Re Carlo furioso, la tradizione di famiglia rischia di scomparire

A Sandringham mancano i fagiani e Re Carlo è furioso: la battuta di caccia di famiglia rischia di essere cancellata per la prima volta dopo decenni

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Ilaria di Pasqua

Lifestyle Editor

Nata a Carpi, si laurea in Fashion Culture and Management. La sua avventura nella moda comincia come Producer, ma nel 2020, con coraggio, diventa Web Editor, fonde stile e scrittura con amore.

Pubblicato: 3 Giugno 2025 07:00

È una tradizione che profuma di inverno inglese, stivali di gomma e giacche di tweed, e che da decenni scandisce le festività reali come poche altre. Eppure quest’anno potrebbe saltare tutto: la storica battuta di caccia del Boxing Day a Sandringham è a rischio, e Re Carlo – secondo fonti vicine alla Royal Family – sarebbe furioso. Non è solo questione di fagiani. È questione di rituali, di memoria, di potere. E anche un po’ di prestigio.

A Sandringham soffia un vento di crisi: niente fagiani, niente caccia?

Ogni anno, il 26 dicembre, i Windsor si riuniscono a Sandringham, nella tenuta reale nel Norfolk, per il classico shooting di fine anno. Una battuta di caccia ai fagiani che non è solo passatempo: è simbolo della solidità monarchica, dello spirito di continuità, dell’idea che in certe famiglie – per quanto altissime – nulla cambia davvero.

Ma quest’anno le cose sono diverse. Secondo quanto riportato dal Sun e confermato da Hello!, la popolazione di fagiani nella tenuta è drasticamente diminuita. Gli uccelli, da sempre allevati direttamente in loco, sembrano quasi spariti. Si parla addirittura di “un’annata nera”, in cui i volatili sarebbero così pochi da rendere impossibile l’evento stesso. E a Re Carlo, che tiene moltissimo a questo appuntamento, la notizia non è affatto piaciuta.

Le voci di palazzo parlano di un sovrano “livid”, ovvero fuori di sé dalla rabbia. Per lui, rinunciare al Boxing Day shooting sarebbe come cancellare un pezzo di Natale reale. E no, non vuole nemmeno sentir parlare di importare fagiani da allevamenti esterni per salvare la tradizione: non sarebbe nello spirito di Sandringham, dove la fauna è sempre stata gestita con criteri “locali” e sostenibili (per quanto il concetto possa sembrare controverso, nel contesto di un evento venatorio).

Ad aggravare la situazione, ci sarebbe anche il licenziamento di un gamekeeper storico, una figura fondamentale nella gestione dell’equilibrio naturale della tenuta. Segnale che qualcosa, lì, sta cambiando. E che forse anche la monarchia deve fare i conti con una nuova stagione – non solo climatica, ma simbolica.

Re Carlo e i suoi rituali: quando la tradizione è una forma di potere

Per Re Carlo, la questione non è solo “sportiva”. Il Boxing Day shooting è uno dei pochi riti condivisi con i membri più stretti della famiglia, in particolare il principe William, che partecipa regolarmente, e – secondo alcuni – anche Kate Middleton, che in passato si sarebbe unita almeno una volta alla battuta.

Si tratta di un’occasione in cui i Windsor si mostrano “compatti”, indossando lo stesso tweed, stringendo tra le mani i bastoni da caccia e mantenendo un protocollo che risale ai tempi di Re Giorgio. Un rito di iniziazione, di coesione, di esclusività. L’assenza di Harry e Meghan da anni a questa parte ha già messo in luce fratture visibili all’esterno; se ora dovesse venire meno anche uno degli eventi simbolici per eccellenza, che tipo di messaggio arriverebbe al pubblico e ai tabloid?

Re Carlo ha sempre avuto un rapporto molto particolare con la tradizione. A differenza della madre, Elisabetta II – custode silenziosa dell’etichetta più ferrea – lui ha cercato negli anni di reinterpretarla, talvolta modernizzarla, altre volte custodirla con gelosia. E la battuta di caccia è una di quelle cose che rientrano nella seconda categoria. Se oggi la vede sfuggirgli di mano, non è difficile immaginare il suo sconcerto. Non tanto per la mancanza dei fagiani, quanto per la fine di un simbolo familiare.