Politico, visionario, noto a tutti per la sua personalità, per essere stato uno degli esponenti più importanti del panorama italiano politico e imprenditoriale. Non solo: Silvio Berlusconi, che ci ha lasciati il 12 giugno all’età di 86 anni, è stato (anche) un mattatore e un esperto di comunicazione. In grado di catturare e di coinvolgere con frasi ad effetto, battute e persino neologismi, DiLei vuole ricordare le citazioni e gli aforismi celebri.
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Le frasi celebri di Silvio Berlusconi
Tante le frasi iconiche, forse troppe, ed è impossibile riassumerle tutte. Ma vogliamo provarci. Del resto, Silvio Berlusconi è passato alla storia non solo in veste di imprenditore e politico: le parole, per lui, erano un mezzo per esprimersi, per comunicare, per arrivare a tutti. Un linguaggio “unico”, dal momento in cui ha inventato neologismi, raccontato barzellette (persino durante gli eventi pubblici), ed è così che vogliamo riassumere le citazioni celebri.
- Come dice una bellissima canzone di Edith Piaf, Je ne regrette rien, non rimpiango, né rinnego nulla. Se ho commesso errori l’ho fatto perché ho creduto troppo nella libertà. E li rifarei.
- Non ho il tempo di considerarmi malato. Non ho un’altra ricetta per il successo. Del resto, gli esami non finiscono mai. Meglio non guardare indietro. Se no, c’è il rischio di sentirsi stanchi.
- Io? Ho sempre lavorato e non ho avuto tempo di invecchiare.
- Non c’è nessuno sulla scena mondiale che può pretendere di confrontarsi con me, nessuno dei protagonisti della politica che ha il mio passato, che ha la storia che ho io. Da un punto di vista personale se c’è qualcuno che ha una posizione di vantaggio questo qualcuno sono io. Quando mi siedo a fianco di questo o quel premier o capo di stato, c’è sempre qualcuno che vuole dimostrare di essere il più bravo, e questo qualcuno non sono io. La mia bravura è fuori discussione. La mia sostanza umana, la mia storia, gli altri se la sognano.
- La felicità è uno stato di grazia irraggiungibile che forse non esiste nella realtà terrena. È un qualche cosa a cui si tende, ma che non si riesce mai a raggiungere.
- Anche io rifarei tutto quello che ho fatto, nonostante le sofferenze sono convinto che non ci sia nulla di più bello che battersi per il proprio Paese e per la libertà. E sono fiero di farlo con voi.
- L’Italia è il Paese che amo. Qui ho le mie radici, le mie speranze, i miei orizzonti. Qui ho imparato, da mio padre e dalla vita, il mio mestiere di imprenditore. Qui ho appreso la passione per la libertà.
Ho scelto di scendere in campo e di occuparmi della cosa pubblica perché non voglio vivere in un Paese illiberale, governato da forze immature e da uomini legati a doppio filo a un passato politicamente ed economicamente fallimentare. - Domani sogneremo altri traguardi, inventeremo altre sfide, cercheremo altre vittorie.
- Se regalerete una nuova vita a un cagnolino del canile, verrete ripagati dal più grande degli amori.
- Mi consenta!
- È stato così per l’imprenditore che parte da zero e inventa avventure nuove e fuori dai confini prefissati, ed è così anche nella mia attività politica. L’innovatore è uno che fa le cose in modo diverso da quello in cui si sono sempre fatte. Ritengo di essere geneticamente, istintivamente un innovatore; ma l’innovatore incarna l’antitesi dell’establishment che giudica ingombrante, fastidioso, da mettere ai margini chiunque abbia il gusto e il pallino delle novità.
- Sono un galantuomo, una persona perbene, un signore dalla moralità assoluta, un uomo di sport e di televisione. Non ho mai fatto affari, non ho mai giocato in Borsa, mai avuto questioni con il fisco. Tutte le mie attività sono sotto i riflettori. I giornali si vedono, la tv si vede e si giudica, la politica pure.
- La gente crede che io mi identifichi con le mie trasmissioni. Vi assicuro che non è così. Come spettatore mica le guardo tutte. Ma quelle nuove sì. D’altronde è il mio mestiere.
- Bisogna avere fiducia in se stessi, porsi dei traguardi ambiziosi e poi fare sacrifici per raggiungerli. Quando si vuole il risultato finale, è sempre positivo. Bisogna continuare a sperare, impegnarsi e non fermarsi. Da ogni male si deve trarre un bene, questo è fondamentale per superare le difficoltà della vita.
- Qualche volta sì, mi piacerebbe davvero farmi da parte, lasciare che gli altri se la cavino da soli. Mi viene in mente Ungaretti: “Lasciatemi così, come una cosa posata in un angolo e dimenticata”. Per due o tre giorni, naturalmente. Non di più.
