Vitamina F: proprietà, benefici e alimenti in cui trovarla

Composta da una miscela di due acidi grassi essenziali, questa vitamina liposolubile è molto preziosa per la salute del cuore e non solo!

Foto di Biagio Flavietti

Biagio Flavietti

Farmacista e nutrizionista

Farmacista e nutrizionista, gestisce dal 2017 una pagina di divulgazione scientifica. Appassionato di scrittura ed editoria, lavora come Web Content Editor per alcune realtà del settore farmaceutico e nutrizionale.

La Vitamina F è uno dei nutrienti meno conosciuti dal pubblico ma altrettanto importanti per la salute umana di organi e tessuti. Si tratta di un gruppo di acidi grassi essenziali, noti come acidi grassi polinsaturi (PUFA), che comprende due categorie principali: acido linoleico (omega-6) e acido alfa-linolenico (omega-3) e in realtà anche l’acido arachidonico. In questo articolo, si esploreranno le proprietà e i benefici della Vitamina F, insieme a una guida completa su dove trovarla negli alimenti e come integrarla al meglio per il benessere del sistema cardiovascolare, del cervello e dell’intero corpo. Tra i benefici è possibile citare la capacità di tenere sotto controllo l’ossidazione del colesterolo, con ovvi vantaggi per la salute cardiovascolare. Come evidenziato da numerosi esperti del settore, la vitamina F può rivelarsi una preziosa alleata della riduzione del peso corporeo.

Cos’è la Vitamina F?

La Vitamina F è stata scoperta negli anni ’20, ma il suo nome è stato abbandonato in seguito poiché questa sostanza è composta da acidi grassi essenziali piuttosto che da vitamine nel senso stretto della parola. Tuttavia, il termine “Vitamina F” viene ancora utilizzato occasionalmente per riferirsi agli acidi grassi polinsaturi. Questi acidi grassi sono “essenziali” perché il corpo umano non può sintetizzarli autonomamente e deve ottenerli attraverso l’alimentazione.

La mancanza di enzimi chiave nell’organismo umano, infatti, impedisce la sintesi diretta di questi importanti molecole grasse. Tuttavia, il corpo può convertire l’acido linoleico (omega-6) in acidi grassi a catena lunga, come l’acido arachidonico, ma questo processo è limitato e avviene solo in piccola quantità. Allo stesso modo, il corpo può convertire l’acido alfa-linolenico (omega-3) in acidi grassi a catena lunga, come l’acido docosaesaenoico (DHA) e l’acido eicosapentaenoico (EPA), ma questa conversione è inefficace, soprattutto negli esseri umani. La ragione per cui gli acidi grassi essenziali sono così importanti è che servono come precursori di molecole bioattive chiamate eicosanoidi, che regolano una varietà di processi fisiologici, tra cui la risposta infiammatoria e la coagulazione del sangue. Inoltre, gli acidi grassi omega-3 sono fondamentali per il corretto funzionamento del sistema nervoso centrale, mentre gli omega-6 sono essenziali per la formazione di membrane cellulari sane.

La Vitamina F è suddivisa in due categorie principali:

1. Acido Linoleico (Omega-6)

L’acido linoleico è uno degli acidi grassi omega-6 più importanti. È fondamentale per la sintesi di molecole presenti nelle cellule, comprese le membrane cellulari, e svolge un ruolo chiave nella regolazione dei processi infiammatori nel corpo. Gli alimenti ricchi di acido linoleico includono semi di girasole, semi di lino, olio di semi di mais e olio di semi di soia. Di seguito una tabella dettagliata con tutte le fonti alimentari più ricche di tale molecola:

Alimento Contenuto di Acido Linoleico (per 100 g)
Olio di Semi di Girasole Circa 53 g
Semi di Girasole Circa 34 g
Olio di Semi di Mais Circa 54 g
Semi di Lino Circa 15 g
Olio di Semi di Soia Circa 50 g
Semi di Sesamo Circa 22 g
Semi di Zucca Circa 37 g
Noci Circa 10 g
Pistacchi Circa 14 g
Olio di Semi di Cotone Circa 50 g
Olio di Semi di Cartamo Circa 78 g
Olio di Semi di Canapa Circa 56 g
Margarina Circa 26 g

