C’è chi immagina Re Carlo III solo tra corone e ricevimenti ufficiali, intrappolato nella solennità del ruolo che ha aspettato per oltre settant’anni. E poi c’è la verità, quella che emerge tra i sentieri fioriti di Highgrove, la sua residenza preferita nel Gloucestershire. È qui che si nasconde l’altra faccia del sovrano, quella che ha lasciato a bocca aperta persino la Regina Camilla. Perché dietro la figura del re c’è un uomo profondamente legato alla natura, con un debole tutto personale: la passione (quasi maniacale) per il giardinaggio.
Il segreto di Highgrove: la routine che nemmeno Camilla si aspettava
A svelare questo lato meno noto di Re Carlo III è stato Jack Stooks, ex membro del personale reale, intervistato di recente nel programma britannico Cambridgeshire Live. Per oltre vent’anni ha lavorato a stretto contatto con il sovrano, proprio nei giardini di Highgrove House, uno dei luoghi simbolo della tenuta reale e autentico rifugio verde del monarca.
Il racconto di Stooks è preciso, quasi affettuoso, e tratteggia un Carlo appassionato, determinato, perfino puntiglioso: “Appena rientrava a casa per il weekend, si fiondava in giardino per controllare ogni singolo dettaglio: cosa era stato fatto, cosa no, quali piante avevano bisogno di attenzione”. Una dedizione tale da far pensare che, se non avesse dovuto fare il Re, Carlo avrebbe probabilmente fatto il giardiniere. O almeno il supervisore supremo di ogni siepe del Regno Unito.
Una passione che pare abbia lasciato interdetta anche Camilla, sua moglie e compagna di vita. Abituata a condividere con lui momenti di relax, la regina consorte avrebbe scoperto con il tempo che, tra loro due, la vera “altra donna” era in realtà la lavanda inglese.
Re Carlo e la natura: più che un hobby, una filosofia di vita
La passione di Carlo per il giardinaggio non è in realtà un capriccio recente, ma affonda le radici nel tempo. Quando nel 1980 acquistò Highgrove House, lo fece proprio perché affascinato dalla vastità e dal potenziale del terreno che la circondava. Negli anni, ha trasformato la proprietà in un eden personale, sviluppando un giardino biologico che rispecchia appieno la sua visione ecologica e sostenibile. Non si tratta, insomma, solo di piante da potare: per il sovrano è quasi una missione culturale.
Secondo quanto riportato anche dal Daily Mail, Highgrove è oggi una delle residenze più fotografate e ammirate tra quelle reali, non solo per la sua bellezza ma per l’impegno concreto di Carlo nella sua gestione. Dall’utilizzo di tecniche biodinamiche alla selezione delle varietà autoctone, tutto è studiato per rispettare l’equilibrio della natura. E sì, è proprio lui a voler supervisionare ogni aiuola, ogni piantumazione, ogni passaggio di tosaerba.
Un amore per la terra che non ha mai nascosto nemmeno nei suoi look da tempo libero. Altro che abiti sartoriali: a Highgrove, Re Carlo si lascia vedere con gilet di tweed, camicie a quadri e scarponcini di cuoio vissuti, perfettamente abbinati al suo cappello in feltro preferito. Un look da “lord campagnolo” che oggi sarebbe definito cottagecore, ma che lui porta avanti con orgoglio da decenni, molto prima che TikTok lo trasformasse in estetica.