troppo alti e le zeppe. E non dimenticate che gli abiti aderenti e stretti sono nemici della circolazione, specie se comprimono all’altezza dell’addome. Meglio evitare i leggings e puntare piuttosto su tessuti traspiranti e morbidi. 
  • Aiutate la circolazione. La ritenzione idrica può legarsi anche a problemi circolatori delle vene e dei capillari. Quindi può essere utile impiegare calze elastiche, quando possibile, per aiutare a prevenire o ridurre i sintomi tipici delle gambe gonfie. L’obiettivo è esercitare una pressione decrescente dal basso verso l’alto che aiutai il flusso di sangue.  

 Il consiglio finale 

 Per combattere la ritenzione idrica, fate attenzione a tavola. In primo luogo, ricordate che il grasso in eccesso crea cellule adipose di maggiori dimensioni che possono rendere più difficile la circolazione, quindi controllate il peso.  

 E poi cercate di consumare alimenti che favoriscono il benessere vascolare, come quelli ricchi di vitamine C ed E: ad esempio gli agrumi, le fragole, i frutti di bosco, l’anguria. E ricordate che possono aiutare anche pomodori, spinaci e peperoni oltre agli infusi di zenzero, rosmarino e mirtillo.