Divano Chesterfield, perché si chiama così e chi lo ha inventato

Icona d'arredamento che incarna perfettamente l'eleganza senza tempo, il divano Chesterfield è un must in casa: scopriamo qualcosa in più sul suo conto

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

Simbolo d’eleganza e di raffinatezza senza tempo, il divano Chesterfield è uno dei modelli più famosi al mondo, e nonostante sia ormai da secoli in uso continua a trovare spazio nell’arredamento di case di lusso, sia in stile classico che in stile moderno. Si tratta, d’altra parte, di un pezzo d’arredo ormai divenuto iconico, e che in quanto tale è in grado di valorizzare qualsiasi ambiente in cui viene posizionato. Scopriamo qualcosa in più sulla sua origine e su come è fatto il divano Chesterfield.

La storia del divano Chesterfield

Partiamo proprio da un po’ di storia: dove è nato il divano Chesterfield e a cosa deve il suo nome? Purtroppo, le documentazioni storiche sono scarse e non molto attendibili, ma non è difficile immaginare che la sua origine affondi le radici presso la cittadina inglese di Chesterfield, situata nel Derbyshire. C’è però molto di più: il divano sarebbe infatti stato inventato da Lord Philip Dormer Stanhope, quarto Conte di Chesterfield, un nobile e diplomatico inglese che, alla sua epoca (siamo nel pieno del ‘700) veniva considerato l’emblema del vero galantuomo.

Grande intellettuale, scrittore e amante dei viaggi, girò a lungo per l’Europa continentale e conobbe uno degli uomini più illustri dei suoi tempi, il filosofo Voltaire. Nei suoi soggiorni all’estero, Stanhope ebbe sicuramente modo di visitare numerose abitazioni di lusso, come ad esempio a Parigi e a Bruxelles, dove affinò il suo senso estetico per l’eleganza e la raffinatezza. Vi sono persino delle lettere che, pubblicate postume, sembrano descrivere quello che poi diventò il divano Chesterfield: si parla infatti dell’esigenza di avere delle sedute comode (come quelle delle carrozze, nate per attutire gli urti) e che, utilizzate da gentiluomini, non spiegazzino i loro indumenti.

Sembra dunque nascere così, nel corso del 18esimo secolo, il primo divano Chesterfield della storia. Purtroppo, negli anni seguenti si persero le tracce di ciò che questo modello di divano dovrebbe aver significato nella società dell’epoca: lo ritroviamo infatti solamente verso la fine della prima metà dell’800, quando compare nei primi cataloghi commerciali delle botteghe artigiane inglesi. Da quel momento, è diventato simbolo di lusso ed eleganza: in tutti i salotti più prestigiosi ne erano presenti diversi modelli, accomunati dalle linee raffinate e da quelle che sono diventate le caratteristiche tipiche del divano Chesterfield.

Poi, nel corso del ‘900, grazie all’avvio della produzione industriale, il bacino di utenti che poterono permettersi di acquistare un pezzo d’arredamento del genere divenne molto più ampio. Tra gli anni ’50 e ’60, in pieno boom economico, il divano Chesterfield fu un vero e proprio must have nell’arredamento di tutte le case dell’epoca, considerato un modello iconico in grado di apportare eleganza al proprio salotto. Il suo successo è giunto fino a noi, essendo questo divano ancora oggi molto utilizzato e perfettamente abbinabile alle più moderne tendenze di interior design.

Com’è fatto il divano Chesterfield

Impossibile non averlo mai visto: nei ritratti d’epoca vittoriana, nelle foto in bianco e nero dei primi del ‘900, e poi al cinema e in televisione, il divano Chesterfield è protagonista di lunghi secoli di stile e design. Ma quali sono le sue caratteristiche principali? Innanzitutto, i suoi tipici braccioli a “S”, che formano un ricciolo verso l’esterno: sono comodissimi e ancora oggi molto attuali. Un altro elemento fondamentale è lo schienale, che nel modello originale ha la stessa altezza dei braccioli, formando quindi un tutt’uno visivamente molto elegante.

I cuscini presentano i caratteristici bottoni, e l’intero divano è rivestito in cuoio: all’epoca, era considerato non solo un materiale lussuoso, ma anche estremamente igienico, perché impermeabile e facilissimo da pulire. Dal divano Chesterfield, inventato da Stanhope (o almeno così si narra) per potersi anche sdraiare comodamente durante i suoi sonnellini pomeridiani, deriva la poltrona Chesterfield, un vero simbolo del lusso che non ha età, perfetta per impreziosire uno studio o un ufficio, senza dover rinunciare al confort.

Divano Chesterfield, le versioni più moderne

Dall’originale divano Chesterfield sono poi nate infinite varianti, che si discostano a volte anche parecchio per uso di materiali, colori e linee di design. Quelli che vanno ancora per la maggiore sono ovviamente i divani più classici, che rispecchiano l’eleganza dell’epoca, ma è possibile scegliere modelli personalizzati che si abbinano meglio al proprio tipo di arredamento. Se un Chesterfield originale si sposa benissimo, ad esempio, con la moderna tendenza di design industriale, per uno stile meno opulento come quello scandinavo o quello minimalista è necessario trovare il giusto compromesso.

Così, al classico divano Chesterfield in pelle a due posti, troviamo la più moderna versione angolare, perfetta per tutta la famiglia. O ancora il divano con rivestimento in tessuto, declinato in vari colori e persino in stampe a fantasia. Non mancano i modelli in microfibra, facili da pulire e super resistenti. Per chi ama lo stile più retrò, ci sono quelli con i piedini in metallo, sia lucido che opaco. E per chi non rinuncia alla comodità, esistono persino i divani Chesterfield con funzione reclinabile: il top per rilassarsi nel proprio soggiorno.