Dall’alba al tramonto: l’ora migliore per camminare (e i suoi benefici)

Perché quando si tratta di camminare tutte le fasce orarie non sono uguali e i consigli in base agli obiettivi dalla perdita di peso, all'allenamento all'igiene del sonno.

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Gaia Masiero

Editor specializzata in Alimentazione & Benessere

Digital Content Specialist, è autrice di articoli su alimentazione e benessere per i quali si avvale del supporto di nutrizionisti e dietisti.

Pubblicato: 23 Aprile 2025 06:30

Quando andare a camminare? Camminare fa bene sempre. Punto. Non servono grandi rivelazioni scientifiche o guru del fitness per dircelo: ce lo ricorda ogni tanto anche il nostro smartwatch, con quella mitica notifica che ci invita a muoverci. Fare passi è il gesto di benessere più democratico, gratuito e naturale. E no, non serve per forza avere tempo, outfit tecnico o compagnia: basta metterci un pizzico di buona volontà ed è fatta. Qualsiasi momento della giornata può essere buono per infilarsi le scarpe e conquistare quei mitici 10.000 passi che ci hanno insegnato a inseguire come se fossero il Santo Graal del benessere. E se camminare fa bene sempre, ci sono momenti in cui farlo può essere ancora più efficace. Questione di ormoni, metabolismo, luce solare, o semplicemente di come funziona il nostro corpo durante la giornata. Insomma: non tutti i passi sono uguali, e scegliere l’orario giusto può fare la differenza.

Quando andare a camminare?

Ed eccoci al cuore della questione, quella degli orari e dei momenti della giornata. La risposta alla domanda quando andare a camminare? non è una sola, perché dipende dall’obiettivo che stiamo perseguendo. E proprio nell’ottica di mettere a segno quei famosi 10mila passi, non è da escludere che sia una buona idea quella di andare a camminare in tutte le fasce orarie più funzionali.

Quando andare a camminare per dimagrire

Se il tuo obiettivo è quello di ottenere un calo ponderale camminando, il momento ideale per camminare è di primo mattino, a stomaco vuoto, tra le 6 e le 8 circa. Sì, proprio quando il mondo ancora dorme e tu vorresti farlo pure. Camminare al mattino, prima di fare colazione, aiuta il corpo a utilizzare le riserve di grasso come fonte principale di energia. Alcuni studi, dimostrano che l’attività fisica a digiuno può effettivamente aumentare l’ossidazione dei grassi. In più, una passeggiata all’alba stimola il metabolismo, dà una botta di energia naturale e, cosa non da poco, mette subito in moto la giornata con il piede giusto.

Se però fai parte di quella nutrita schiera di persone che prima di aver fatto colazione non riescono a fare nulla, non privartene. Prima di andare a camminare si può prevedere anche un piccolo pasto bilanciato e nutriente per dare il giusto start al nostro corpo e avere una motivazione in più per smaltire già di prima mattina.

Quando andare a camminare per allenarsi

Se per te camminare non è solo un modo per muoversi un po’, ma rappresenta un vero e proprio allenamento, allora il momento top è nel tardo pomeriggio o in prima serata, tra le 17:00 e le 19:00 circa. Il corpo, in quella fascia oraria, è al suo picco di efficienza fisica: i muscoli sono ben attivi, la temperatura corporea è più alta, e anche la coordinazione migliora. Alcune ricerche scientifiche mirate sulle performance, confermano che la forma fisica tende a essere migliore in queste ore, con meno rischio di infortuni e più possibilità di spingere un po’ di più, lavorando quindi sia sulla velocità sia sulla resistenza.

Quando andare a camminare per combattere l’insonnia

Se fai spesso fatica ad addormentarti o hai spesso un riposo disturbato da risvegli frequenti, inserire una camminata serale post cena nella tua routine potrebbe migliorare le cose. Tra le 20 e le 22, quando il caos rallenta e puoi davvero staccare e rilassarti. Camminare la sera ha un effetto quasi meditativo: il battito rallenta, la mente si svuota e il corpo inizia a prepararsi al riposo. Alcune ricerche confermano che camminare dopo cena può aiutare a migliorare la digestione, abbassare i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) e favorire un sonno più profondo.

Quando andare a camminare per combattere la depressione

L’umore è una cosa strana, ma la luce solare ha un potere incredibile sul nostro sistema nervoso. Se ti senti un po’ sottotono, esci a camminare verso mezzogiorno o nelle ore più luminose della giornata, idealmente tra le 11:00 e le 14:00. La luce naturale stimola la produzione di serotonina e vitamina D, due alleate del buonumore. Se sei chiuso in ufficio o in casa tutto il giorno, una camminata a quell’ora può darti una meravigliosa carica di energia positiva.

Quando andare a camminare per prevenire l’ipertensione

Per chi soffre di ipertensione o ha bisogno di tenere sotto controllo il sistema cardiovascolare, una passeggiata al mattino (tra le 7:00 e le 9:00) può avere benefici specifici. Alcuni studi indicano che camminare regolarmente in queste ore aiuta a stabilizzare la pressione arteriosa durante il giorno e migliorare la funzione endoteliale (ovvero, il benessere dei vasi sanguigni).

Dove andare a camminare

Camminare è sempre una buona idea, ovunque lo si faccia. Che tu sia in centro città, in un parco urbano, tra i corridoi di un centro commerciale o persino su e giù per le scale di casa tua, ogni passo conta e fa bene. Ma se hai la possibilità di scegliere dove andare a camminare, la natura ha qualcosa in più da offrire. Passeggiare in ambienti naturali come parchi, boschi, lungofiumi, spiagge, sentieri collinari, non solo stimola il corpo, ma nutre anche la mente. Diversi studi lo confermano: trascorrere del tempo nel verde aiuta a ridurre lo stress, migliorare l’umore e persino abbassare la pressione arteriosa. Uno studio pubblicato su Environmental Health and Preventive Medicine ha dimostrato che una camminata nei boschi riduce i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) in modo significativo rispetto a una camminata in ambiente urbano. E non è tutto: un’altra ricerca della Stanford University ha evidenziato che camminare nella natura può ridurre i pensieri negativi ripetitivi e stimolare la creatività. Il verde ha un effetto calmante sul sistema nervoso e favorisce una sorta di reset mentale, un po’ come se il cervello respirasse meglio quando si trova lontano da clacson, traffico e vetrine luminose.

Ma se sei un topo di città, l’erba ti dà allergia e le vetrine ti rilassano, segui il tuo istinto e conquistati i tuoi passi tra marciapiedi, insegne, precendenze e, perché no, zone pedonali chic. “È il viaggio, non la meta, ciò che conta” scriveva T. S. Eliot.

Fonti bibliografiche

  • Nature experience reduces rumination and subgenual prefrontal cortex activation, PubMed
  • Does exercising at night affect sleep?, Harvard Health Publishing
  • Time spent in outdoor light is associated with mood, sleep, and circadian rhythm-related outcomes: A cross-sectional and longitudinal study in over 400,000 UK Biobank participants, PubMed
  • The efficacy of morning versus evening exercise for weight loss: A randomized controlled trial, PubMed

Le indicazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a scopo informativo e divulgativo e non intendono in alcun modo sostituire la consulenza medica con figure professionali specializzate. Si raccomanda quindi di rivolgersi al proprio medico curante prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata e/o per la prescrizione di terapie personalizzate.