2. Acido Alfa-Linolenico (Omega-3)

L’acido alfa-linolenico è uno degli acidi grassi omega-3 più conosciuti. È essenziale per la salute del cuore, del cervello e delle articolazioni. Inoltre, può contribuire a ridurre l’infiammazione e il rischio di malattie cardiovascolari. Fonti di acido alfa-linolenico includono semi di lino, semi di chia, noci, olio di semi di canapa e pesce grasso come il salmone e il tonno. Anche qui, di seguito è possibile leggere una tabella dettagliata con tutte le fonti alimentari più ricche di tale sostanza:

Alimento Contenuto di Acido Alfa-Linolenico (per 100 g)
Semi di Lino Circa 22,8 g
Semi di Chia Circa 17,5 g
Olio di Semi di Lino Circa 53,3 g
Noci Circa 9,1 g
Semi di Canapa Circa 8,7 g
Semi di Zucca Circa 8,4 g
Olio di Semi di Canapa Circa 15,6 g
Olio di Semi di Rucola Circa 7,3 g
Olio di Semi di Chia Circa 8,7 g
Nocciole Circa 0,9 g
Spinaci Circa 0,14 g
Broccoli Circa 0,13 g
Olio di Semi di Soia Circa 7,8 g

Si tratta di dati  approssimativi che possono variare leggermente in base a vari fattori, tra cui la varietà del cibo e il metodo di cottura. Quando si cerca di bilanciare l’apporto di acidi grassi omega-3 e omega-6, è importante tenere presente il consumo complessivo di cibi ricchi di entrambi i tipi di acidi grassi per ottenere un’adeguata proporzione nella dieta e offrire benefici al corpo umano.

Quali sono i benefici della Vitamina F?

1. Salute cardiovascolare

Gli acidi grassi omega-3 contribuiscono a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. Essi possono abbassare i livelli di colesterolo LDL  (il “cattivo” colesterolo), ridurre la pressione sanguigna e migliorare la funzione delle arterie. I benefici dei grassi che compongono la vitamina F sono stati più volte al centro dell’attenzione scientifica. Concentrandosi sempre sulla protezione dalle malattie cardiovascolari è il caso di ricordare che, come sottolineato da una revisione condotta nel 2014 da un’equipe dell’Harvard School of Public Health, l’acido linoleico dietetico è associato a un rischio minore di avere a che fare con le coronaropatie che, come ben si sa, sono situazioni di forte gravità in cui l’arteria coronarica è ostruita da colesterolo, calcio e altre sostanze che viaggiano nel sangue. A detta degli esperti che hanno effettuato la revisione – esaminando complessivamente 13 studi di coorte – i risultati sopra ricordati sono una dimostrazione di come sia consigliabile sostituire i grassi saturi con quelli polinsaturi.

2. Funzione cognitiva

L’acido docosaesaenoico (DHA), un tipo di omega-3, è una componente fondamentale del tessuto cerebrale. Assumere abbastanza DHA può migliorare la memoria, la concentrazione e la funzione cognitiva generale.

3. Riduzione dell’infiammazione

Gli acidi grassi omega-3 hanno proprietà antinfiammatorie che possono aiutare a ridurre l’infiammazione nel corpo. Questo può essere particolarmente benefico per le persone con malattie infiammatorie croniche come l’artrite reumatoide.

4. Pelle sana

L’acido linoleico è importante per la salute della pelle. Contribuisce a mantenere la barriera cutanea, prevenendo la secchezza e l’irritazione della pelle. L’assunzione adeguata di omega-3 può anche contribuire a mantenere la pelle idratata.

5. Sistema immunitario

Gli acidi grassi omega-3 svolgono un ruolo chiave nella regolazione del sistema immunitario. Possono migliorare la risposta immunitaria del corpo alle infezioni e alle malattie.

Dove trovare la vitamina F negli alimenti

Per ottenere i benefici della Vitamina F, è importante includere alimenti ricchi di acidi grassi omega-3 e omega-6 nella tua dieta, equilibrandoli e bilanciandoli tra loro all’interno di piatti e ricette. Ecco una lista dei più comuni alimenti che sono ottime fonti di Vitamina F:

Alimenti ricchi di omega-6 (Acido Linoleico):

  1. Olio di semi di girasole: questo olio è ampiamente utilizzato per cucinare ed è una fonte ricca di acido linoleico.
  2. Olio di semi di mais: è utilizzato in molte preparazioni culinarie ed è ricco di omega-6.
  3. Olio di semi di Soia: olio spesso utilizzato nell’industria alimentare come fonte di acido linoleico.
  4. Semi di Lino: questi piccoli semi sono una fonte di omega-6 e omega-3, ma sono particolarmente ricchi di acido linoleico.