- Ormai i capelli li devo chiamare per nome.
- Quando non è un venticello calunnioso, una furbata dozzinale, la satira è un vento di libertà.
- Ai miei tempi potevo dirmi abbastanza alto, oggi con le nuove generazioni confesso di essere sotto la media.
- Non perdo tempo a smentire sciocchezze. Anzi, proporrò una tassa sulle chiacchiere.
- Non mi è mai successo di leggere un libro con i miei figli, poche volte mi è capitato di commentare un giornale con loro.
- Le mie giornate sono pazzesche, lo sai. Il lavoro, la politica, i problemi, gli spostamenti e gli esami pubblici che non finiscono mai, una vita sotto costante pressione. La responsabilità continua verso gli altri e verso di sé, anche verso una moglie che si ama nella comprensione e nell’incomprensione, verso tutti i figli, tutto questo apre lo spazio alla piccola irresponsabilità di un carattere giocoso e autoironico e spesso irriverente.
- La libertà è come una corda tesa, che non si rompe all’improvviso, ma che poco a poco si allenta, si incanapisce, si sfilaccia, diventa libertà condizionata, libertà ferita, libertà minore, libertà che non c’è più.
- Dovete sempre avere il sole in tasca e tirarlo fuori al momento giusto, per donarlo, con un sorriso, a tutte le persone con cui venite in contatto e prima di tutto ai vostri cari, alla vostra famiglia, a chi collabora con voi.
- Non ho scelto io la politica: mi è stata imposta dalla Storia.
Le frasi sulle donne
Non è facile riassumere tutte le donne della vita di Silvio Berlusconi: gli amori, le ex mogli, l’ultima compagna, sempre al suo fianco, Marta Fascina, sposata in una cerimonia di “non-nozze”, suggellando così l’ultimo amore della sua esistenza. Nel corso della sua vita, si è lasciato spesso andare ad alcune frasi che sono rimaste inevitabilmente nella storia. Il suo amore per le donne non sempre è stato compreso, soprattutto per alcune battute. Con altre frasi, invece, Berlusconi ha elogiato le donne della sua vita, come l’amatissima mamma Rosa Bossi.
- “Canale 5” lo porrei più o meno sulla lunghezza d’onda della Rete 1 della Rai; “Italia 1” manterrà fede a se stessa, un canale giovane, simpatico. Per “Rete 4” stiamo invece pensando a un target molto femminile con programmi dedicati specialmente alle donne. Non dobbiamo dimenticare che sono loro le maggiori “acquirenti” di pubblicità.
- Donne, votatemi. Ho dato la caccia al vostro amore per tutta la vita.
- Per ognuno di noi la mamma è l’affetto più profondo, più vero, l’unico davvero incondizionato. Da figlio ho fatto e continuo a fare tutto il possibile perché mamma Rosa, dal Cielo, possa essere orgogliosa di me.
- [Sulla morte di Oriana Fallaci] Con Oriana Fallaci scompare una donna straordinaria, oltre che una grande giornalista, che non ha mai rinunciato alla sua libertà di pensiero, anche quando le sue parole rischiavano di apparire scomode o addirittura temerarie.
- [Sulla morte di Raffaella Carrà] Mancherà. Io le ho voluto molto bene.
- […] il calcio è come le donne, un po’ irrazionale.
- [Sull’ultima compagna Marta Fascina] Marta ha superato se stessa, mi è stata accanto con una cura e una dedizione senza eguali.
- Sono una persona giocosa, piena di vita. Amo la vita, amo le donne.
- Io non credo di essere mai andato a nanna, a dormire, con una delle mie mogli nel momento in cui ci amavamo tanto, senza desiderarla e senza fare l’amore.
- Solo mia mamma mi vuole bene, altro che Gianfranco. Lei mi dice sempre: “Dai Silvio, sai che tutti ti amano”.
Le frasi sul calcio e sul Milan
Non solo la politica ha fatto da “sfondo” alla vita di Berlusconi, ma anche e soprattutto lo sport. Impossibile non citare il Milan, la squadra del cuore, che ha cresciuto, e su cui ha sempre investito e creduto. Per ben 31 anni è stato proprietario del Milan, fino al 13 aprile del 2017. Tante le frasi storiche, anche sul Monza, il cui legame con la squadra si è consolidato negli ultimi anni, esattamente con l’acquisto avvenuto il 29 settembre 2018.
- Sono milanista, sono tifoso, non sono mica una bestia diversa dagli altri solo perché mi chiamo Berlusconi… Non c’è solo il Berlusconi dipinto sui giornali… Io sono uno che ai fatti di cuore ci tiene, mi potrei definire un sentimentale che agisce con razionalità. Nel calcio sarò e agirò come il Berlusconi della Tv, non sarò diverso.
