Raffreddore: è vero che i latticini non andrebbero consumati?

Molte persone credono che consumare latticini quando si ha il raffreddore possa peggiorare i sintomi: è vero?

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Pubblicato: 22 Novembre 2021 17:05Aggiornato: 13 Ottobre 2022 15:41

Latticini e raffreddore

Il raffreddore è una condizione che tutti noi conosciamo bene, caratterizzata da naso chiuso e che cola, con conseguenti difficoltà a respirare. I sintomi del raffreddore sono davvero fastidiosi e peggiorano spesso quando ci si mette a letto, rendendo difficile prendere sonno e dormire bene. Secondo alcuni, tali sintomi potrebbero peggiorare con una dieta ricca di latte e derivati. La convinzione che esista un legame tra latticini e raffreddore è molto antica e deriva probabilmente dalle medicine tradizionali in cui la produzione di muco è associata al consumo di determinati alimenti. L’idea che mangiare latticini possa influire negativamente sui sintomi del raffreddore è diffusa ancora oggi, ma quanto c’è di vero?

Cosa dicono gli studi

Qualche anno fa, un gruppo di ricercatori australiani ha condotto uno studio per testare quanto fosse diffusa la convinzione che il consumo di latticini possa aumentare la produzione di muco. Quasi due terzi dei partecipanti sosteneva che bere latte vaccino aumentasse il muco in gola, rendendola appiccicosa e intasata. I ricercatori hanno dunque diviso i partecipanti in gruppi cui è stato chiesto di bere un bicchiere di latte: al primo gruppo è stato offerto latte vaccino, al secondo una bevanda a base di soia. I partecipanti non avevano il raffreddore e non sapevano cosa stessero bevendo (se latte vaccino o la bevanda alla soia) e il sapore del latte è stato modificato grazie ad aromi, per rendere le due bevande indistinguibili. I partecipanti hanno poi riferito difficoltà nel deglutire la bevanda e di aver percepito più densa la loro saliva, con aumento di muco in gola. Queste sensazioni sono state riportate sia da chi aveva bevuto latte vaccino sia da chi invece aveva consumato la bevanda a base di soia, ma le persone convinte del legame tra latte e muco avevano una probabilità leggermente maggiore di rilevare queste sensazioni, a prescindere dal tipo di bevanda somministrata. In un altro studio sono invece state arruolati volontari con il raffreddore per poi eseguire un esperimento simile al precedente. I risultati sono stati simili: le persone che credevano nella relazione tra latticini e muco hanno percepito sintomi coerenti alle loro convinzioni, ma bere latte non ha avuto alcun impatto sulla quantità di secrezioni.

Le sensazioni riportate da alcune persone dopo aver bevuto latte, che percepiscono un aumento di muco e una saliva più densa, potrebbero e dipendere dal fatto che, quando viene mescolato con la saliva, le goccioline di latte (ed anche delle bevande a base di soia) si raggruppano tra loro producendo un fenomeno noto come flocculazione: questo fenomeno potrebbe modificare la sensazione in bocca e in gola, provocando una sensazione simile a quella percepita quando si ha molto muco. Non è chiaro però perché queste sensazioni riguardano alcune persone e altre no.

Altri studi più recenti hanno invece notato come in alcune persone il consumo di latte aumenti davvero la produzione di muco, probabilmente per via di una maggiore permeabilità intestinale; questo spiegherebbe perché un sottogruppo di pazienti riporta un miglioramento dei sintomi di rinite e asma eliminando i latticini dalla dieta.

Difficile dunque stabilire con certezza se il consumo di latticini possa davvero peggiorare i sintomi del raffreddore aumentando la produzione di muco o dando la sensazione di un incremento del catarro. Di certo, una dieta varia ed equilibrata può aiutare a far sparire il raffreddore più velocemente e chi sperimenta sensazioni negative legate al consumo di latte e derivati, può ridurne il consumo e testare su di sé eventuali benefici.

Cosa fare quando si ha il raffreddore

Il raffreddore è una malattia non grave che colpisce le vie aeree superiori con sintomi che includono naso chiuso e che cola, arrossamento e bruciore delle narici e difficoltà a respirare. Non esiste una vera e propria cura per il raffreddore e i sintomi tendono a risolversi nell’arco di pochi giorni grazie all’intervento delle nostre difese immunitarie. Per prevenire il raffreddore e per velocizzarne la guarigione, meglio dunque prendersi cura delle proprie difese seguendo una dieta sana ed equilibrata, svolgendo regolarmente attività fisica ed evitando abitudini nocive come il fumo di sigaretta e il consumo eccessivo di alcool.

Quando si ha il raffreddore, per respirare meglio si può far ricorso a diversi rimedi naturali che possono dare una mano. Rientrano in questa categoria tutte le erbe balsamiche come eucalipto, timo, rosmarino che possono essere utilizzate in modi diversi. Ad esempio, si possono sorseggiare tisane espettoranti due o tre volte al giorno oppure diffondere gli oli essenziali balsamici nella stanza in cui si lavora, si studia o si dorme. Le essenze balsamiche possono essere usate anche per suffumigi e bagni caldi. Un aiuto in più? Unire qualche goccia di olio essenziale di rosmarino, timo e origano all’olio extravergine di oliva da aggiungere poi a crudo su zuppe, minestre e vellutate: il caldo e i vapori balsamici faranno sicuramente respirare meglio, almeno per un po’.

 

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