Alimenti ricchi di omega-3 (Acido Alfa-Linolenico):

  1. Semi di lino: sono una delle migliori fonti di acido alfa-linolenico. Possono essere aggiunti a yogurt, cereali o frullati, per merende, spuntini e colazioni ricche e complete.
  2. Semi di chia: questi semi gelatinosi sono un’ottima fonte di omega-3 e possono essere utilizzati per preparare pudding, aggiunti a insalate o utilizzati in molti altri piatti.
  3. Noci: le noci sono ricche di acido alfa-linolenico e possono essere consumate da sole o aggiunte a vari piatti.
  4. Olio di semi di canapa: questo olio è una buona fonte di acido alfa-linolenico ed è adatto per condire insalate o verdure.
  5. Pesce Grasso: il salmone, il tonno, il sgombro, le sardine e l’aringa sono ricchi di acidi grassi omega-3, compreso l’acido docosaesaenoico (DHA) ed eicosapentaenoico (EPA).
  6. Olio di pesce: gli integratori di olio di pesce sono disponibili in capsule e sono una fonte concentrata di omega-3.

Come mantenere un giusto equilibrio tra Omega-3 e Omega-6?

Quando si parla di vitamina F, è utile aprire una parentesi in merito alle dosi. Oggi come oggi, non esistono raccomandazioni mediche precise al proposito. Una cosa certa riguarda però il fatto che il fabbisogno di grassi polinsaturi cresce in proporzione alle quota di carboidrati e di lipidi saturi che viene inclusa nell’alimentazione. Giusto per dare qualche numero, ricordiamo che gli esperti consigliano di mantenersi entro l’1% delle calorie totali per quanto riguarda le dosi di acidi grassi essenziali. Mantenere un equilibrio sano tra gli acidi grassi omega-3 e omega-6 è importante per la salute generale dell’organismo. In molte diete occidentali moderne, si tende a consumare una quantità eccessiva di omega-6 rispetto agli omega-3, il che può contribuire a squilibri infiammatori. Lo stesso accade quando si assumono integratori che non sono correttamente bilanciati. Ecco alcuni suggerimenti per mantenere un equilibrio ottimale:

  1. Aumentare il consumo di omega-3: cercare di includere più alimenti ricchi di omega-3 nella propria dieta, come pesce grasso, semi di lino, semi di chia e noci.
  2. Limitare il consumo di omega-6 processati: ridurre il consumo di alimenti processati che contengono oli ricchi di omega-6, come l’olio di mais o di soia, che possono aumentare di troppo queste molecole.
  3. Cucinare con olio d’oliva: l’olio d’oliva è ricco di grassi monoinsaturi e può aiutare a bilanciare gli omega-6 nella tua dieta. Gli acidi monoinsaturi sono fondamentali per il benessere cardiovascolare.
  4. Consultare un professionista della salute: se si hanno dubbi sul proprio equilibrio di omega-3 e omega-6, consultare un dietista o un nutrizionista che possa fornire una guida personalizzata  e un percorso costruito su misura sulle proprie esigenze di salute.

La Vitamina F, rappresentata dagli acidi grassi essenziali omega-3 e omega-6, è cruciale per la salute umana ma rimane pur sempre un grasso. Questo fa capire come alimenti ricchi di queste molecole siano importanti per il corpo, ma se assunti nelle giuste quantità e in una dieta sana ed equilibrata. Da una migliore salute cardiovascolare a una pelle luminosa e alla funzione cerebrale ottimale, questi acidi grassi svolgono una serie di ruoli importanti nel corpo. Per questo è fondamentale Incorporare alimenti ricchi di omega-3 e omega-6 nella propria dieta per godere dei numerosi benefici della Vitamina F e mantenere un equilibrio sano tra questi acidi grassi essenziali. E’ necessario ricordare che consultare un professionista della salute è una buona pratica, specialmente se si ha un’esigenza dietetica specifica o condizioni mediche particolari. Con la giusta attenzione alla propria dieta, si può sperimentare una migliore salute del proprio corpo!

 

Fonti bibliografiche:

Epicentro iss

Quaderni del Ministero della Salute, C_17_pubblicazioni_2556_allegato.pdf (salute.gov.it)