La dieta estiva ‘salva gengive’ per un sorriso bello e sano

Dagli esperti della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia, i consigli su cosa portare in tavola per ridurre l'infiammazione del 40% in un solo mese

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Luana Trumino

Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Umana, da oltre 15 anni scrive di benessere, occupandosi prevalentemente del rapporto tra nutrizione e salute.

In Italia 20 milioni di persone oltre i 35 anni di età soffrono di problemi gengivali, 8 milioni hanno la parodontite e 3 milioni sono a grave rischio di perdita di denti. Fumo di sigaretta, sedentarietà, alimentazione non corretta possono favorire l’insorgenza di malattie dei denti e delle gengive, ma inserire nei menù una maggior quota di ‘cibi amici’ di denti e gengive, come peperoni, rucola, uva e pesce, nell’arco di 1-2 mesi può ridurre di oltre il 40% l’infiammazione gengivale. Parola degli esperti della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP) che, in occasione del Self Care Day, giornata internazionale dedicata ai comportamenti più sani per prendersi cura di sé, hanno indicato dei consigli ai cittadini. 

Cosa portare in tavola 

“Esistono cibi ‘curativi’ per le gengive, i denti e gli impianti dentali, grazie alle loro proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, antibatteriche e di regolazione delle risposte immunitarie”, spiega Luca Landi, presidente SIdP. “In estate è particolarmente semplice arricchire i menù quotidiani con cibi amici di denti e gengive: la vitamina C contenuta in peperoni, rucola, kiwi, ribes e ananas per esempio è un potente antiossidante che protegge le cellule favorendo il rinnovamento del tessuto connettivo. La vitamina D di sgombri, tonno, salmone, gamberi, ostriche e funghi favorisce la salute delle ossa, dei denti e ha proprietà antibatteriche e di modulazione della risposta immunitaria; le vitamine A, E, e il complesso vitaminico B sono antinfiammatori potenti e quasi un toccasana per la malattia parodontale; il resveratrolo contenuto nell’uva, nel vino ma anche in mele e arachidi è stato studiato per la prevenzione della malattia parodontale”. Una patologia che – come si legge sul portale web della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia può causare può causare ascessi, infezioni, mobilità e spostamento dei denti, retrazione delle gengive e alito cattivo.

Come dei veri farmaci 

Tutti questi cibi si comportano come dei veri e propri nutraceutici. “Alimenti-farmaci – continua l’esperto – che mantengono la salute del cavo orale: antiossidanti e grassi insaturi di vegetali e pesce hanno un ottimo effetto antinfiammatorio, al contrario una dieta ricca di grassi favorisce l’infiammazione, amplificando gli effetti di malattie croniche come la parodontite, e lo stesso avviene se si esagera con gli zuccheri. Modificare la propria dieta, riducendo i grassi e gli zuccheri raffinati ma aumentando l’assunzione di verdure, frutta, pesce e frutta secca, già dopo 4-8 settimane può portare alla riduzione di oltre il 40% dell’infiammazione a livello delle gengive. Gli studi più recenti indicano un’influenza dell’alimentazione anche sul successo degli impianti dentali che, dovendo integrarsi con l’osso, risentono di tutti i nutrienti che hanno effetti anche sullo scheletro umano”.

Approfittiamo dunque dell’estate per ritrovare il benessere psicofisico e le energie mentali, per tornare in forma con l’attività fisica quotidiana, per abbandonare comportamenti errati come il fumo o l’eccessivo consumo di bevande alcoliche. Uno stile di vita sano, abbiamo visto, mantiene sotto controllo l’infiammazione generale e riduce la probabilità di parodontite e disturbi gengivali.