Dieta, le migliori della settimana dal 13 al 19 novembre

Dalla dieta per il metabolismo lento al prezioso ruolo degli antiossidanti: scopriamo quali sono i migliori consigli nutrizionali dei nostri esperti

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Redazione

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Tutto ciò che portiamo in tavola va ad influire sul nostro benessere: adottare una dieta sana ed equilibrata ci aiuta a ritornare in forma e a perdere quei fastidiosi chili di troppo senza troppa fatica. Ma quali sono i cibi da scegliere e quelli invece da evitare? Scopriamo qualcosa in più con i consigli dei nostri esperti, per prepararci all’inverno.

La dieta chetogenica per i diabetici

Uno tra i regimi alimentari più in voga negli ultimi anni è la dieta chetogenica: si basa sulla riduzione dell’apporto di carboidrati, per “costringere” il corpo – che non può più sfruttare il glucosio – a produrre energia attraverso la chetosi. Quest’ultimo processo prevede la trasformazione di grassi in corpi chetonici, stimolando così il metabolismo e consentendoci di perdere peso abbastanza in fretta. Tuttavia, questo tipo di dieta presenta diverse controindicazioni e, se non si viene seguiti da un professionista, potrebbe causare alcune pericolose carenze.

Si può dunque seguire un regime alimentare del genere se si soffre di diabete, traendone beneficio? Questa patologia è caratterizzata infatti da alti livelli di glucosio nel sangue, dovuti soprattutto ad un deficit di insulina. Alcuni recenti studi hanno evidenziato che l’insulino resistenza potrebbe essere contrastata attraverso la dieta chetogenica, la quale – permettendo di dimagrire più facilmente – si rivela utile anche per ridurre il rischio di sviluppare problemi cardiovascolari. Naturalmente, è fondamentale adottare uno schema alimentare restrittivo solo dietro controllo medico.

Quale pesce mangiare se si è a dieta

Una dieta sana ed equilibrata comprende, tra le fonti di proteine, anche il pesce: ma a che cosa serve e quanto se ne dovrebbe mangiare? Innanzitutto, partiamo dai vantaggi. Il pesce è un’ottima alternativa alla carne e alle uova per raggiungere l’apporto proteico settimanale consigliato. Inoltre è ricco di sostanze nutritive preziose come gli acidi grassi omega-3, fondamentali per il benessere cardiovascolare, le vitamine del gruppo B e i sali minerali. Mentre è a basso contenuto di grassi saturi, quelli più pericolosi per la salute.

Quali tipi di pesce portare a tavola se si è a dieta? Gli esperti consigliano innanzitutto il pesce azzurro (tra cui in particolare le sardine e le acciughe), ma anche quei pesci più magri come il merluzzo, la sogliola, l’orata, la spigola, il nasello e i molluschi. Anche la cottura è importante: meglio prediligere quella al vapore, alla griglia, al forno o al cartoccio, evitando i fritti. Infine, le quantità. Idealmente, dovremmo consumare 5 porzioni di pesce alla settimana, ma sono sufficienti anche 3 porzioni settimanali di almeno 150 grammi l’una.

La dieta per il metabolismo lento

Scegliere la giusta dieta per ogni esigenza è fondamentale: il rischio è di fare tanti sforzi senza raggiungere alcun risultato. “È sul fattore metabolico che dobbiamo concentrarci” – spiega il prof. Marcello Mandatori, docente di nutrizione all’Università Tor Vergata di Roma e autore del libro La dieta metabolica. L’obiettivo è quello di portare in tavola gli alimenti giusti, senza adottare un regime troppo drastico che potrebbe privare il nostro organismo di nutrienti fondamentali. Seguendo pochi e semplici consigli, si può arrivare a perdere fino a 10 kg.

Per chi soffre di metabolismo lento, l’ideale sarebbe ridurre tutti quei cibi ricchi di purine, come le carni rosse e il pesce azzurro. Via libera invece ai cereali (inclusa la pasta), alla carne bianca, al pesce magro e ai formaggi freschi. Inoltre è possibile mangiare tutti i tipi di frutta, verdure a foglia verde e legumi, preferibilmente freschi anch’essi. Non è importante contare le singole calorie, bensì seguire lo schema alimentare proposto dal prof. Mandatori scegliendo tra le varie alternative possibili.

Bresaola, i benefici e le proprietà nutrizionali

I salumi andrebbero sempre consumati con grandissima moderazione, ma non è questo il caso della bresaola. Il suo basso contenuto calorico e le sue proprietà nutrizionali lo rendono infatti un alimento preziosissimo, soprattutto per gli sportivi e per i ragazzi in fase di crescita. Insomma, è la scelta ideale per tutta la famiglia e un ingrediente genuino in grado di portare tanto sapore in tavola. Innanzitutto, la bresaola è un’importante fonte proteica: in ogni fase della nostra vita abbiamo bisogno di un ingente apporto di proteine, i “mattoncini” dell’organismo.

Pur essendo un salume, inoltre, possiede un quantitativo di sodio veramente ridotto ed è quindi un vero alleato della salute cardiovascolare. Anche i grassi sono molto limitati, e per la maggior parte sono costituiti da acidi grassi monoinsaturi, fondamentali per la prevenzione dell’arteriosclerosi. La presenza di vitamine del gruppo B e di importanti minerali come potassio, fosforo e ferro vanno ad arricchire ulteriormente il profilo nutrizionale della bresaola, a conferma dell’importanza di inserirla in una dieta equilibrata.

Antiossidanti: a cosa servono e dove si trovano

Tra le sostanze più importanti per la nostra salute ci sono gli antiossidanti, molecole presenti in molti cibi e in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi. Molti studi hanno evidenziato come lo stress ossidativo sia un fattore di rischio per l’insorgenza di numerose malattie come infarto, arteriosclerosi e morbo di Alzheimer. Appare subito chiaro, dunque, il ruolo protettivo degli antiossidanti e l’importanza di assumerne in gran quantità attraverso la dieta.

Dove possiamo trovarli? Frutta e verdura ne sono particolarmente ricche: i carotenoidi sono ad esempio presenti nelle verdure a foglia verde e in tutti quegli alimenti dal colore giallo/arancio (come la carota e la zucca). Il pomodoro è invece un’ottima fonte di licopene, mentre i tocoferoli abbondano nella frutta secca, nell’olio extravergine d’oliva e nelle uova. Il manganese, anch’esso dalle proprietà antiossidanti, è presente in numerose spezie ed erbe aromatiche, quindi è facile integrarlo nella nostra alimentazione.