- Nel calcio ci sono state tre squadre che hanno segnato la storia. Una è l’Ajax di Cruijff, una è il Milan degli olandesi e l’ultima è il Barcellona di Guardiola.
- Ai tifosi del Milan chiedo di unire i loro cuori a quelli dei giocatori. E poi vorrei che non ci fossero fischi all’annuncio delle formazioni rivali, che San Siro ridiventi lo stadio della signorilità, della classe, dello stile, del rispetto.
- Rinuncerei allo scudetto pur di vincere le elezioni.
- Ho insegnato al Milan come si gioca al calcio.
- Il Milan è la squadra più titolata del mondo, e io il presidente che ha vinto più trofei. Santiago Bernabeu ne ha vinti la metà e gli hanno pure intitolato uno stadio.
- [Sul Monza] L’innamoramento per una squadra che senti tua e lo è, non può essere che totale. E con i ragazzi e l’allenatore faccio quello che ho sempre fatto al Milan. Li sento, li consiglio, li stimolo, li complimento per il loro comportamento in campo, mi spingo a fare delle osservazioni se c’è nel loro comportamento qualcosa che non va. Insomma non ho perso le mie buone abitudini di sempre.
- Diego è un grande giocatore ma nel Milan non potrebbe essere inserito. Ha un carattere difficile.
- Io il successo me lo sono meritato, come Franco Baresi che si è fatto i suoi miliardi giocando da grande difensore.
- Si parla del Milan di Sacchi, di Zaccheroni e di Ancelotti e non si parla mai del Milan di Berlusconi. Eppure sono io che da 18 anni faccio le formazioni, detto le regole e compero i giocatori.
- Con il Monza abbiamo in mente un programma particolare. Sarà una squadra giovane e tutta composta da giocatori italiani, tutti ragazzi. […] Dovranno avere i capelli in ordine, c’è già un parrucchiere di Monza che ha detto farà i capelli gratis. Niente barba e niente tatuaggi, così come non dovranno portare orgogliosamente orecchini vari. Saranno un esempio di correttezza in campo. Si scuseranno con gli avversari in caso di fallo e tratteranno l’arbitro come un signore. Se richiesto l’autografo non faranno schizzi, ma scriveranno bene nome e cognome e andranno sempre in giro vestiti con sobrietà e a modo. Voglio qualcosa di diverso dal calcio attuale.
Le frasi sulla televisione e sui media
Impossibile non ricordare, poi, l’impegno di Silvio Berlusconi verso lo spettacolo e la televisione. Il suo impero, infatti, include anche la società Mediaset, cambiando inesorabilmente la storia della TV italiana degli ultimi decenni. Fondata il 15 dicembre 1993, Berlusconi ha investito in qualità di imprenditore ma anche di visionario appassionato di comunicazione dei media. Di seguito abbiamo raccolto alcune delle frasi celebri sulla televisione e sui media.
- Non credo ai nuovi bisogni, alle nuove aspettative. […] La televisione oltre che essere un grande momento di comunione familiare, è lo strumento grazie al quale la qualità della vita è andata via via migliorando: in qualunque parte d’Italia c’è un’offerta di spettacolo, di evasione che consente di passare le ore libere della giornata (e basti pensare alla gente sola in casa, a chi giace in un letto di ospedale) in maniera piacevole.
- La Tv è un’occasione unica per stare in famiglia; bisogna saperla utilizzare.
- L’imparzialità è la “conditio sine qua non” per una corretta informazione; l’obiettività è indispensabile perché, se manca, la gente se ne accorge subito. La linea sarà quella di raccontare i fatti ed eventualmente, se ci sono, le versioni contrastanti su quei fatti. Saranno notiziari meno attenti a quel che si dice e molto più attenti a quel che accade.
- La mia famiglia considera Mediaset assolutamente incedibile. È una storia industriale italiana della quale sono orgoglioso di essere il fondatore e sono ancor più orgoglioso di come i miei figli e i miei collaboratori hanno continuato la mia opera facendo crescere l’azienda e mantenendole il ruolo di protagonista dell’informazione e dello spettacolo nel nostro Paese. Il destino della famiglia Berlusconi e quello di Mediaset sono indissolubilmente legati.
- I politici temono molto un uso ideologico della televisione, che è un mezzo tanto potente. Ma io ho cercato di fare il pellegrino, e di emozionare quelli che reggono le sorti dei governi con un progetto di televisione commerciale che non può avere risvolti ideologici, a meno di non essere penalizzata nell’ascolto.
- Io credo che non sia il caso di piangere. Si va verso una cultura internazionale che ha evidentemente anche lati negativi. Però la storia si muove in questa direzione. Non ci si può opporre, non ci sono alternative. Spetta a ciascuno di noi conservare la propria identità culturale, che non può e non deve essere cancellata.