Nutrinform battery: l’app che aiuta a fare acquisti consapevoli

La nuova app promossa anche dal Ministero della salute può aiutare il consumatore a conoscere la percentuale di calorie e nutrienti consumati nel corso della giornata

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Luana Trumino

Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Umana, da oltre 15 anni scrive di benessere, occupandosi prevalentemente del rapporto tra nutrizione e salute.

Nuove etichette fronte pacco

Entro il 2022, la Commissione Europea dovrà decidere il sistema unico di etichettatura fronte pacco che tutti i Paesi membri UE dovranno adottare. Un’etichettatura, supplementare rispetto alla tabella nutrizionale già presente sul retro delle confezioni, prevista dalla strategia Farm to Fork, volta a favorire diete sane nell’ambito di un sistema alimentare sostenibile. 

Molti Paesi europei quali Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna e Svizzera hanno già adottato un’etichetta “ a semaforo”, chiamata Nutri-Score, che classifica gli alimenti da buoni (bollino verde) a cattivi (bollino rosso), ma senza fornire alcuna informazione utile su porzioni e frequenze di consumo consigliate.

L’Italia ha invece lanciato una proposta diversa all’Europa: l’etichettatura fronte-pacco “NutrInform Battery”.

Ma quali differenze ci sono tra il Nutri-Score e il NutrInform Battery? E in che modo quest’ultima può essere utile per i consumatori?

Cos’è NutrInform Battery 

NutrInform Battery è uno schema che – sulla base di evidenze scientifiche – aiuta il consumatore a seguire una dieta sana ed equilibrata, senza escludere a priori alcun alimento, perché nessun cibo è dannoso se assunto nelle quantità opportune. 

Informa invece sul suo contenuto nutrizionale nelle porzioni suggerite dalle linee guida nazionali per una sana alimentazione e sul contributo che ciascuna porzione dà alla dieta giornaliera. 

Come funziona

È un sistema che utilizza il simbolo universalmente riconosciuto della batteria dei cellulari per controllare il consumo giornaliero di 5 elementi: calorie, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale. 

Le batterie mostrano la quantità di questi elementi contenuta in una porzione dell’alimento considerato, nonché il suo apporto al fabbisogno giornaliero secondo i Valori di Riferimento (Dietary Reference Values) stabiliti dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA). 

App NutrInform Battery

NutrInform Battery è anche un’app per lo smartphone scaricabile gratuitamente da Apple e Play Store. Promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero della Salute, Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e realizzata con la supervisione degli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA), è tarata su un fabbisogno nutrizionale standard di 2.000 kcal giornaliere, per il quale è stato fissato il tetto massimo di assunzione di energia, acidi grassi totali e saturi, zuccheri e sale, espressi sia in grammi sia in percentuale di riempimento di cinque batterie. 

In questo modo la persona, inquadrando con la fotocamera del cellulare il codice a barre dei prodotti confezionati, o scrivendo il nome nell’app, una volta sommate le varie componenti di ogni pasto potrà conoscere la percentuale di calorie e nutrienti consumati nel corso della giornata.

L’etichetta NutrInform diventa così dinamica, e accompagna i consumatori durante la giornata per combinare nel modo corretto i diversi cibi, aiutandoli così seguire una dieta varia e bilanciata secondo i principi della dieta mediterranea. 

In poco tempo l’uso della app permetterà di conoscere i contributi nutrizionali dei diversi alimenti, e dunque potrà contribuire a una buona educazione alimentare, in particolare delle nuove generazioni.

Nutrinform Vs Nutri-Score 

Ma perché l’Italia ha ideato un sistema di etichettatura diverso? Secondo gli esperti, se passasse il sistema Nutri-Score molte eccellenze alimentari europee, come ad esempio quelle che costituiscono la nostra dieta mediterranea (Parmigiano Reggiano o il prosciutto San Daniele, o il nostro olio di oliva extravergine…), potrebbero essere ingiustamente additate come “dannose” o “pericolose”, perché giudicate da un algoritmo discutibile che non considera le porzioni consumate ma giudica gli alimenti solo su porzioni da 100 g. 

Inoltre, non esistono prove scientifiche che la dieta indotta dal Nutri-Score abbia effetti positivi sulla salute. I consumatori, condizionati dal colore rosso o verde, potrebbero compiere scelte inconsapevoli e disinformate rischiando di allontanarsi da un regime alimentare vario ed equilibrato. 

Una corretta informazione nutrizionale non può limitarsi a categorizzare semplicisticamente gli alimenti in buoni e cattivi (come inesorabilmente, almeno nella lettura del consumatore, finirebbe per fare il Nutri-Score) ma dovrebbe educare all’equilibrio tra vari aspetti qualitativi e quantitativi tenendo in considerazione porzioni e frequenze di assunzione.